Stati Generali della Cultura e del Turismo a Vicenza, Caterina Soprana: “fare sistema”

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Rucco e Soprana
Rucco e Soprana

La Presidente della Commissione Sviluppo economico e attività culturali, Caterina Soprana, presenta un’iniziativa, già condivisa con il Sindaco e gli Assessori alla cultura e al turismo. Nei prossimi giorni saranno illustrati maggiori dettagli del progetto (tempi, temi, soggetti coinvolti), ma intanto ecco la proposta di Soprana che spiega: “dalla ripartenza al rilancio, la strada passa dalla capacità di fare sistema”.

L’obiettivo di rilanciare cultura e turismo a Vicenza trova un nuovo approccio in quanto ci sta insegnando la pandemia. In questo tempo sospeso, abbiamo imparato che la guerra non si combatte da soli, ma insieme, facendo leva sulla responsabilità collettiva, imprescindibile per preservare il bene della comunità. Nasce da questa riflessione il proposito che l’Amministrazione possa farsi promotrice di un dialogo allargato con i soggetti culturali del territorio, generando un pensiero e una visione comuni che siano traducibili in un motore di rinascita.

Di qui l’idea, condivisa con il Sindaco e gli Assessori alla Cultura e al Turismo, di avviare i nostri Stati Generali della Cultura e del Turismo a Vicenza, lanciando un appello a tutti i soggetti che operano e gravitano in questo contesto, coinvolgendo gli imprenditori e i professionisti del paesaggio urbano, per avviare un confronto ampio e approfondito sui passi da compiere per tracciare un nuovo percorso e riformulare una nuova idea di città.

La ripartenza, oltre ad occuparsi di chiudere le falle della crisi economica, impone la necessità di riformulare obiettivi, trovare nuove risorse, nuove idee, nuove sinergie per un rilancio che sappia rafforzare e promuovere l’identità vicentina nella sua duplice essenza, fatta di un’anima imprenditoriale e commerciale e di una radice artistica e culturale che a quell’anima attinge e confluisce, e che il virus ha ferito nelle sue funzioni vitali.

Grande attenzione sarà riservata a tutti i lavoratori dell’universo cultura, in una prospettiva che vuole ribaltare l’errata percezione che la cultura non rientri nella sfera della “prima necessità”. È del resto, oggi, incontrovertibile come essa rappresenti sempre di più un elemento chiave nei processi di cambiamento di una città, determinando la vitalità degli spazi urbani e rivelandosi, almeno potenzialmente, un motore per favorire la socialità anche in situazioni di degrado.

Partiremo da qui, da un lato guardando alla cultura come organismo ad un tempo unitario e poliedrico, ricco di contaminazioni e vasi comunicanti fra diversi comparti, dall’altro cercando di capire che “siamo tutti connessi” e che se questa crisi mina fortemente la connessione su larga scala, amplifica e riempie di potenzialità quella fra le realtà territoriali.

Elemento cardine sarà il ragionamento su un nuovo uso dello spazio e della relazione, mettendo al centro l’attenzione al recupero degli spazi urbani come nuova cultura del vivere la città, nonché leva strategica per la valorizzazione del turismo di prossimità.

Non sarà un webinar come i tanti che abbiamo visto negli ultimi tempi, ma un progetto di confronto e un lavoro comune costruito su più fasi, dove l’Amministrazione deve necessariamente essere “centro e circonferenza”, affidando e affidandosi un input preciso: avviare e concretizzare un’azione congiunta fra mondo della cultura, del turismo, delle attività produttive e dell’architettura. Costruire (e legittimare) una rete, stabilire chi c’è e come potrebbe muoversi per definire una rinnovata offerta culturale e turistica. Superare gli individualismi e le rivalità e fare sistema fra tutte le realtà che agiscono sul territorio, dove fare sistema significa anche acquisire potere contrattuale quando si chiede sostegno.

Sarà un confronto e un’opportunità unica per vedere musei, teatri, associazioni, promotori di eventi, operatori del turismo (guide, albergatori, ristoratori, commercianti), architetti e istituzioni scientifiche lavorare insieme all’obiettivo comune della creazione di un’unica grande “infrastruttura culturale” per il nostro territorio.


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