Salvini e il “trasparente” Di Maio vanno al “privée” con Ugone proibito a VicenzaPiù e a 15 associazioni

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Luigi Ugone con Matteo Salvini, Zaia e Francesco Rucco in campagna elettorale 2018 a Vicenza
Luigi Ugone con Matteo Salvini, Zaia e Francesco Rucco in campagna elettorale 2018 a Vicenza

Ieri titolavamo «Salvini e Di Maio, per Digos a rischio evento “banche” a Vicenza: l’esclusione di 15 associazioni esaspera gli animi» e anticipavamo di aver «chiesto un regolare accredito agli organizzatori ancora non ricevuto» e a cui stamattina è stato risposto di “NO” con la mail che di seguito pubblichiamo di Luigi Ugone, presidente di Noi che credevamo nella BPVi, che si conferma, come gli scriviamo e come riportiamo a seguire, coerente con le sue bugie, ben note e spesso minacciose.

Una domanda, però, la facciamo in premessa a Matteo Salvini, che nella visita programmata da tempo ai cacciatori dell’Hit Show ha inserito il suo show con 1.300 dei 300.000 soci azzerati dalle banche, che saranno ammessi, salvo problemi da noi sollevati di agibilità e sicurezza, su cui vi riferiremo, nell’impianto del Centro Sport Palladio (un solo ingresso al palasport!).

Ma la domanda ancora di più la facciamo anche a chi l’ha (in)seguito a Vicenza, Luigi Di Maio, che parlerà non in un incontro pubblico, lui profeta della “trasparenza”, ma, come ci ha confermato la Questura, in un meeting “privato” e riservato a 1.300 invitati (per nascondere ai più?), di un decreto attuativo atteso per il 31 gennaio scorso e ancora non emanato per essere sostituito, al momento, solo dai proclami anti Europa per eludere le chiare responsabilità del governo.

La domanda è: «siete d’accordo con l’esclusione non tanto del sottoscritto, che, pure, è stato presente, invitato dal sottosegretario Alessio Villarosa (M5S) ai due ultimi incontri con la cabina di regia, a cui ha dato corretto supporto informativo a favore di tutti i soci come riconosciuto dal sottosegretario, ma di ben 15 associazioni delle 20 attive in quella cabina? I loro rappresentati sono di serie B o avete qualcosa da nascondere ai più per ricevere l’applauso di una claque pilotata?».

Ecco la, farneticante, risposta di Ugone (ci risultano già posizioni dure delle altre associazioni escluse e prese di distanza anche di una invitata).

Carissimo direttore riscontro la Sua richiesta con la presente per ricordarle che io sono la persona verso la quale Lei ha sporto denuncia per aver attentato alla libertà di stampa in ma riunione da Lei indetta in Comune…. Ciò basterebbe per negarle l’accredito alla riunione di sabato… fosse vera la sua accusa … e ciò che Lei mi attribuisce e probabilmente la Sua richiesta non sarebbe dovuta pervenire in coerenza con quello di cui Lei mi accusa.
Ma ciò che Lei ha scritto è falso e Lei lo sa, quindi io non avrei motivo di negarLe l’accredito, se non fosse che assieme a me Lei ha falsamente denunciato anche molti altri risparmiatori che sabato, per diritto, saranno presenti.
Avendo avuto ordini precisi dalla Questura di mantenere il clima quanto più sereno possibile ed evitare possibili scontri, credo Lei capirà cosa possa provocare la Sua presenza verso i molti risparmiatori da Lei denunciati senza motivo nel corso dei mesi… motivo per il quale mi vedo costretto a negarle l’accredito.
Non tutte le azioni cattive finiscono a tarallucci e vino e questo è uno di quei casi in coerenza con ciò che Lei ha fatto… Ne accetti le conseguenze.
Buona continuazione

Luigi Ugone

presidente Associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza” e in Veneto Banca

Ecco, ora, la mia risposta che ci piacerebbe commentasse anche la Questura a cui “ordini” Ugone fa riferimento e a cui abbiamo girato il tutto così come abbiamo fatto con i politici e il sindaco Francesco Rucco (nella foto in campagna elettorale don Salvini e Ugone, ndr), di cui poi parleremo riguardo a particolari che ci sono stati rivelati oggi da un dirigente della Questura in merito al suo operato il giorno in cui il “democratico” Ugone occupò letteralmente l’atrio del Comune di Vicenza.
Egregio presidente,
lei si dimostra sempre uguale, le riconosco questa coerenza, e costruisce una realtà diversa dai fatti: io ho fatto un esposto contro chi ha organizzato un’indegna gazzarra contro una conferenza stampa (non riunione!, ndr) e non contro i soci che io tutelo dal 1° agosto 2010, ben prima di chiunque altro, lei in primis.
E lei tralascia il fatto di aver scritto il falso nel suo deferimento all’Ordine nei miei specifici confronti, deferimento di cui, però, la ringrazio: l’Ordine dei giornalisti si pronuncerà a differenza di chi non lo farà pure essendo in possesso di registrazioni video complete e non di quelle parziali da lei esibite nell’esposto all’ordine.
Lei, comunque ed ecco la differenza tra rispetto dei diritti e uso della forza per impedirne l’esercizio, era tra gli invitati da me e tra gli aventi diritto a partecipare alla conferenza stampa di agosto e, c’è nel video, ha rifiutato di farlo occupando l’ingresso del Comune davanti alle forze dell’Ordine, che, mi dicono, lo hanno fatto per volontà del sindaco Francesco Rucco.
Attiverò tutti i passi, leciti ovviamente, a tutela dei partecipanti e avviso di questo scambio, mettendoli in cc, la questura, la Digos, i sottosegretari del Mef Villarosa (M5S) e Bitonci (Lega), Ansa, colleghi giornalisti perché informino i suoi ospitati Salvini e Di Maio, le associazioni da me raggiungibili, i legali, del gioco a cui si stanno prestando.
Avendo io invitato lei ed impedendo lei a me ma anche ai rappresentanti di altre 15 associazioni di presenziare al suo evento “privato”, come mi dice la Questura, è ovvia la differenza: io non ho alcunché da nascondere.
Grazie per questa ennesima, prova, se pure ce ne fosse stato bisogno, per far capire ai 300.000 soci con chi hanno a che fare.
Buon evento privato
Giovanni Coviello
Direttore di VicenzaPiù, VicenzaPiù.Tv, www.vipiu.it