Vaccinazioni Covid, von der Leyen fa mea culpa: “in ritardo con autorizzazioni” e loda l’Italia “oltre 4% popolazione vaccinato”

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Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen

C’è anche l’Italia, nonostante le critiche al governo Conte II, ora sostituito con quello Draghi, a meno di colpi di scena che ci portino al voto, tra i Paesi citati dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nella plenaria dell’UE come esempi virtuosi della campagna vaccinale anti-Covid assieme a Danimarca e Polonia. Queste due per aver vaccinato il 93% e l’80% degli ospiti nelle case di riposo e l’Italia per aver vaccinato il 4% della popolazione.

Von Der Leyen ha detto di credere ancora che entro l’estate sia possibile vaccinare il 70% della popolazione e ha fatto mea culpa per i ritardi“Siamo arrivati in ritardo con le autorizzazioni, siamo stati troppo ottimisti sulla produzione di massa e forse siamo stati un po’ troppo sicuri sul fatto che le quantità ordinate sarebbero state consegnate in tempo utile. Dovremmo chiederci perché è successo e quali insegnamenti trarne. Uno dei rallentamenti nella produzione riguarda alcune molecole sintetiche – ha aggiunto -. Se avessimo 250 grammi in più di queste molecole, le aziende dicono che potrebbero produrre un milione di dosi in più. Per questo è necessario un maggiore coordinamento nella fornitura degli ingredienti fondamentali. Dobbiamo aumentare la capacità di ricerca e la produzione e rafforzare la collaborazione pubblico-privato”.