Gianfranco Vivian: per il centrosinistra a 70 anni non si può amministrare Aim Vicenza, ma ben più vecchi sono premi Nobel, grandi imprenditori e presidenti della Repubblica

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Ho sentito una vocina che mi invitava a controllare meglio un comunicato stampa, del quale avevo scritto qualche riga, relativo alla presa di posizione, naturalmente contraria visto chi ha redatto il testo, alla nomina del nuovo Amministratore Unico di AIM Vicenza, Gianfranco Vivian. Trattasi del comunicato firmato “Per l’opposizione unita Dalla Rosa – Asproso – Colombara – Selmo – Tosetto“. Nel mio precedente testo non avevo tenuto conto di una brevissima frase, virgolettata, che in aggiunta a quelle del comunicato pubblicato da VicenzaPiu.com il 27 di ottobre in “tempo reale”, appariva su Il Giornale di Vicenza il giorno dopo, che leggevo dopo aver inviato al direttore la mia nota. 

Essa recita: “A prendere posizione sono i capigruppo delle liste di minoranza in consiglio comunale Otello Dalla Rosa (Pd), Ciro Asproso (Coalizione civica per Vicenza), Raffaele Colombara (Quartieri al centro), Giovanni Selmo (Da adesso in poi) ed Ennio Tosetto (Vinova). Tutti contro «la finzione di un sindaco “civico” che nomina oggi in Aim il tesoriere della Lega, di 70 anni, privo di competenze industriali»”. Sul passaggio della finzione di un sindaco “civico” si potrebbe aprire un bel capitolino, ad esempio citando, tanto per cominciare l’architetto Tosetto scritto al Psi anche se eletto per Vinòva, la civica lanciata per candidarsi da Dalla Rosa, iscritto al Pd e, ora, suo capogruppo.

Ma non è questo che mi interessa, oggi. Mi interessa, invece la sottolineatura anagrafica, 70 anni, che potrebbe essere del tutto casuale. Come no. Se fosse cosa diversa, magari indicandola per far intendere che non è un’età adeguata a svolgere un compito così importante come amministrare le AIM, allora la faccenda avrebbe un sapore asprigno, direi sgradevole. Mi riguardo l’elenco dei Presidenti della Repubblica Italiana, un Paese un pochino più complesso rispetto alle AIM, e noto che su 12 presidenti ben 10 hanno svolto il loro mandato, almeno in parte, a più di 70 anni e qualcuno, Sandro Pertini e Giorgio Napolitano superando gli 80. Carlo Azeglio Ciampi ci è andato vicino, 79. Sposto la mia attenzione nel mondo dell’imprenditoria e mi rammento di Vittorio Valletta, Leonardo Del Vecchio, Gaetano Marzotto senior, Nicola Amenduni ancora il sella a 100 anni, una leggenda per la nostra Vicenza e direi per l’Italia. E ancora qualche Premio Nobel, Carlo Rubbia, Emilio Segre, Margherita Hack e Rita Levi di Montalcino. Non vado oltre ben sapendo che la lista si allungherebbe assai. Nella mia discretamente lunga attività politico-ammnistrativa ho avuto modo di conoscere persone definibili senza dubbio alcuno “anziani” oppure della “terza età”, di diverse collocazioni politiche, molte delle quali con grandi qualità e capacità, personalità che hanno dato molto a questa città. Ma questo mi basta per sottolineare il fatto che in un’epoca in cui l’aspettativa di vita diviene motivo per fare e disfare leggi, che rendono sempre meno facile andare in pensione, supporre che i 70 anni siano un limite oltre il quale non è possibile svolgere dignitosamente e professionalmente una attività, anche importante, mi pare che sia un controsenso. Voglio essere convinto che il virgolettato dei “70 anni” fosse solo un dato puramente anagrafico, ma con i tempi che corrono, considerando anche la mia personale situazione anagrafica, ritengo che se si ha un pur minimo dubbio è cosa buona e giusta, chiarirlo. In ogni caso è questa, per me, l’occasione di indirizzare un augurio di buon lavoro al “vecchio” dott. Vivian.