Urbanistica Vicenza, Asproso (Coalizione Civica): “chi decide agenda di Rucco?”

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Il consigliere comunale di opposizione di Vicenza Ciro Asproso (Coalizione Civica) torna sul rimpasto della giunta Rucco con la perdita di un altro pezzo di civismo rappresentata dalla sostituzione di Lunardi con Zocca (qui abbiamo raccolto le considerazioni dell’ex assessore all’Urbanistica).

“Siamo già al terzo rimpasto di Giunta (ne prevedo un quarto, poiché Rucco non può tenere a lungo Urbanistica e Edilizia privata) e ancora non si esce dal periodo di rodaggio – afferma Asproso -. Tolti di mezzo Cicero e Zoppello (gli unici con una solida esperienza e in grado di mettere in ombra il primo cittadino), si pensava che l’obiettivo fosse quello di puntare su una squadra giovane, ma coesa e ben motivata. In realtà, le fibrillazioni in seno alla maggioranza non si placano, l’azione di governo è intermittente e contraddittoria, ed ora, grazie a Lunardi, veniamo pure a scoprire che da mesi l’Urbanistica è nelle mani di una regia occulta, che le riunioni sul nuovo Piano degli Interventi o sul Centro Storico erano convocate senza coinvolgere il responsabile del referato. Tutto questo è di una gravità assoluta, poiché estromettere l’assessore senza neppure dichiararlo significa by-passare il Consiglio comunale”.

“Chi partecipava alle riunioni al posto di Lunardi? Chi decide l’agenda dell’Amministrazione? Chi ha il potere di condizionare il Sindaco senza alcun controllo degli organi democratici?
Ho già avuto modo di dire che dopo questa esperienza, nella nostra città il “civismo” di destra è morto e sepolto: competenza, capacità e conoscenza dei problemi perdono significato di fronte alle brame spartitorie dei vari gruppi di potere. Che Rucco sia ostaggio dei partiti è cosa fin troppo evidente, ma a preoccuparmi non sono tanto le manovre di Palazzo quanto ciò che avviene fuori di esso. Ci aspettano ancora due anni e mezzo di mandato amministrativo e al centro vi sono progetti che ambiscono a disegnare il nuovo volto della Città. Tuttavia, l’ultimo Piano di assetto territoriale risale a 25 anni fa con l’incarico al prof. Crocioni. Serve un nuovo Studio di valutazione strategica, il PAT è da riscrivere completamente, il PI va aggiornato a termini di Legge, e intanto la città si è trasformata a prescindere dalla Politica. Dal Sindaco – conclude Asproso – pretendiamo trasparenza, professionalità, partecipazione; il tempo dei giochi è scaduto e con esso anche la pazienza di molti vicentini. Servono concretezza e responsabilità, chi non è in grado di darle è meglio che si faccia da parte”.

 

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