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Roi. La Fondazione demolita

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“Roi. La fondazione demolita”. Il marchese Giuseppe Roi la volle per il Chiericati, Zonin ci ha comprato azioni della Popolare e l’ex cinema Corso. L’autore di “Vicenza. La città sbancata” firma ora “Roi. La fondazione demolita”. “Roi. La Fondazione demolita”: la cupola se la conosci la demolisci…
di Giovanni Coviello

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Descrizione

Dopo il libro dossier “Vicenza. La città sbancata”, la riproposizione dei pezzi di cronaca coraggiosa e spesso solitaria che VicenzaPiu.com dedicò dal 13 agosto 2010 alla crisi incombente e poi drammaticamente esplosa della Banca Popolare di Vicenza, Giovanni Coviello dà alle stampe per la collana Vicenza Papers “Roi. La Fondazione demolita”, un nuovo volume del filone “temi scomodi” legato, comunque, alle vicende dell’istituto di credito guidato da Gianni Zonin.
Con una selezione di articoli pubblicati dal 21 luglio 2015 fino al 7 aprile 2017 su VicenzaPiu.com e scritti da vari autori ma dal direttore del quotidiano online storico di Vicenza, il nuovo libro ricostruisce le vicende della Fondazione Roi che, come dice il titolo, è stata “demolita” dalla cattiva gestione dei suoi vecchi Cda in carica dal 2009. La Fondazione, nata per volontà del marchese Giuseppe Roi, nelle intenzioni del suo promotore doveva contribuire a sostenere il Museo Civico di Palazzo Chiericati a Vicenza, dalla sua manutenzione alla promozione delle sue attività. Da quando nel 2009, dopo la morte del marchese, la presidenza della fondazione è passata a Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare Vicentina, che ha diritto statutario a nominare tre rappresentanti nel cda, la quasi totalità del denaro del cospicuo patrimonio della Roi, ricco anche di immobili, è stata utilizzata in modo imprudente e, soprattutto, diverso da quanto previsto nello statuto…

Informazioni aggiuntive

Peso 400 kg
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