Siotto “scippa” la cultura a Soprana per Dalla Rosa (che la “corteggia”) e gli replica (civicamente?): “non l’ha mai avuta!”

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lista Rucco in festa dopo il voto
lista Rucco in festa dopo il voto

La neo assessora Simona Siotto da capogruppo della lista Rucco entra in giunta, dopo le ultime mosse del sindaco ancora in fase di interpretazione, con un mega, pluri e non uniforme assessorato che si occuperà di cultura, ambiente, decoro urbano, bilancio e tributi.

Subito dopo la nuove nomine di Francesco Rucco, l’ex capogruppo del Partito Democratico Otello Dalla Rosa in un commento, sottoscritto da tutti i consiglieri di centrosinistra, scriveva tra le varie considerazioni che “Soprana è stata scippata della delega alla cultura dopo un anno di lavoro competente, equilibrato e leale”.

Solo che Caterina Soprana, anche lei eletta con la lista Rucco, formalmente è delegata ai diritti civili, diritti umani e cultura di pace.

E non perde l’occasione di far notare “l’ennesima inesattezza del PD” con la sua solita “affabilità” proprio la Siotto, ora di fatto, per la valenza delle sue deleghe, la vera vice di Rucco: “Con lei facciamo parte della cabina di regia nella nostra civica insieme a Rucco sulla cultura, anche perché Soprana è presidente della Commissione Cultura ma non ha mai avuto la delega che finora era nella mani del sindaco!”.

Solo che forse stavolta l’opposizione di centro sinistra, grazie alla sua “ennesima inesattezza” denunciata dal super assessore Siotto, ha centrato almeno l’obiettivo, Caterina Soprana, da “corteggiare” tra gli scontenti della lista civica trionfatrice con quel 24% che l’ha portata ad essere la più votata in città, in vista di una maggioranza sempre più risicata che insieme all’opposizione di Fratelli d’Italia potrebbe far cadere il sindaco.

In un commento sulle difficoltà politiche di Rucco il nostro direttore ha scritto non a caso: “ora anche i suoi consiglieri più convinti, ad esempio la non assessore Caterina Soprana, temono di non potersi più fidare di lui sapendo di essere in coda alle sue attenzioni salvo metterlo in scacco anche loro…”.

Malumori che all’interno della civica serpeggiavano fin dall’indomani delle nomine negli assessorati all’inizio del mandato, con le caselle assegnate ai rappresentanti dei partiti che si sono accodati sulla candidatura di Rucco.

Una sfida civica che forse, vedendo quello che sta accadendo oggi come naturale evoluzione (involuzione?) dei suoi primi passi col tricolore indosso, il primo cittadino non ha mai voluto o saputo portare avanti fino in fondo dettando lui le condizioni ai partiti, in primis la Lega di Da Re e Ciambetti, o, in alternativa, avendo il coraggio di puntare al ballottaggio in solitaria per dimostrare la sua reale volontà di guidare Vicenza in autonomia.

Ma la sua era una vera sfida civica? Lo chiediamo a Caterina Soprana e a chi ha creduto politicamente e culturalmente a quel progetto salvo, poi, vedersi scavalcato da alchimie di partiti o di rami di partiti oltre che da ambizioni e interessi personali.