Sicurezza, capogruppo Quartieri al Centro: “Rucco pensa che i vicentini siano stupidi”

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Spaccio e sicurezza a Vicenza
Spaccio e sicurezza a Vicenza

Oggi il Comune di Vicenza ha presentato i dati raccolti e diffusi dal Sole24Ore sulle città più sicure in base ai crimini commessi. Il capoluogo berico risulta 69esimo. “E’ evidente che c’è una certa distanza tra i numeri ufficiali – ha commentato il sindaco Francesco Rucco – e la percezione che i cittadini hanno sullo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti”. “Con questa affermazione il Sindaco in un colpo solo dà degli stupidi ai vicentini, che, secondo le sue parole, evidentemente non capiscono quello che sta succedendo, e dimostra al tempo stesso grande confusione con se stesso, soprattutto, nella sua azione amministrativa – afferma invece in una nota il capogruppo in consiglio comunale di Quartieri al Centro”.

“Evidentemente, secondo il sindaco Rucco, il disastro che i vicentini vedono in città dopo l’avvento della sua amministrazione, con un consumo ed uno spaccio spostatisi fuori dal campo Marzo e ormai dilagati in tutti i quartieri, è solo una loro percezione ed evidentemente non esiste. In contraddizione con se stesso, poi, afferma che comunque bisogna continuare a intervenire su spaccio e consumo che, ha appena affermato, non esistono o sono lievi, comunque ben diversi dalla percezione dei vicentini. Non era lui, all’opposizione, che sbraitava un giorno sì e l’altro anche facendo riferimento alle denunce dei vicentini? Non aveva basato forse su questo la campagna elettorale? Evidentemente – prosegue il capogruppo di Quartieri al Centro – l’escalation di fatti sempre più gravi cui i vicentini hanno assistito in questi due anni sono il frutto della loro immaginazione! Ci chiediamo, solo per citare l’ultima, come mai l’amministrazione abbia allora investito in una unità cinofila”.

“Siamo proprio in cattive mani se Rucco e la sua amministrazione, che in questi due anni non hanno saputo dare risposte vere ad un fenomeno complesso e, purtroppo, sempre più diffuso e che avrebbe bisogno di altre risposte, non trovano di meglio che negare sostanzialmente il problema a se stessi -conclude il consigliere di opposizione – sperando di farlo anche con i vicentini con qualche dichiarazione, qualche intervento spot e molti selfie.