R del Vicenza è del lanificio Rossi di Schio e non del Cotorossi, Maddalena bacchetta Rucco e poi Colombara per costi… piante Parco della Pace

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La R del Cotorossi di Vicenza diversa da quella del Lanificio Lanerossi di Schio che è sulle maglie del Vicenza Calcio
La R del Cotorossi di Vicenza diversa da quella del Lanificio Lanerossi di Schio che è sulle maglie del Vicenza Calcio
Gentilissimo Direttore, dopo, per primo, aver espresso la mia opinione sull’idea, da parte del sindaco, di portare il “Logo” del Cotorossi allo stadio Menti, ho letto la posizione espressa dal consigliere Colombara ed anche in questo caso, sono rimasto basito.
Stadio Romeo Menti di Vicenza Lanerossi Vicenza-Padova 1-0 del 12 dicembre 1954
Stadio Romeo Menti di Vicenza Lanerossi Vicenza-Padova 1-0 del 12 dicembre 1954

Di fronte a problemi complessi e seri che la nostra società civile sta attraversando, non vedo la necessità di impostare – lancia in resta – pesanti interrogazioni comunali su un problema – di cui sopra – tutto sommato marginale. Purtroppo è diventata norma da parte di molti politici mantenere viva nell’opinione pubblica la propria visibilità ed immagine sui media. L’intervento del consigliere Colombara lo trovo, nella sostanza, alquanto lacunoso.

La “R” del Cotorossi era collocata sulla cima della ciminiera della fabbrica, costruita dopo il bombardamento del 26 marzo 1944 che rase al suolo l’opificio. Quando l’intero complesso Cotorossi è stato abbattuto per far posto al nuovo insediamento, a memoria di quel sito industriale, venne deciso di tenere in vita la ciminiera con la “R” che doveva essere restaurata. Ritengo pertanto che il restauro “dovrebbe” essere portato a termine dall’attuale proprietà del complesso residenziale/commerciale.
Nella speranza che codesto “simbolo” ritorni restaurato a far rivivere storicamente la ciminiera attualmente visibilmente anonima, sarebbe anche un’occasione di scoprire da parte della politica vicentina, il vero senso dell’archeologia industriale di Vicenza – chiedendo lumi in tal senso al prof. Giovanni Luigi Fontana – per una proposta operativa di “turismo industriale come vettore di conoscenza del territorio”
Raffaele Colombara, consigliere comunale di Quartieri al centro
Raffaele Colombara, consigliere comunale di Quartieri al centro

Spreco di danaro pubblico. Ritornando allo scritto – alquanto inelegante – del consigliere comunale Colombara nel quale parla di “rifusione delle spese da parte del signor Sindaco”, sarebbe interessante, per esempio, sapere da lui chi paga le spese di quelle piante destinate ad essere piantumate nel futuro “parco della pace” ospitate in serre  in un vivaio di Montecchio Precalcino già dal 2018, come si evince da un articolo giornalistico del 10 settembre 2018*. In codesto caso il consigliere Colombara faceva parte della maggioranza di governo della città di Vicenza.

Cordialmente,
Antonio Maddalena

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Piante destinate ad essere piantumati nel futuro "parco della pace" ospitate in serre in un vivaio di Montecchio Precalcino già dal 2018
Piante destinate ad essere piantumati nel futuro “parco della pace” ospitate in serre in un vivaio di Montecchio Precalcino già dal 2018

la vegetazione destinata a dare vita al parco di oltre 650 mila metri quadrati, sta lentamente crescendo in un vivaio di Montecchio Precalcino.

L’operazione risale a luglio dello scorso anno ed è stata annunciata dalla precedente amministrazione nell’ambito di un accordo con “Veneto Agricoltura – agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario” fondamentale per la “popolazione” del lato est dell’ex aeroporto. «Fornirà materiale vivaistico e sementi autoctoni per il nuovo allestimento – aveva spiegato l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza – e tutto ciò che verrà piantumato sarà certificato per la rintracciabilità, evitando così l’innesco di fenomeni di inquinamento genetico».