Investire in tempi di crisi: da Regione Veneto 30 milioni per tre aziende vicentine

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La giunta regionale ha approvato la delibera che dà il via libera a tre nuovi accordi programma per il sostegno a progetti di innovazione presentanti da aziende vicentine nell’ambito del Fondo per la Crescita Sostenibile e della misura specifica prevista con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. La Regione, spiega un comunicato, ha sancito l’approvazione alla sottoscrizione degli accordi che prevedono una parte di co-finanziamento regionale.

Il primo progetto denominato “Studio e messa a punto di avanzate tecnologie di processo per garantire massima qualità del prodotto, l’utilizzo efficiente delle materie prime e l’alta sostenibilità del processo” è stato presentato da Conceria Pasubio S.p.A. e sarà sviluppato interamente in Veneto presso le unità locali situate a Zermeghedo, Arzignano e Trissino (VI), i cui processi produttivi saranno innovati secondo i modelli di “Smart Factory”.

Il piano finanziario prevede una spesa complessiva di euro 7.396.000 euro e un ammontare totale di agevolazioni pari a euro 2.218.800,00, di cui euro 1.479.200,00 quale contributo alla spesa ed euro 369.800,00 di finanziamento agevolato coperti dal Ministero dello Sviluppo Economico ed euro 369.800,00 quale quota di finanziamento agevolato da Regione del Veneto.

Il secondo progetto è “Studio e messa a punto di prodotti innovativi derivati da scarti di produzione per l’agricoltura del futuro” è stato presentato da Sicit Group S.p.A., azienda con sedi ad Arzignano e Chiampo (VI), che opera negli ambiti dell’economia circolare e green economy offrendo servizi per il settore conciario vicentino, nel ritiro e nella trasformazione dei residui di lavorazione in prodotti biodegradabili ad alto valore aggiunto.

Il piano finanziario dell’intervento prevede una spesa di euro 12.171.529,25 e un totale massimo di agevolazioni concedibili di euro 3.651.458,78, di cui euro 2.434.305,85 quale contributo alla spesa ed euro 608.576,46 di finanziamento agevolato coperti dal Ministero dello Sviluppo Economico ed euro 608.576,46 quale quota di finanziamento agevolato coperto da risorse della Regione del Veneto.

Il terzo “Progetto CROSSBAR: Reactive Species Scavenger BARrier. Formulazioni innovative di nano e micro-particelle somministrate per via inalatoria di scavengers per la prevenzione ed il trattamento del danno ossidativo polmonare” è stato presentato da Zambon S.p.A., società multinazionale chimico-farmaceutica con sede in Bresso (MI) il cui polo produttivo localizzato in Veneto è a Vicenza, dove si trovano le linee di produzione di liquidi, solidi e iniettabili.

Il progetto, che sarà realizzato nelle sedi produttive dell’azienda in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, si basa sullo sviluppo e lo studio dell’ingegnerizzazione di nano-particelle e micro particelle di polvere secca dotate di bassa densità ed elevata area superficiale al fine di utilizzare il principio attivo il voriconazolo come terapia utile nella cura dell’Aspergillosi Broncopolmonare Allergica.

Il piano finanziario prevede una spesa complessiva di 11.112.500,00 e un ammontare totale di agevolazioni pari a euro 4.994.825,00 (di cui euro 126.062,50 quale quota di competenza della Regione del Veneto limitatamente alle attività svolte in Veneto sotto forma di finanziamento agevolato concesso da Regione del Veneto tramite Veneto Sviluppo).