Rilancio Musei, Valter Mainetti (presidente Fondazione Sorgente Group): imprese più coinvolte, non solo sponsor ma alleate del pubblico

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Valter Mainetti, presidente della Fondazione Sorgente Group
Valter Mainetti, presidente della Fondazione Sorgente Group

La Pandemia ha già unito pubblico e privato nel desiderio di non fermare la cultura, di coinvolgere i cittadini nelle attività museali, per non spezzare e anzi incentivare l’interesse per il patrimonio artistico. Valter Mainetti, presidente della Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura, ha sentito subito questa esigenza, organizzando presentazioni in streaming presso lo Spazio Tritone, tour virtuali e approfondimenti sulle opere delle collezioni d’arte con la consulenza del direttore scientifico, Claudio Strinati.

Nel corso del webinar, organizzato la scorsa settimana dalla Camera di Commercio di Roma, “Come cambia la cultura: i Musei e le sfide della pandemia”, sono emerse due precise indicazioni. Da un lato la necessità – sottolineata dalla presidente del Maxxi, Giovanna Melandri – di considerare i musei come aziende, con un coinvolgimento degli imprenditori, che garantisca una gestione a livello industriale. Dall’altro un matrimonio fra la cultura e l’ambiente, sperimentato con ottimi risultati da Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

“Non posso che condividere questa linea che allarga le potenzialità dell’attività museale non solo sui fronti della conoscenza e della divulgazione, ma anche dell’imprenditoria a beneficio della collettività e che veda anche un’integrazione con l’ambiente e attenzione al green, al verde urbano, ai parchi storici che spesso sono parte integrante o limitrofa alle aree museali. Rileva Mainetti, interpellato nel suo duplice ruolo di imprenditore e collezionista d’arte, e che per molti anni ha anche, insieme alla moglie Paola, Vicepresidente della Fondazione, portato al ripristino dell’area verde del Giardino degli Aranci sull’Aventino, parco storico, famoso in tutto il mondo.

La Pandemia, favorendo la circolazione dell’arte sul web, soprattutto nel nostro Paese ancora piuttosto limitata, ha creato una grande diffusione di conoscenze, ancora troppo confinate in cerchie ristrette. Cosicché le ultime ricerche archeologiche, le avanguardie dell’arte e dello spettacolo, i tour virtuali di collezioni d’arte inedite, hanno raggiunto un pubblico così ampio, che era difficile da immaginare.

Certamente all’arte in tutte i suoi multiformi aspetti non si può togliere l’esperienza sensoriale diretta, ma secondo Mainetti, paradossalmente, in questo momento di chiusura, i limiti fisici della diffusione della conoscenza sono stati così scavalcati, rendendo un momento di difficoltà, un elemento di potenziale crescita.

“Queste condizioni di necessità – sottolinea – non sono estranee agli sforzi di inventiva e al desiderio di apertura all’azionariato privato, da parte dei responsabili dei principali Musei italiani (il Maxxi, il Museo Egizio di Torino, la Triennale e la Quadriennale sono già Fondazioni di diritto privato n.d.r.), che consentirebbe una governance più flessibile nella gestione del Museo del futuro e dei suoi rapporti con la tecnologia e l’ambiente, come per tutte le attività economiche”.

Per il Presidente della Fondazione Sorgente Group, che ha sede a Roma, ma “presta” volentieri le sue opere alle Mostre, anche internazionali, la nuova strada di sviluppo dei Musei può rappresentare non solo un rilancio per le città d’arte, anch’esse penalizzate dalla Pandemia, ma lo sviluppo di nuova occupazione e di nuovi prodotti per le aziende disposte a un maggiore coinvolgimento.

“Oltre alla tutela del patrimonio – afferma Mainetti – affiancare ai Musei anche formazione, ricerca e nuove attività, come il restauro al Maxxi di Roma o la ceramica al Capodimonte di Napoli, rappresenta un grande valore aggiunto per il patrimonio artistico e una potenzialità creativa per il business delle aziende che vorranno affiancarsi”.

“Attendiamo con speranza ora la riapertura dei Musei, preventivata per il 26 aprile, – conclude Mainetti – che nel pieno rispetto delle norme anti Covid, sono sicuro, porterà al il rilancio dell’arte, che in Italia coincide in gran parte ad una ripresa di tutta l’economia.”

di Giusy Iorlano, da Radio Colonna.it