Venetisti a processo, avv. Fogliata: “scopo del C.L.N.Veneto è autogoverno, non evasione fiscale”. 25 marzo possibile sentenza

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Questa mattina a Vicenza, nuovo capitolo del processo a carico di 32 cosiddetti “venetisti” provenienti da diverse province venete accusati di “associazione a delinquere finalizzata all’istigazione alla disobbedienza fiscale” e anche altri reati tra cui “resistenza a pubblico ufficiale”.

venetisti striscioni fuori dal tribunale Vicenza
venetisti striscioni fuori dal tribunale Vicenza

Anche oggi, come nelle scorse occasioni, all’esterno del tribunale un folto gruppo di indipendentisti veneti ha manifestato il sostegno agli imputati e rifacendosi al “patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali, nonché del patto internazionale relativo ai diritti civili e politici” che stabilisce tra le altre cose il “diritto all’autoderminazione dei popoli”, un concetto tornato più volte anche nel corso dell’arringa difensiva dell’avvocato veneziano Renzo Fogliata, di fronte al collegio giudicante composto da Antonella Crea, Filippo Lagrasta e Veronica Salvadori. Fogliata, è un cassazionista studioso di storia veneta e “vecchia” conoscenza del nostro direttore, allora imprenditore a Roma nel campo dell’informatica e da lui difeso per un’importante e vittoriosa vicenda dal 1992 ai primi anni 2000.

venetisti fuori dal tribunale Vicenza bandiere
venetisti fuori dal tribunale Vicenza bandiere

Fogliata ha inizialmente presentato la richiesta di rinvio per rifare l’istruttoria dibattimentale, essendo, come ci aveva spiegato la scorsa volta, cambiato il giudice. Gli avvocati di parte civile si sono opposti e la richiesta è stata respinta, così Fogliata è stato invitato a discutere. La sua discussione è stata a tratti molto accesa, per esempio quando ha ricordato le persone che sono in carcere in Catalogna, quindi in Europa, per aver rivendicato il diritto all’autoderminazione dei popoli. “Diritto che – ha aggiunto Fogliata . sembra valga solo per i Paesi ex coloniali“. Il difensore degli imputati ha insistito più volte sul fatto che “essi si richiamassero a norme internazionali, come l’articolo 1 del patto di New York del ’66, che prevede la legittimità del trattenimento delle ricchezze al fine dell’autogoverno. Inoltre, essi sostengono che la legge Calderoli del 2010 abbia abrogato (seppur per errore di qualche tecnico, n.d.r.) l’annessione del Veneto all’Italia“.

venetisti fuori tribunale Vicenza cln Veneto
venetisti fuori tribunale Vicenza cln Veneto

La tesi di Fogliata è che, dato che erano convinti di esercitare un diritto, il diritto a trattenere la ricchezza e il diritto di pensare, sul piano astratto, all’autodeterminazione, secondo il codice penale non possono essere puniti. Nelle riunioni del C.L.N. Veneto secondo Fogliata si esprimevano opinioni e i 58 anni di carcere complessivi chiesti dal pm Blattner sono eccessivi, anche perché il fine del C.L.N.V. non era l’evasione fiscale ma l’autogoverno del Veneto. L’accusa, secondo la difesa avrebbe anche sminuito, svilito, l’indipendentismo. “Spesso, anche in processi simili – spiega Fogliata – le idee indipendentiste vengono o derise o soppresse come sottoidee, come se non esistessero”.

venetisti fuori dal tribunale Vicenza striscione legge Calderoli
venetisti fuori dal tribunale Vicenza striscione legge Calderoli

Nel nostro caso le basi giuridiche della posizione degli imputati sono state accolte con sorrisi, come se fossero velleità fantapolitiche o fanta-giuridiche. Per questo ho chiesto che ci sia rispetto“. Fogliata ha chiesto l’assoluzione piena “perché il fatto non sussiste e perché non costituisce reato“. La sentenza di assoluzione o condanna potrebbe arrivare già nella prossima udienza fissata per il 25 marzo alle 10.