“Schegge. Per favore, non chiamateli uomini!”, Rossella Menegato: gli aspetti più intimidi tutte quelle donne che vivono realtà fatta di soprusi

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Schegge, di Rosella Menegato
Schegge, di Rosella Menegato

Dopo “Arte culi ‘n aria” di Umberto Riva, “Di fuoco e d’ombra”, in cui Rossella Menegato e Manuela Brocco disegnano le figure e raccontano le vicende di trentatré donne che si intrecciano con quelle di Vicenza, “Vicenza. Emozioni in Cammino. Dentro le mura” (clicca qui) di Rossella Menegato, Manuela Brocco, Mariapia Ciani e Giorgia Costeniero e di Vicenza. Emozioni in Cammino”. Tra monte e fiumi» delle stese autrici nell’e-commerce di ViPiu.it, lo shop di libri da acquistare comodamente da casa in barba ai limiti imposti dal “covid” entra (clicca qui) “Schegge. Per favore, non chiamateli uomini!” di Rossella Menegato.

Di donne hanno scritto tanti, poeti, poetesse, cantautori e cantautrici, in epoche diverse e con diverse connotazioni …Hanno dato voce alla forza e alla fragilità di chi nasce donna. Ma allora cosa ha di diverso questa miscellanea di racconti, per lo più al femminile, in cui a parlare sono mogli, sorelle, figlie, amiche, fidanzate che forse sono uscite dalle silenziose regole loro assegnate dalla società? Colpisce quanto la scrittrice. Rossella Menegato, sia riuscita a smascherare gli aspetti più intimi e psicologici di tutte quelle donne che in silenzio vivono e lottano contro una realtà fatta di botte, stupri, soprusi, violenze alternate a pentimenti, richieste di aiuto finite nel dimenticatoio della loro anima. Con un linguaggio asciutto, a volte duro e privo di filtri, spesso spezzato da un ritmo narrativo incalzante, arricchito da parole che come schegge entrano nei nostri cuori e li paralizzano, i racconti si susseguono e attraversano ben due secoli, dal lontano 1845 ai giorni nostri, quasi concorressero insieme a lasciarci un piccolo testamento spirituale contro la violenza sulle donne.