War Room di Enrico Cisnetto con Mariano Bella, Alessandro Ermolli e Albino Russo: i consumi dopo il Coronavirus

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Durante questo lock-down abbiamo visto scene apocalittiche. Scaffali del supermercato vuoti, file lunghissime fuori dalle loro porte. Ma come stanno andando in verità i consumi? E soprattutto, come faremo a rinvigorire la spesa una volta liberi di spendere di nuovo? Per rispondere a queste domande, oggi Enrico Cisnetto nella sua War Room, riproposta come sempre da VicenzaPiu.com qui, sul suo canale Youtube e in streaming su VicenzaPiu.Tv & Lapiù.Tv, ha ospitato Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio, Alessandro Ermolli, Amministratore Delegato Sinergetica, e Albino Russo, Direttore Ufficio Studi Coop.

Il quadro generale ce lo dà Mariano Bella. Secondo le ricostruzioni della Banca dItalia «a marzo i consumi si sono ridotti del 32%», «un dato inedito nella nostra storia economica». Percentuale, questa, che risulta però dalla media tra quanto hanno perso alberghi, ristoranti e negozi («tra il 70 e il 100 per cento») e «le crescite sull’alimentare, sui servizi di comunicazione e su alcuni prodotti del supermercato che vanno bene».

Questo aumento del consumo alimentare, però, Albino Russo lo spiega alla luce della “corsa” alla scorta di beni alimentari avvenuta nei primi giorni di quarantena, mentre ora i consumatori sono tornati ad acquistare di meno. Osserva infatti che «già nella prima metà di aprile siamo tornati su livelli negativi».

Effetto che, del resto, si era già visto nel 2008 e nel 2012-2013, periodi nei quali gli italiani «a parità di peso di prodotti comprati, spendevano meno». «Si fanno spese più sobrie e più attente». Ma, si sa, «gli italiani sono maestri nella spesa domestica» riassume Russo.

Riguardo le politiche economiche intraprese dal governo per attenuare gli effetti della crisi, invece, Alessandro Ermolli boccia tutte quelle «spese improduttive», ovvero cassa integrazione e reddito di cittadinanza, proponendo al contrario «un supporto economico che sia orientato a far tornare le persone a lavorare».

In particolare, questo impulso potrebbe concretizzarsi con dei voucher, «dei buoni spesa che abbiano un utilizzo simile al contante», con unico obiettivo quello di «stimolare i consumi». Buoni diretti quindi «là dove i consumi sono più virtuosi e più utili per lo Stato». Ma, per Russo, questi voucher non sono una soluzione virtuosa: «abbiamo l’esempio dei buoni comunali e le modalità bizzarre con cui sono stati usati nel territorio… bisogna evitare che questi strumenti siano improvvisati».

Secondo Mariano Bella, inoltre, il problema della politica del governo è che, scegliendo la liquidità come faro da seguire, si fanno indebitare le imprese e i privati. «Bisognerebbe seguire invece la ricetta Draghi: il debito pubblico deve crescere nella misura esatta per compensare le perdite del settore privato». A detta del direttore, infatti, questi prestiti molte imprese non li prenderanno, e questo avverrà «perché, a causa delle perdite già adesso registrate, non avranno fiducia nel loro reddito futuro sul quale dovrebbero indebitarsi». E questo rischia di far chiudere ancora prima di ripartire.

Infine, c’è la possibilità di un aumento dei prezzi? Chiede Cisnetto. «Da un punto di vista macroeconomico, sì» sostiene Bella: «Se la produzione non è a pieno regime, più liquidità metti e più aumentano i rischi di avere tensioni sui prezzi». Aumenterà anche l’inflazione, quindi? Senza inflazione «non sarà possibile utilizzare gli strumenti che Draghi ha propugnato» fa notare Ermolli. E se cresce «sarà il segno che effettivamente non staremo prendendo solo debito».


A lunedì col prossimo match nella War Room (qui i dibattiti da noi ripresi) che VicenzaPiu.com vi propone come unica testata di Vicenza e provincia licenziataria di Roma InConTra. I dibattiti War Room vengono anche replicati in streaming su VicenzaPiu.Tv & Lapiù.Tv di cui trovi qui il palinsesto in continuo aggiornamento.