Processo BPVi, Barbagallo testimone: anche su fusione BPVi – Veneto Banca mai “spinta” da Bankitalia? Trinca: c’è audio, “è un disonesto”

678

Domani, 7 luglio mattina ma forse si va al pomeriggio, testimonierà al processo BPVi dopo mille rinvii l’ex capo del Dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia, Carmelo Barbagallo, al centro di situazioni a dir poco controverse in cui le uniche certezze ad oggi, oltre all’inopinato salvataggio di chi stava peggio, come la Banca Popolare di Bari, ora affidata alle cure di Bernardo Mattarella, ad dello “statale” Medio Credito Centrale ma ex dirigente primigenio di Banca Nuova, appena nata sotto l’egida di Zonin e servizi segreti, sono i flop della BPVi e di Veneto Banca, con annessi circa 300.000 soci risparmiatori azzerati a cui si aggiungono quelli di Popolare dell’Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti, anche loro costretti ad accontenti delle briciole del FIR peraltro non ancora assaggiate.

Barbagallo, chiamato a deporre, oltre che dalle difese di Gianni Zonin e Giuseppe Zigliotto, anche dalla sua Banca d’Italia, che in questo processo ha il ruolo di parte civile mentre per molte delle vittime dovrebbe essere sul banco degli imputati se non altro per (s)vigilanza, dopo lo sconquasso delle suddette banche è stato promosso da via Nazionale in base alla probabile logica del “promoveatur ut amoveatur” a consulente del Direttorio per i rapporti con il Single Supervisory Mechanism (SSM), la struttura che vigila sulle maggiori banche europee.

E, poi, dicono i più maliziosi, l’opera è stata completata, con la benedizione del suo capo, così a lui sopravvissuto, il governatore di Palazzo Koch Ignazio Visco, è passato alla guida dell’AIS (Autorità di informazione finanziaria vaticana) proprio mentre lo Stato terreno della cristianità elevava al massimo soglio del suo tribunale, per la contemporanea volontà di Papa Francesco, anche un altro protagonista dei malesseri italiani, l’ex procuratore Capo di Roma, Giuseppe Pignatone, noto in passato per la sua attività anti mafia e anche per aver archiviato il caso Emanuela Orlandi.

Se un trait d’union con i vertici del sistema bancario per Pignatone lo si riscontra di recente nella linea dura adottata dalla sua procura, che utilizza come Ctu i dirigenti di Bankitalia, contro Vincenzo Consoli, quando il processo Veneto Banca era stato affidato a Roma, ben più arcigna di quanto (non) sia stata Vicenza con Zonin & c., l’attuale presidente del tribunale del Vaticano è recentemente finito nelle diatribe collegate a Palamara, un altro fulgido esempio del buon funzionamento della magistratura italiana.

Provando ad uscire dai meandri del sistema di potere della nostra Repubblica torniamo a Carmelo Barbagallo e alla sua deposizione di domani a Borgo Berga.

Citiamo per riflettere, e sorridere sia pure amaramente, Il Giornale di Vicenza di oggi: «Domani, chiamato dagli avvocati difensori di Gianni Zonin e Giuseppe Zigliotto (Il GdV dimentica proprio Banca d’Italia, ndr), l’ex capo del Dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia, Carmelo Barbagallo… dovrebbe chiarire molti passaggi legati non solo all’attività di ispezione eseguita da Bankitalia alla Popolare nel corso degli anni (sarà soprattutto interessante capire dalle parole di Barbagallo la lettura del controllo avvenuto in via Framarin nel 2012), ma anche ascoltare, se verrà sollecitato sull’argomento, la versione di quanto avvenne nel febbraio 2014 quando, stando a un appunto «riservatissimo» proprio del Dipartimento di vigilanza di palazzo Koch (pubblicato nei mesi scorsi dal nostro giornale), si parlava di un incontro che sarebbe stato voluto direttamente proprio da Barbagallo con i presidenti di BpVi e Veneto Banca, Zonin e Trinca, in vista della fusione tra i due istituti di credito. Obiettivo che però sarebbe stato sempre smentito da Bankitalia. Ecco, domani forse potrebbe essere l’occasione per capire, una volta per tutte, come sono andate realmente le cose…».

Bene, detto che quel quotidiano appartiene ancora oggi a quella Confindustria Vicenza, che mai si peritò di aprire gli occhi propri e quelli altrui su quello che stava succedendo in via Btg Framarin e che fu presieduta per anni da Giuseppe Zigliotto oggi imputato nel processo BPVi per un reato forse marginale rispetto al ruolo, in sé legittimo, di collegamento tra gli industriali vicentini e la banca, ricordiamo, ancora una volta, al collega che “l’appunto «riservatissimo» proprio del Dipartimento di vigilanza di palazzo Koch (pubblicato nei mesi scorsi dal nostro giornale (il GdV, ndr)” sull’incontro a cui fa riferimento fu reso noto solo a molto parziale e tardiva copertura del rifiuto di quel giornale e di molti altri, anche nazionali, di rendere noto l’audio proprio di quell’incontro che ricevemmo e “proponemmo” di co-pubblicare a svariati media, tra cui il GdV tramite il collega.

Quell’audio poi, lo pubblicammo da soli

Nonostante altri nostri approfondimenti e nonostante che questa volta fosse Il Fatto Quotidiano il 21 dicembre a rendere nota a livello nazionale (“Il Fatto: audio VicenzaPiù con Barbagallo che “spinge” Trinca a fondere Veneto Banca in BPVi prova responsabilità di Bankitalia“) la scoperta e la pubblicazione dell’audio dell’incontro in cui Barbagallo “spiegava” a Trinca oltre che al già convinto Zonin l’opportunità (necessità?) della fusione che si voleva imporre a Veneto Banca con BPVi, nessuno, neanche della procura di Vicenza né delle difese, degli imputati e delle parti civili, ci risulta che abbia “sviscerato” meglio e più di noi quell’audio che, se ascoltato, avrebbe da tempo, caro collega, fatto “capire, una volta per tutte, come sono andate realmente le cose…” per lo meno per la parte che riguarda gli intrecci tra Vicenza e Montebelluna.

Uno dei tre partecipanti all’incontro in via Nazionale, il presidente di Veneto Banca, non certo una comparsa, difeso da Fabio Pinelli, lo stesso legale che tutela Samuele Sorato, ad oggi ancora non entrato nel vivo di un “processo”, è stato di fatto scagionato dalle accuse che pendevano su di lui, lasciando sulle spalle di Consoli ogni possibile fardello di quella banca, che sempre più appare come immolata ai voleri di certa finanza italiana se non, anche, a certi “esperimenti europei” su cavie bancarie post introduzione del bail in.

Ma Flavio Trinca ci concesse il 19 novembre 2019, all’indomani della notizia del suo scaglionamento, un’intervista anch’essa tutta da rileggere (o da riascoltare per chi volesse) e che pubblicammo il 28 dello stesso mese (“Barbagallo ‘accolto’ da Francesco ma ‘complottista’ per Trinca: ‘voleva Veneto Banca sotto il despota Zonin’. E Consoli? ‘Non l’ho scaricato’ “) in cui faceva riferimento e confermava anche un pesante giudizio che l’11 giugno dello stesso anno, a commento dell’incontro romano del 19 febbraio 2014 di cui volevamo e ci dice conferma, aveva espresso su Carmelo Barbagallo.

Prima di riportarlo oggi (il 29 novembre, prima della sua uscita dalle indagini, scrivemmo che non lo riferivamo per “non creargli ora altri problemi…), siamo andati a riascoltarlo.

Eccolo: Barbagallo negava ogni sua pressione perché “lo credo io, mi scusi il termine, ma quello è un disonesto. Non so se faccia il suo lavoro in quel modo, però è un disonesto…“.

In passato nessuno, a parte mediaticamente Citynews e Il Fatto Quotidiano, ha solo sfiorato la vicenda, per cui chissà se domani Barbagallo sarà messo in condizione di contestare la dura accusa di disonestà rivoltagli da un non più imputato, Flavio Trinca.

Per rinfrescare la memoria di tutti e per sollecitare l’interesse degli “indifferenti” riproponiamo in copertina l’audio originale e di seguito la nostra trascrizione, ricordiamolo, fedele ma non ufficiale, perchè, forse, così si vuole che rimanga tanto più che il dr. Carmelo Barbagallo per ben tre volte, da noi richiesto, ha rifiutato tramite la sua struttura di comunicazione di rispondere e/o ribattere alle osservazioni dei suoi “vigilati”.

Trascrizione registrazione incontro Barbagallo – Trinca – Zonin

Del 19 febbraio 2014 a Roma

z: Zonin

t: Trinca

b: Barbagallo

 

Parti non chiare o non intellegibili con sufficienza sicurezza sono sostituita da “…” così come non abbiamo inserito una puntuale punteggiatura per non influenza chi legge, visto che l’oggettività è solo nell’audio per le parti più certe.

 

b: bene veniamo a noi. La riunione spero almeno sarà “…” le posizioni di entrambi credo che sia noto ad entrambi che dal nostro punto di vista la soluzione che noi… riteniamo anche che una qualsiasi soluzione debba comunque essere votata quindi debbano esserci le condizioni perché entrambe le parti possano votarla e sotto questo profilo credo il lavoro da fare sia molto. Chiaramente serve prima di arrivare a questo ci sia…

t: parlo io visto che il Presidente Zonin ha parlato tanto “…” fino adesso sui giornali e forse è opportuno che parli io magari non sui giornali ma diciamo che siamo partiti dal 27 di dicembre (2013) in cui noi abbiamo avuto una doccia fredda perché le dichiarazioni del presidente Zonin sono state non entusiasmanti ma neppure ci hanno dato un là per poter considerare la cosa, perché il presidente Zonin ha detto a me hanno detto che devo fare questa operazione io la faccio però voglio la garanzia di avere la governance tutta mia. Richiesta che secondo me poi non so altri, secondo me non aveva senso comunque questo era “…” per cui è evidente che noi questa condizione siamo partiti immediatamente “…” siamo partiti invece con tutte le considerazioni e con tutte le indicazioni che Banca d’Italia ci ha dato per arrivare ad una situazione ad una soluzione in modo che la banca potesse andare avanti. Questo è, questa è la premessa che io voglio fare. Poi è evidente che con gli articoli dei giornali di questi periodi di questi giorni e soprattutto degli ultimi 10/15 giorni se poteva essere considerata la cosa anche da parte di tutti gli stakeholders perché abbiamo il personale, abbiamo i soci quindi abbiamo la responsabilità di mantenere la fiducia che questi soci ci hanno dato è evidente che è diventata ancora più difficile perché non è possibile dichiarare cose e poi smentirle e poi la situazione non ci avete “…” almeno personalmente poi sa non sono il solo io ho un consiglio di amministrazione però personalmente non ci ha aiutato a non ha aiutato me a fare delle considerazioni positive ora è evidente se come si era detto ultimamente se le condizioni per una fusione possono essere considerate alla pari, alla pari che cosa vuol dire alla pari. Alla pari cosa vuol dire, a parte la governance, che la dichiarano e la nominano i soci e non noi consiglieri o presidenti ma le condizioni di parità sulla base anche delle situazioni effettive e “…” qualitative “…” con tutti i parametri che devono essere

z: premetto che io sono stato 20 giorni e in questi 20 giorni non ho parlato forse il presidente Trinca confonde l’interpretazione dei giornalisti “…” siamo abituati oramai ai discorsi dei giornali che confondono le dichiarazioni delle persone “…” allora io ho fatto una sola dichiarazione che è esattamente questa che sono favorevole a una eventuale fusione della Veneto banca a precise condizioni e lei sa quali sono. Allora questa è stata l’unica dichiarazione che io ho fatto “…” poi “…”  al Forex io non c’ero perché ero “…” il mio direttore generale ha fatto una dichiarazione di apertura e ha detto che secondo lui è un buon progetto porta un tema caldo sul territorio uno può dire di si può dire di no “…” queste sono le due dichiarazioni uniche che abbiamo fatto. Ora ieri sono stato bombardato da  perché abbiamo annunciato un aumento di capitale  “…” ehh allora sfido chiunque mi dica su che cosa “…” che dichiarazioni che ho fatto “…”  è chiaro che non abbiamo mai avuto nessun incontro salvo un breve e fugace incontro di cui “…” perché volevo dire le bugie hanno le gambe corte ehh circa due mesi fa ho detto che è quello che abbiamo avuto poi a Cà Vescovo. Siamo andati in F riuli per non farci vedere “…” io ho fatto 400 km quel giorno “…” li hanno fatti anche loro “…” e ho detto che noi stavamo esaminando più dossier in modo particolare un dossier su Veneto Banca “…” ci sono anche altre situazioni più piccole che stiamo guardando però non abbiamo deciso niente non abbiamo fatto niente sono le uniche dichiarazioni che abbiamo fatto una di apertura del nostro direttore generale che ha dato una dichiarazione che parlava del territorio introducendo soltanto “…” poi le mie opinioni “…”  io sono a disposizione adesso se poi i giornalisti ci ricamano, fanno i titoli, fanno le cose che nessuno ha mai detto ma dicono che cosa serve il miliardo “…” serve per fare acquisizioni, non può essere vero e non è vero anche perché non lo impegneremo in quella direzione ma voglio dire noi non c’entriamo assolutamente niente allora questa è la dichiarazione di oggi pomeriggio dell’amministratore delegato del presidente Trinca

t : così mi informi anche perché non so niente

z: allora, poi lascio a lei i commenti “…”. Avevo promesso che non sarei più intervenuto perché la Popolare di Vicenza io non parlo più e lo faccio obtorto collo. Ribadisco quanto dichiarato dal presidente Trinca

t : a suo tempo sì..

z: no qui è scritto “…” ribadisco quanto dichiarato a suo tempo dal presidente Trinca

t: ma io non ho parlato con nessuno, io

z: “…” mandato a tutti i dipendenti della Veneto Banca ‘l’operazione con la Popolare di Vicenza è sbagliata sotto il profilo industriale e incoerente con l’interesse dei soci, di tutti i colleghi e del territorio. Questa è la nostra linea oggi e sarà la nostra linea domani’

t: non sapevo niente

z: ricordo che la banca ha un patrimonio, una liquidità e una redditività adeguata “…” sono i dati su Internet me li hanno mandati adesso questa è la prima. Poi ne ha fatta un’altra questa a tutti i dipendenti. Questa è una cosa che io reputo anche grave e che mi convince che forse l’interesse di continuare “…” no questa prima adesso parlo della seconda “…” ‘gli aumenti di capitale non nascono per permettere fusioni e possono celare necessità di rafforzamento patrimoniale notevolmente superiori a quanto viene dichiarato a gran voce’. il governatore “…” semplicemente abbiamo queste dichiarazioni sono molto o siamo alla frutta, è un pensiero, e quindi quando si è alla frutta le persone, diciamo che non hanno più il controllo, oppure “…” molto pesanti “…” che abbiamo necessità “…”  notevolmente superiori i dati a quanto viene dichiarato no. Allora. O lui è una persona che “…”

t: ma io non valuterei nessuna persona e nessuna personalità in questo momento anche perché anche perché queste dichiarazioni provengono da quelle precedenti fatte da voi c’è poco da fare

z: dopo magari parli tu

t: prego prego, parlo mai “…” io

z: ‘questa è la nostra linea oggi sarà la nostra linea domani ricordo alla banca che ha patrimonio, liquidità e redditività adeguate e ribadisco quanto dichiarato dal presidente Trinca l’operazione con la Popolare di Vicenza è sbagliata sotto il profilo industriale e incoerente con l’interesse dei soci, di tutti i colleghi e del territorio’. Allora questo è quello che ha dichiarato l’amministratore delegato.

t: certo e io dico finalmente si è posto nella mia posizione. Questa è sempre stata la mia posizione fin dall’inizio. Io non faccio dichiarazioni non faccio nessuna dichiarazione. Però la determinazione ce l’ho. Questo è il discorso. Poi ti dico una cosa e non te la dico più perché si deve fare chiacchere che sono possono essere “…” scusa il termine. Il tuo amministratore il tuo direttore generale mi ha chiamato in disparte e mi ha detto non ti preoccupare che non che ti facciamo azioni di responsabilità. Questo ha detto il tuo direttore generale, a me e anche all’amministratore delegato “…”

z: …vedi “…” mi scusi direttore.

b: prego

z: se tu vieni da me e mi dici guarda Gianni io ritengo che sia sbagliata la cosa io primo non mi arrabbio, non mi offendo.

t:  neanch’io non mi arrabbio

z: lo sappiamo in due “…” e non è successo assolutamente niente, non è successo niente.  ma quando uno lo manda e lo dichiara a tutti i giornali la manda via email e manda una mail e dichiara quello che ha dichiarato allora non è più “…” voglio dire, oggi alle generali stanno discutendo “…” allora uno non so può fare anche o può commettere degli errori in buona fede tutto quanto, uno dice guarda forse è per dire guarda noi non ti preoccupare se c’è anche qualche cosa che fosse stato un errore “…” da noi a voi “…” secondo me è una cortesia per dire se  voi siete di questa idea guarda che noi abbiamo anche questo sentimento, secondo me va apprezzato ma se dice una cosa così e la dice a 50 giornalisti io troverei che è un fatto gravissimo e riprenderei il mio direttore generale ma non lo riprenderei direi guardi deve imparare a fare la comunicazione “…” io l’ho imparato adesso “…” queste qua sono cose che sono  “…” dappertutto io sto facendo un aumento di capitale e quando vengono fatte queste dichiarazioni da una banca concorrente devo confessare“…”  allora tanto è vero che è già partito per l’avvocato per esaminare “…”) se questo vi sembra il modo di sedersi a un tavolo con queste dichiarazioni nei confronti del mio istituto guardi noi ci siamo parlati a suo tempo non è stata un’iniziativa mia. Il presidente Trinca mi ha chiamato per un incontro, per non farci vedere, per fare la massima riservatezza siamo andati “…”  ho fatto una sola dichiarazione, una, una sola dichiarazione poi su questa dichiarazione ci hanno ricamato tutti quanti. Allora vedono un aumento vedono “…” ma le dichiarazioni che ho fatto non esistono. E il mio direttore ha fatto una dichiarazione corretta onesta che condivido e non ha offeso nessuno anzi, anzi “…” poi

t: ma scusa un attimo. Uno che ti fa una dichiarazione del genere è chiaro che pensa che ci sia qualcosa che non funziona o che ci siano delle scorrettezze, permetterai secondo me è così comunque per l’amor….

z:  “…” quindi non ha offeso nessuno “…”

t:  va ben

z:  “…” se mai se c’è una cosa è con un rapporto amichevole non è con un rapporto

b: comunque “…” niente “…” non ho appreso nulla di nuovo debbo dire nel senso che sapevo e so sappiamo perfettamente che questa è un’operazione molto difficile doveva “…” fare un passo indietro per dire perché noi abbiamo immaginato “…”  perché vi assomigliate molto no e questo credo che insomma sia del tutto evidente. Assomigliate su certi aspetti fondamentali, banche non quotate, con valori molti simili, eccetera eccetera siete sullo stesso territorio e di dimensioni piuttosto simili e per cui uno dice ma cosa c’è di nuovo rispetto a “…” c’è qualcosa perché “…” può cambiare da un momento all’altro o e la verità che c’è di nuovo “…” L’Aqr “…” la necessità di avere le banche forti sotto molti profili, il profilo patrimoniale è un profilo ma non è l’unico profilo serve diciamo un management di elevato livello serve “…”  la governance di elevato livello la capacità di dialogare con l’Europa, la capacità anche di competere sui mercati internazionali, perché è evidente che nel momento in cui si passa alla Banking union il mercato si apre, sarà “…” sarà dopodomani ma certamente si apre quando sarà, quando si aprirà questo lo vedremo però certamente da novembre di quest’anno non diciamo “…”  le cose cambieranno drasticamente. A Francoforte si sta procedendo con passi velocissimi, con una grandissima determinazione, questo ve lo posso testimoniare ho partecipato alle prime due riunioni del Supervisory board la determinazione è “…” l’atteggiamento nei confronti dei paesi percepiti deboli non è diciamo, non fa presagire nulla di buono poi magari vedremo insomma ma chiaramente diciamo noi assistiamo a una governance europea che ha certe caratteristiche “…” blocco tedesco-francese, e dall’altra parte “…” non conterebbero niente perché stiamo parlando “…” 400.000 anime “…” piuttosto che Cipro che ha i suoi problemi, piuttosto che la Lettonia, l’Estonia eccetera eccetera la Slovenia e che però diciamo pure questi che non conterebbero mai nulla diciamo in una situazione completamente diversa  finiscono per contare, qualcuno diciamo fa anche le sue alleanze “…” in particolare ma anche “…”  e  quant’altro. In una situazione di questo tipo noi dobbiamo essere no forti di più fortissimi. Fortissimi dal punto di vista patrimoniale, fortissimi come struttura di governo, fortissimi come diciamo qualità dei dirigenti e fortissimi sul territorio. e per questo che un’operazione di questo tipo che è sulla carta diciamo “…” quei presupposti che dicevo prima si pone quasi in“…”. Fermo restando che noi sapevamo e continuiamo ovviamente a saperlo che dal punto di vista personale ci sono delle difficoltà, però con l’invito, era, che rimane questo, però poi nessuno deve fare le cose per forza. L’invito era ed è quello di verificare quali siano i presupposti tecnici anzitutto “…” cioè facciamo una due diligence andiamo a verificare quali sono i valori della “…” quello finale “…” affrontando, come dire, un problema alla volta “…” le situazioni tecniche delle due banche chiaramente date in mano a esperti che siano in grado di valutare con la dovuta modalità e professionalità “…” andando avanti per verificare quali possano essere le soluzioni, poi ovviamente Banca d’Italia sarà solo spettatrice noi vorremmo avremmo voluto e vorremmo ancora essere garanti di un, di una  vostra  azione fair al di là appunto delle dichiarazioni, di una  valutazione tecnica e  i problemi di governance si vedrà “…” però ecco non parti “…”

t: proprio per darle atto, per darle atto, noi abbiamo incaricato Goldman Sachs di fare due analisi,: un’analisi di ricerca nel mercato bancario di un eventuale partner, una seconda di valutare e la prima l’incarico che abbiamo dato come prima analisi del secondo di valutare la possibilità di fare delle aggregazioni e come primo mandato abbiamo detto proprio andate che andate ad effettuare sta analisi da popolare di Vicenza e quindi verranno cioè “…” non “…” dott. Barbagallo, scusami, dott. Barbagallo, noi non ci siamo bloccati abbiamo fatto quello che voi ci avevate detto

b: no questo d’accordo dico, lo trovo, mi consenta “…”. cioè o meglio mi sembra qua ci sia come dire lei dice è quasi un atto dovuto ce lo avete chiesto lo facciamo, lo facciamo

t: ma non è vero, perché bastava che, bastava che non si andasse nei giornali, questo “…”noi abbiamo

b: no però “…”

t: i nostri soci si stanno preoccupando notevolmente

b: guardi, io

t: io ho la responsabilità

b: sui giornali

t: di salvaguardare l’interesse dei soci bon “…”

b: “…” dicono di tutto e di più è capitato recentemente sono stato in Veneto Banca per la consegna di un rapporto ispettivo. C’era un nugolo di giornalisti che mi hanno chiesto ma come è andata come è andata. Ma come è andata “…” Dopo di che hanno scritto che Veneto Banca era “…”

t: si io non parlo mai con i giornalisti, io non parlo mai con i giornalisti

b: roba da matti

t: non parlo mai, ho richiamato anche il mio amministratore delegato e ho detto faccia la cortesia lasci perdere “…” nooo

b: “…” ok perfetto capisco però “…” ci sono diciamo delle “…” come dire insomma questo però “…” il punto qui è c’è un’occasione io credo importante per “…” non per le persone per il territorio, per il paese per si pone in questo momento non credo si porrà più così non lo so se si porrà può darsi che probabilmente non si porrà allora perché non coglierla lavorando passo passo e quindi cominciando con appunto una valutazione dei fondamentali de “… può dire vabbè questa è una banca che è ottima dal punto reddituale “…” per carità sarà così  “…” questa valutazione da una parte e dall’altra evidentemente no dopo di che si vedranno i problemi uno alla volta e magari li  affrontiamo diciamo in un triangolo nel senso che noi saremo diciamo presenti se riterrete diciamo a fare queste valutazioni insieme se lo riterrete non fermerei questa cosa salvo che poi non mi diciate che è proprio impossibile “…” adesso qui tutte le affermazioni tutti i problemi di cui vi ho parlato sono veri e rimmarranno però in questo momento proverei a “…” per vedere se c’è una fattibilità tecnica

t: Goldman Sachs sta ancora lavorando, domani noi abbiamo un consiglio ci sarà la prima relazione poi procederà su questo punto del piano per andare a verificare nelle banche e nelle realtà che loro ritengono che siano possibili per un una nostra aggregazione andranno a verificare le possibilità o l’eventuale disponibilità che ci sono io

b: devo dire che i tempi sono importanti “…”

t: beh è chiaro che comunque che comunque dobbiamo è chiaro che comunque dobbiamo attendere l’Aqr perché prima prima

b: l’Aqr  “…” a novembre

t: ma e possiamo noi valutare valutare fare delle valutazioni al di fuori di quello che poi sarà il responso dell’Aqr dott. Barbagallo?

b: presidente ma lei mi sta dicendo che da qui a novembre tutto si deve fermare perché c’è l’Aqr

t: non è che si fermi

b: nel senso anche il sistema che ci saranno altre operazioni non è che uno si ferma perché c’è l’Aqr “…” L’aqr “…” ce l’avete voi ce l’ha Vicenza

t: certo

b: quindi non è che ce l’ha solo una parte per cui non so “…”  presidente se l’avessero solo loro io potrei anche capire ma in realtà ce l’avete entrambi siete più o meno simili dal punto di vista quantitativo dal punto di vista qualitativo si vedrà però “…” no e in ogni caso una due diligence può fare queste valutazioni no sul piano di parità ove mai ci fosse uno svantaggio sarebbe uno svantaggio per entrambi se fosse se venisse da metodologie “…” però nel senso che fatta bene la due diligence  vi mette assolutamente sullo stesso piano perché bisogna perché aspettare novembre significa per noi non avere più il governo di questa cosa cioè io ricordo che dal 4 di novembre non saremmo più noi a decidere la competenza passa all’SSM quindi noi saremo uno “…” In un contesto non certo migliore “…”ma in tutti i sensi anche nel senso di una severità che purtroppo in Europa è molto maggiore rispetto a quella che noi “…” perché si sentono ragionamenti assurdi del tipo perché  uno va sotto “…” non riesce a “…”  fuori mercato “…” cioè discorsi  del tipo “…” sono cose assurde che noi non concepiamo e non concepiremo mai però torno a dire è domani domani il momento “…”per me arrivare a novembre o oltre novembre è una cosa che non credo possibile. Il ragionamento di guardare all’Aqr non mi convince perché “…” l’Aqr ce l’avete voi ce l’ha Vicenza   quindi o  questa cosa si fa in tempi brevi oppure se non la volete fare non la facciamo non la si faccia e va bene così non c’è nessun problema nel senso che poi si troveranno altre soluzioni però ecco allora o si fa in tempi brevi o non si fa questo “…” se l’idea è quella di portarla alle lunghe di arrivare oltre i risultati dell’Aqr, non ci siamo ma anche per un fatto ripeto lo sottolineo oggettivo cioè non saremo più noi a decidere, quindi

t:  domani lo porterò in consiglio in consiglio e vediamo che cosa decidiamo

b: bene

z:  “…” è il comportamento di certe persone che oltre che maleducato è anche scorretto quindi mi trovo a disagio perché lei lo sa cosa ho sempre detto lo sa “…” le riconfermo che ho fatto una sola dichiarazione  che è quella che a certe condizioni siamo disponibili a fare questa operazione. E lei sa quali sono le condizioni. Il mio direttore ha confermato quello che pensa la Banca d’Italia ha detto che è un buon progetto “…”  ha detto ha sentito cosa ha dichiarato e come hanno dichiarato ogni giorno se vuole glieli ho lasciati giù in macchina“…”

t: anch’io li ho lasciati i tuoi giù in macchina

z: ecco e allora che mi prendono virgolettato quello che ho detto virgolettato “…” i giornalisti chi se ne importa allora i giornalisti servono per fare confusione, devono vendere i giornali e hanno la loro “…” Allora quando uno fa dichiarazioni virgolettate e le fa scorrette allora deve assumersi le sue responsabilità se sono interpretazioni dei giornali ma chi se ne importa anzi fanno pubblicità anche qualche volta sotto certi aspetti è venuto fuori di tutto ieri con l’aumento di capitale “…” bisogna riderci sopra poi fare anche la battuta scherzosa eccetera il mio direttore ha fatto una dichiarazione che è quella che conosce che è una dichiarazione  seria corretta in linea con i pensieri dell’azienda Io ho fatto una “…” vedi è importante come la penso io non cambio idea

b: no d’accordo, adesso però

z:  il problema è un altro e l’avevo previsto

b:  giusto “…”, io avete visto ho cercato di lasciare da parte questi aspetti perché io ragiono “…” no, no “…”non voglio sottovalutare l’importanza

z:  fa dichiarazioni no ma non è quello “…”

b:  no,no ma

z: e che io sono “…”

b: no lo capisco “…” però io non è che voglio trascurare l’importanza “…” di certe affermazioni piuttosto che di altre come anche sono ovviamente consapevole come dicevo prima del fatto che i giornalisti “…” dicevo semplicemente come noi guardiamo all’oggettività guardiamo alle aziende guardiamo “…” guardiamo alle banche guardiamo ai territoriguardiamo al Paese come Banca d’Italia no le persone passano le imprese restano e l’interesse del Paese è qualcosa di più importante delle singole persone per questo io dico no che ci sfugga le caratteristiche delle persone, le  dichiarazioni la loro rilevanza la loro valenza non ci sfugge ovviamente “…” questo saremmo fuori dal mondo  ma volevamo tirare fuori questo questo questa parte “…” per capire invece se ci sono ragionamenti che si possono fare su un piano più oggettivo dove si vanno a contrapporre interessi “…”

t: questa è la cosa fondamentale

b: “…” dopo di che poi ovviamente la governance bisognerà dargliela però è un qualcosa che ragionerò  non che poi se non si ha un accordo sulla governance si fa “…” perchè poi alla fine “…” Banca d’Italia sulla base delle informazioni che la Banca d’Italia ha magari  “…” però “…” effettivamente la Banca d’Italia, la Banca d’Italia ha il dovere di farsi valere non è che può “…”   evidentemente quindi con questa premessa ovviamente l’idea era andiamo avanti e vediamo mettendo il discorso della governance “…” ma non per “…” semplicemente  perché se partiamo dalla governance non andiamo da nessuna parte se andiamo a vedere “…” gli interessi dei soci da una parte e dall’altra “…” dopo si vede se è possibile un accordo sulla governance, se non è possibile si vedrà. Questo era il percorso che io diciamo vedevo  dopodiché mi pare di  capire che lei (si riferisce a Trinca, ndr) porrà questo tema?

t: come no

b: all’attenzione del consiglio di amministrazione io mi fermerei

t: noi non siamo venuti meno alla raccomandazione di Banca d’Italia, questo glielo assicuro io

b: però guardi che i tempi cioè se lei scusi adesso non voglio fare però io vorrei dirle se lei viene incontro alle raccomandazioni della Banca d’Italia in tempo infinito cioè lei deve venire incontro Veneto Banca “…” a Banca d’Italia in tempo finito, in tempo preciso che è il tempo “…” non in un tempo ulteriore  rispetto a quello perché se no “…” glielo dico “…” ovviamente perché è ovvio

t: capisco capisco

b: tutto quà devo dire poi  potete dire di sì potete dire di no potete trovare ancora altre soluzioni “…” non è che guardi allora in questo veramente vorrei essere molto chiaro ne approfitto della presenza “…” noi non è che abbiamo tirato fuori come cilindro dal cappello la soluzione Vicenza perché chissà ci eravamo innamorati “…”. considera“…” considerato questa cosa come eccezionale  è semplicemente perché le considerazioni “…” vi assomigliate così tanto ed è così difficile combinare le vostre aziende  con altre per ovvie considerazioni perché le altre son quotate perché hanno valori molto più bassi perché sono in una situazione diversa perché alcune sono Spa che non c’erano obiettivamente tante altre su questo “…” non è che c’è una preferenza “…” semplicemente che era ed è un matrimonio che sembra abbastanza ovvio e logico “…” risolvere sulla base delle informazioni che noi abbiamo acquisito di cui poi dobbiamo tener conto “…” le cose “…”dovessimo far diversamente non potremmo, questo deve essere chiaro detto tutto questo fate le vostre valutazioni lei (riferito a Trinca, ndr) cortesemente porti questo elemento del tempo riprendendolo da quello che ci siamo“…”

t: si si

b: va bene

t: “…” valuta te meglio le cose “…” molto più obiettivamente “…” (Trinca sicuramente rivolto a Zonin).

-Pubblicità-