Schio, consiglio comunale approva all’unanimità cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Cioni unico contrario

Il consigliere eletto nelle fila della coalizione leghista ha parlato di "strumentalizzazione" ed è uscito al momento del voto

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Liliana Segre senatrice a vita e cittadina onoraria di Schio

La senatrice Liliana Segre è cittadina onoraria di Schio. La decisione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 23 novembre. Qualche mese fa nella cittadina dell’Alto Vicentino era apparsa una scritta ingiuriosa proprio contro la Segre.

Nel testo della delibera letta dal presidente del Consiglio Comunale c’è scritto, tra le altre cose, che: “la Città di Schio continua a riconoscersi nei valori assoluti prescritti dall’articolo 3 della Costituzione che afferma “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Considerato che il 19 gennaio 2018, anno in cui ricadeva l’80º anniversario dell’emanazione delle leggi razziali fasciste, il Presidente della Repubblica, in base all’art. 59 della Costituzione, ha nominato Liliana Segre, Senatrice a Vita “per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale “; che sono sempre più attuali le parole della Senatrice Liliana Segre: “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un Pag. 1 di 4 mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare” e che “l’Amministrazione Comunale di Schio ritiene altamente significativo per la città rendere onore a Liliana Segre, donna straordinaria, sopravvissuta alla Shoah, che negli ultimi trent’anni ha portato la sua testimonianza a migliaia di studenti lanciando messaggi di valore assoluto, come l’esortazione a non dare spazio agli estremismi, a rafforzare le nostre coscienze e a non lasciarsi andare all’indifferenza e che “il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Liliana Segre, più che un onore per la Senatrice a Vita – già destinataria di innumerevoli riconoscimenti, ultimo dei quali la Légion d’Honneur conferitale nell’ottobre del 2020 per il suo straordinario impegno nella difesa dei diritti umani – costituisce un atto che onora e qualifica la nostra città, il cui vissuto storico dell’ultima guerra necessita più che mai di riconoscersi nei valori incarnati nella vita e nelle parole della Senatrice a Vita“.

Il consiglio comunale ha anche deliberato di “creare nuove azioni di sensibilizzazione culturale e civica contro il razzismo e la xenofobia e contro le discriminazioni di genere, lingua, sesso, religione anche in collaborazione con le diverse comunità? di fede ed etniche, anche con lo scopo di promuovere e condividere le regole di cittadinanza“.

Unica voce dissonante quella del capogruppo Cioni che ha letto molto velocemente un intervento volto a contestare quello che, a suo dire, è un utilizzo strumentale della cittadinanza onoraria e della senatrice Segre, accusando la maggioranza di assumere iniziative non equilibrate. Il sindaco Valter Orsi ha replicato duramente, dichiarandosi sorpreso e allibito dell’intervento del consigliere Alex Cioni.

Il sindaco ha spiegato che la maggioranza – ora l’intero Consiglio Comunale con la sola eccezione del consigliere Cioni che è uscito al momento della votazione – ha inteso dare un chiaro segnale di riconciliazione a tutti coloro che fomentano assurde contrapposizioni ormai fuori dalla storia.

Il sindaco ha quindi dato lettura della risposta della portavoce della senatrice.
Signor Sindaco di Schio, la proposta della sua amministrazione onora profondamente la Senatrice. Ha accolto con piacere l’idea di diventare vostra concittadina onoraria. Temo tuttavia che La Senatrice non potrà raggiungervi (l’età avanza e la geografia non aiuta senza menzionare le restrizioni sanitarie)”.