Vicenza, la “piazza dialogante sulla realtà” dei giovani di Yutopia: “valori, virtù e felicità non vanno cercati solo nel passato”

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Yutopia giovani

Nel contesto dell’associazione culturale IdeAzione è nato a Vicenza alla fine del 2020 il gruppo di giovani chiamato Yutopia, che organizza incontri e seminari. “Partiamo da una realtà piccola quale Vicenza e forse proprio Vicenza rappresenta il nostro punto di forza – spiegano in un comunicato – crescendo qui abbiamo potuto capire quali sono le mancanze che vogliamo colmare, di cosa abbiamo bisogno e quali errori non dobbiamo ripetere. Abbiamo fondato il nostro gruppo con la volontà di organizzare occasioni in cui poter, con i nostri coetanei, imparare a conoscere la realtà che ci circonda, informarci, scoprire e andare oltre la banalità e la superficialità che rischiano di affondarci. Siamo convinti che un ponte tra passato, presente e futuro sia in grado di dar vita ad una realtà migliore, in cui eticità, sostenibilità e pensiero critico siano la norma e non l’eccezione. Intendiamo proporci come una piazza dialogante in cui dimostrare che il mondo, in fondo, non sta finendo in mani inaffidabili: perché bisognerebbe sempre guardare solo al passato come unico serbatoio di valori, virtù e felicità? Noi siamo qui, ci vogliamo provare, e ci stiamo provando”.

“Y?topia nasce al termine di un anno travolgente, sorge sul pessimismo e la paura che invadono la nostra vita quotidiana da quando il Covid-19 ha mostrato quanto la normalità non sia scontata – continua la nota di presentazione dei ragazzi -. Eravamo stanchi di mesi di staticità, di giorni uguali e privi di stimoli, bombardati di continuo da brutte notizie. Stavamo cercando una luce, un nuovo impulso, e mentre molti colossi mondiali sono sorti nei garage, il nostro gruppo ha preso forma in un soggiorno stravagante. Quella prima sera eravamo sconosciuti, lo si percepiva bene dagli sguardi sfuggenti, dalle conversazioni di cortesia e le risate raggrinzite. L’inizio è stato traballante: abbiamo mosso i nostri primi passi cadendo fin da subito più volte, ci siamo rialzati, abbiamo avanzato, siamo inciampati, abbiamo ripreso stabilità, ed ora procediamo a tentoni, acquisendo sempre più sicurezza. Le mani non ci servono più per tenerci in equilibrio, ora possiamo rivolgerle al mondo, indicare, toccare; gli occhi non sono più rivolti verso il basso per evitare gli ostacoli di un terreno scivoloso, ma guardano spalancati la realtà che ci circonda, avidi di cogliere il più possibile. Si: siamo avidi, avidi di sapere, curiosi di conoscere, sentire, capire, dare un senso. È stata questa curiosità profonda a legarci fin dal primo giorno”.

“Ci è stato detto che sono sempre stati gli utopisti a cambiare il mondo e noi sentiamo di essere utopisti fino al midollo. Siamo giovani, siamo scalmanati, siamo un fiume in piena che scava la terra e si fa strada a forza. È incredibile quante opportunità ci siano là fuori e quanto siano vicine, facili da cogliere, basta solo allungare la mano. In pochissimi mesi siamo stati circondati da una vera e propria equipe di esperti, una lista sempre più lunga di persone con più esperienza di noi che si sono messi al nostro servizio per accompagnarci in questo cammino. Si tratta di un’appassionante rapporto di dare-avere: loro ci insegnano ad affrontare tematiche importanti, noi li introduciamo nel mondo della gioventù digitalizzata. E più la voce si diffonde, più l’appoggio si fa corposo”.

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