Coviello sotto attacco, avv. Ellero: il 2 udienza per querele di Zonin e Zigliotto. VicenzaPiù: diffamati da “accertamenti su ori, avori e quadri Roi”?

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Coviello sempre sotto attacco da parte di Zonin (nella foto con avv. Enrico Ambrosetti)
Coviello sempre sotto attacco da parte di Zonin (nella foto con avv. Enrico Ambrosetti)

Dopo la sanzione fuori da ogni gestibilità subita, su richiesta di Donazzan, dal nostro direttore Giovanni Coviello e dalla società editrice di Vicenzapiu.com, per altro posta in liquidazione pur se ancora operativa, anche se a fatica, per tenere in vita con ogni sforzo la testata, che nel frattempo sta ricevendo attestazioni di solidarietà da chi, non temendo per le sue inchieste e le sue denunce, vuole che continui a sentirsi la sua voce indipendente, domani, 2 maggio, si terrà presso il tribunale di Vicenza, avanti al GIP Roberto Venditti, la prima udienza di un altro processo.

L’imputato è, al solito, il direttore di VicenzaPiu.com Giovanni Coviello per il reato di diffamazione nei confronti di, addirittura, Gianni Zonin e Giuseppe Zigliotto per gli articoli titolati rispettivamente “Fondazione Roi, la GdF chiede accertamenti ulteriori ai Pm su “una preziosa collezione di avori e n. 4 quadri” forse a casa di Gianni Zonin e su “una preziona collezione di monete d’oro” (s)vendute a Giuseppe Zigliotto” pubblicato su VicenzaPiù il 19 novembre 2017 e “Zonin e Zigliotto smentiscano con documenti Giorgio Mellone e Gabriella Ceranto, due servitori del marchese Roi: in mano loro avori, quadri e monete d’oro della Fondazione” pubblicato il giorno successivo.

Avv. Marco Ellero, difensore di Giovanni Coviello (direttore di VicenzaPiu.com)
Avv. Marco Ellero, difensore di Giovanni Coviello (direttore di VicenzaPiu.com)

Abbiamo chiesto all’avv. Marco Ellero, difensore del direttore, qualche lume sul procedimento.

Avvocato, di che procedimento si tratta?

Il procedimento nasce da due querele presentate dai signori Zonin e Zigliotto, a seguito dei due articoli da lei citati e pubblicati su VicenzaPiu.com, a cui hanno fatto seguito due decreti penali a carico del direttore, entrambi ovviamente opposti, emessi per il primo dal giudice Roberto Venditti il 14 dicembre 2018 e, per il secondo, il 25 ottobre 2018 dalla giudice Barbara Maria Trenti.

In tali articoli si dava conto di ipotesi investigative, al vaglio degli inquirenti: diversi beni di valore, un tempo proprietà del defunto marchese Giuseppe Roi, potevano essere stati distratti dal patrimonio della Fondazione Roi, alla quale il suo fondatore li aveva destinati con un lascito testamentario.

L’ipotesi non era fondata?

C’erano dichiarazioni rese in sede di interrogatorio e di A.S.I. da parte di vari testimoni, tra cui la nipote del Marchese Barbara Ceschi a Santa Croce, alcuni passati collaboratori del marchese come Giorgio Mellone, suo uomo di fiducia e custode della Villa di Oria (CO), e Gabriella Caterina Ceranto, governante del palazzo di Vicenza residenza del marchese, oltre a quelle di Gianni Giglioli e Zeffirino Filippi, entrambi conoscenti della Ceschi e il secondo già membro del cda della BPVi, come specificato dalla GdF.

E c’erano dubbi sulla destinazione finale dei beni testamentari della polizia giudiziaria, nel caso la Guardia di Finanza, che si occupava dell’indagine e che chiese alla Procura l’emissione di un decreto di acquisizione documentale nei confronti della Fondazione Roi, per proseguire le indagini. Non so se le stesse siano state effettivamente portate avanti e che risultati abbiano eventualmente dato. Certamente, il direttore Coviello su VicenzaPiu.com si è limitato a riportare esclusivamente le ipotesi investigative per giunta con ampi virgolettati di documenti agli atti, come notizie di cronaca giudiziaria, e, per aggiunta, ha invitato i due querelanti a fornire prove a loro completa discolpa per poterle pubblicare.

Ritiene quindi che le querele siano infondate?

Ritengo in base anche a questi elementi che siano infondate. Il direttore ha riportato una notizia che era certamente meritevole di pubblicazione, dando conto delle indagini agli atti, ma senza esprimere giudizi prognostici sulle stesse.

Vedremo uno scontro in aula tra Coviello e Zonin?

Sarebbe certo uno scontro memorabile! Per il momento tuttavia siamo in una fase assolutamente tecnica e non pubblica. Il due maggio chiederò la riunione dei due procedimenti, per il momento a sé stanti, che vedono come querelanti i signori Zigliotto e Zonin. Vista la chiara connessione dei procedimenti, non dubito che la richiesta sarà accolta dal giudice Roberto Venditti. L’istruttoria sarà portata avanti successivamente.

Ma Giovanni Zonin e Giuseppe Zigliotto saranno in aula? Saranno interrogati?

Non so se saranno presenti il due maggio. Essendo un’udienza tecnica ne dubito. Certamente richiederò il loro interrogatorio e prima o poi in aula dovranno venire.

Ci anticipa qualche domanda che rivolgerà loro?

Ovviamente no!

Non resta quindi che aspettare le prossime udienze, di cui daremo certo conto ai nostri lettori, che informeremo puntualmente anche sulle cause penali spesso doppiate al civile da parte della regione Veneto di Zaia e di Elena Donazzan con alcuni dirigenti del suo assessorato, tutte per questioni che riguardano la gestione dei fondi per la formazione, e, poi, dell’avv. Massimo Malvestio, ex legale di Vincenzo Consoli oltre che membro del cda di Bim, indicato da Veneto Banca, e ora gestore di fondi a Malta, e di… chi più ne ha più ne metta.

Ora tutti insieme appassionatamente contro VicenzaPiù e il suo direttore.