Riapertura scuole d’infanzia comunali, assessore Tolio: “padre di due gemelle mi ha scritto che gli ho salvato la vita”

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Il 10 giugno è stata la prima campanella dopo oltre tre mesi per 300 bambini che si sono presentati oggi nelle scuole dell’infanzia comunali di Vicenza. Uno sforzo economico del Comune non indifferente e per l’occasione il sindaco Francesco Rucco e l’assessore all’istruzione Cristina Tolio mattina hanno visitato la scuola Palladio, in contra’ Mure San Rocco, dove ha ripreso l’attività per 15 bambini (nella foto il loro cartello durante il lockdown).

Tolio nel giardino della scuola ha raccontato di una piacevole mail arrivata (video sopra): “un padre di due gemelle mi ha scritto che gli ho salvato la vita, perché ora può tornare al lavoro“.

“Per fortuna – ha poi aggiunto – non abbiamo le strutture piene, a causa del calo demografico, e finora nessun genitore ha creato problemi“.

I genitori infatti non possono entrare nelle strutture, salvo casi di emergenza, e ci sono rigorose norme di sicurezza tra calzari, misurazione temperatura, un’insegnante fissa per tutta la settimana, i giochi sanificati.

“La riapertura delle scuole materne comunali – ricorda il sindaco Rucco – è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Vicenza. Ringrazio il personale che a tutti i livelli si è speso per raggiungere questo risultato che per il Comune comporta un grande impegno organizzativo ed economico, senza aumento di costi per le famiglie”.

“Era importante – conclude Tolio – arrivare alla riapertura in sicurezza delle scuole materne comunali, sia per dare una risposta alle famiglie che devono conciliare l’accudimento dei figli con la ripresa del lavoro, sia per offrire ai bambini una proposta educativa e di socializzazione con i coetanei dopo mesi trascorsi in casa. Ora che la Regione ha indicato la possibilità di riaprire anche i nidi, ci concentriamo su questa nuova sfida, con l’obiettivo di riaprirli in sicurezza appena possibile”.

I dati delle 16 scuole d’infanzia comunali

I 300 bambini che oggi ritornano a scuola in 16 strutture comunali rappresentano un terzo dei circa 900 alunni tra i 3 e i 5 anni iscritti nell’anno scolastico 2019-2020. 15 sono portatori disabilità.

L’amministrazione ha accolto tutte le richieste di iscrizione e ha ancora disponibilità di posti. Il numero delle richieste pervenute ha permesso infatti di ammettere tutti i bambini, pur avendo preventivamente fissato criteri per l’eventuale selezione delle domande per garantire il rapporto di un insegnante ogni 5 bambini previsto dalle linee guida. I criteri fissati davano priorità ai più grandi, ai portatori di disabilità e a coloro che hanno entrambi i genitori al lavoro.

Le scuole dell’infanzia comunali riaprono nel rigoroso rispetto delle norme anti contagio previste in particolare dalle “Linee guida di indirizzo per la riapertura dei servizi per l’infanzia e la preadolescenza 0-17 anni” allegate all’ordinanza della Regione del Veneto del 29 maggio.

A questo proposito la direzione didattica del Comune, in collaborazione con il personale docente e collaboratore scolastico, ha riformulato e riprogettato interamente gli spazi a disposizione in ogni scuola, l’utilizzo dei materiali, gli ingressi e le uscite dallo stabile e l’intera organizzazione didattico-educativa.

Tutto il personale è stato dotato dei dispositivi previsti dalla normativa

Il servizio è garantito dalle 7.45 alle 13.30 fino al 30 giugno e comprende anche la mensa, il cui costo è a carico delle famiglie, come avviene solitamente.

Le linee guida sono state inserite nel patto di responsabilità reciproca tra il Comune e ogni famiglia, previsto dalla Regione, che è stato sottoscritto nel momento dell’ammissione.


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