Rinnovato il Consiglio del Consorzio Veneto Garanzie Il trevigiano Mario Citron confermato per il triennio 2020/2022

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Rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Veneto Garanzie. Mario Citron, trevigiano di San Polo di Piave, è stato confermato Presidente per il triennio 2020-2022 assieme a Renato Caldart, bellunese confermato alla VicePresidenza in un’ottica di continuità. Il Consorzio Veneto Garanzie è tra i maggiori confidi intermediari finanziari vigilati della regione, conta oggi quasi 18mila soci, per uno stock di finanziamenti garantiti in essere di oltre 182 milioni.

Mario Citron 63 anni, artigiano termoidraulico dal 1974, sposato con un figlio, ha alle spalle una lunga carriera di dirigente del Centro Cooperativo della Confartigianato della Marca Trevigiana. E’ stato anche vice presidente di Fedart Fidi (la federazione nazionale dei confidi artigiani). Presiederà il Consorzio Regionale per un altro triennio (sino al 2022). Confermati anche Renato Caldart (BL) in qualità di vicepresidente e i consiglieri Bernardi Oscar (TV), D’Incà Gino (BL) Pagan Griso Roberto (VR) Garonzi Luciano (VR) e Balliana Loris (TV).

“E’ una grande responsabilità –dichiara Citron– essere alla guida di una struttura vigilata che sviluppa volumi importanti con un patrimonio di oltre 22 mln. e che nel 2019 ha garantito affidamenti per oltre 103 mln di euro. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti anche se non nascondo preoccupazione per l’emergenza sanitaria in corso. In questi mesi di emergenza, il Consorzio ha rivisto tutti i prodotti elevando le garanzie concesse fino al 100% dell’importo richiesto. Per venire incontro alle richieste delle imprese, sono stati pure rivisti al ribasso tutti i costi di istruttoria e di rilascio della garanzia. Sempre nell’ottica di sostenere le imprese, il Consorzio ha azzerato i costi della garanzia nelle richieste di moratoria e sospensione dei finanziamenti, applicando solo costi di gestione del rischio per le richieste di proroga degli affidamenti di breve termine”.

Molteplici le iniziative messe in campo dal Consorzio per sostenere l’accesso al credito tra le quali: Finanziamenti di max 25mila euro previsti dal Decreto Liquidità, art.13, lett. m; Ristruttura Impresa, per concedere nuova liquidità alle aziende, ristrutturando posizioni debitorie a medio/lungo termine, con importo max concedibile pari al 100% del valore residuo dei finanziamenti in essere da ristrutturare; Finanziamenti da 25mila a 800mila euro secondo il Decreto Liquidità, art.13 lett. d.

“Il Consorzio –afferma Citron– sta facendo quanto più possibile per sostenere le imprese socie in un contesto così difficile, anche se non è semplice immaginare azioni preventive e future. Oggi più che mai è indispensabile per un’impresa tener sotto controllo la parte finanziaria, pianificando per tempo quali possono essere i fabbisogni di liquidità, anche a fronte di un’eventuale flessione dei ricavi, tanto più quando si tratta di fare investimenti, programmando il tutto su un lasso di tempo medio lungo e approfittando del periodo di preammortamento previsto dai vari decreti. Una novità –conclude Citron– è l’avvio dell’operatività del credito diretto. Tra le attività che possono esercitare in via residuale i Confidi iscritti all’albo di cui all’art. 106 TUB, è prevista anche la concessione di finanziamenti diretti alle imprese. In relazione a quanto consentito dalla normativa, il Consorzio Veneto Garanzie ha attivato nuovi modelli di business anche attraverso il convenzionamento alla Finanziaria Regionale “Veneto Sviluppo Spa”, per la gestione e concessione dei finanziamenti diretti.

Non solo garanzia e attività di consulenza per il Consorzio ma ora anche finanza diretta che si traduce in nuove opportunità per favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese. La nuova misura regionale ma anche quelle future delle CCIAA rappresentano importanti e nuove possibilità da cogliere per dare risposte alla crescente domanda di credito. Il Consorzio ha colto questa nuova opportunità per utilizzarla al meglio e trasferire i benefici pubblici all’economia reale, potenziando il proprio impegno e destinando anche finanza propria per erogare prestiti”.