Processo BPVi, Stabile dà “buca” all’aula piena. Parti civili protestano su richiesta di “uscita” Banca Popolare di Vicenza in Lca

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l'aula del processo BPVi piena
l'aula del processo BPVi piena

Doveva essere il giorno di Girolamo Stabile, dopo due rinvii. Ad aspettarlo nell’aula del tribunale di Vicenza ai limiti della capienza per le normative anti-covid c’erano un gran numero di giornalisti e avvocati, soprattutto quelli di parte civile, anche perché bisognava definire con il Collegio giudicante le conclusioni del processo BPVi che si protrarrà anche nel 2021.

L’ex finanziere del Fondo lussemburghese Optimum, però, dopo mezz’ora di attesa del suo arrivo, già posticipato come orario, ha dato “buca” ai presenti, tra i quali ancora una volta non si è visto Gianni Zonin. L’avvocato Giuseppe Todaro per la difesa di Andrea Piazzetta, uno degli ex vicedirettori generali e dirigente dell’area finanza di BPVi, che aveva chiamato Stabile a testimoniare, ha letto un messaggio con il quale il testimone ha comunicato che si avvale della facoltà di non rispondere, in attesa degli sviluppi del riesame per il processo Banca Popolare di Bari.

La giudice Deborah De Stefano ha successivamente comunicato la decisione del Collegio, composto anche da Elena Garbo e Camilla Amedoro, con la quale viene richiesto l’accompagnamento coattivo di Stabile dalla sua residenza a Milano, dove è agli arresti domiciliari in seguito all’ordinanza cautelare emessa dal tribunale di Bari.

Ma De Stefano si è inalberata anche per la vigorosa protesta delle parti civili dopo che è stata richiesta al tribunale dalla difesa di Banca Popolare di Vicenza in Lca, liquidazione coatta amministrativa, l’improcedibilità per la responsabilità civile.

A insorgere è stato soprattutto l’avvocato Paolo Ciccotto che l’ha definita una “richiesta irrispettosa” chiedendo che si arrivi a giudizio e risarcimento nei confronti degli investitori. Ciccotto al termine del suo intervento è stato redarguito dalla presidente: “le sue parole non sono rispettose dei suoi colleghi“.

Al termine di una lunga Camera di consiglio, il Collegio ha deciso di rigettare la lista di ulteriori testimoni presentata dalle difese, accogliendo solo la richiesta per Riccardo Coppa e Alberto Matta, superiore di Stabile nel Fondo Optimum, se il testimone ai domiciliari confermerà la volontà espressa di non voler rispondere.

Infine la perizia “arbitro” richiesta dall’avvocato Enrico Ambrosetti della difesa Zonin non è stata ritenuta necessaria dalle giudici.

La prossima udienza è fissata per il 5 novembre.


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