Solidarietà alla sindaca di Crema Stefania Bonaldi e condanna vandali sul ponte di Bassano: il doppio intervento di Giacomo Possamai (PD)

Possamai (Pd): “Solidarietà alla sindaca di Crema: a queste condizioni diventa impossibile amministrare”. “Vandali sul ponte di Bassano, volontariato con gli Alpini migliore sanzione per capire cosa hanno fatto”

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Giacomo Possamai, capogruppo Pd in regione Veneto
Giacomo Possamai, capogruppo Pd in regione Veneto

“Tutta la solidarietà umana e politica alla sindaca di Crema: così diventa impossibile amministrare. Troppe responsabilità e rischi a cui fanno da contraltare le poche risorse e le scarse tutele. È assolutamente necessario intervenire per superare una condizione non più tollerabile”.

Con queste parole, il Capogruppo del Partito democratico a palazzo Ferro Fini, Giacomo Possamai, commenta “la vicenda che ha coinvolto Stefania Bonaldi, Prima cittadina di Crema, che ha ricevuto un avviso di garanzia per un incidente accaduto nell’asilo comunale della città, dove un bambino si è ferito chiudendosi due dita in una porta tagliafuoco”.

“Ogni onere non può ricadere sulle spalle dei Sindaci – sottolinea l’esponente Dem –  devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare per la propria comunità, compito delicatissimo e difficilissimo, in modo tranquillo anziché sotto una spada di Damocle permanente”.

“Se non cambiamo le regole del gioco, di questo passo diventerà pressoché impossibile trovare qualcuno disposto a ricoprire la carica di sindaco”, conclude Giacomo Possamai.

Il capogruppo in Regione del Partito Democratico interviene anche in merito all’identificazione e alla denuncia dei sei writer che hanno vandalizzato il Ponte degli Alpini, monumento nazionale, appena riaperto dopo il restauro.

“Bene che i vandali che hanno imbrattato il ponte di Bassano siano stati individuati in tempi rapidi: probabilmente se avessero conosciuto la storia e l’importanza di quel monumento per il Veneto e per tutta Italia si sarebbero comportati diversamente. Sono tutti molto giovani, quindi hanno tempo per studiare e capire la stupidità del loro gesto. E per capire la cosa migliore è fargli svolgere attività di volontariato, magari proprio insieme agli Alpini. Più della multa e dei danni che, se verranno accertate le responsabilità, dovranno giustamente pagare”.