Posina, in lista candidati a loro insaputa: il caso ‘L’Altra Italia’ da Striscia al Parlamento

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Segretario nazionale L'altra Italia e vicesindaco di Posina
Segretario nazionale L'altra Italia e vicesindaco di Posina

Finisce su Canale 5 e poi in parlamento il caso delle presunte firme false della lista L’Altra Italia che ha coinvolto anche il comune di Posina nel Vicentino. Secondo ‘Striscia la notizia’ alcuni candidati della lista “L’Altra Italia” hanno dichiarato di essere stati inseriti nella lista a loro insaputa con la falsificazione delle firme. Il sottosegretario all’Interno Achille Variati, interpellato a tal proposito dai deputati di Forza Italia Pierantonio Zanettin e Mariastella Gelmini, ha affermato: «Le vicende della lista “L’Altra Italia”, ora all’attenzione della procura della Repubblica di Vicenza, ha determinato un vulnus alla rappresentanza della comunità di Posina di una unità in seno al suo consiglio: per me è un danno grave e un vero oltraggio ai cittadini di Posina».

Diversa la versione del segretario nazionale de L’Altra Italia Mino Cartelli, che abbiamo provato inutilmente a raggiungere al telefono e che ritiene, in una nota inviataci, di essere stato diffamato: “a seguito delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre, la lista ‘L’altra Italia’ entra in consiglio comunale a Posina. Già in sede di presentazione della lista, nella successiva campagna elettorale e soprattutto a seguito dell’elezione di una nostra candidata, sono state rilasciate dichiarazioni sulle stampe false e tendenziose. Infine, l’attuale vicesindaco, Andrea Cecchellero, si lascia andare ad esternazioni squalificanti contro il nostro movimento”.

“Alla luce di ciò, per la prima volta, la Segreteria Nazionale ha formalmente invitato tutti i candidati a dimettersi, rinunciando di fatto al seggio in consiglio comunale. A seguito di tutto, il Segretario Nazionale depositerà una denuncia querela contro il vice sindaco ed altri per diffamazione a mezzo stampa e mezzo social. Infine, nel rispetto degli elettori che hanno dato il loro voto al nostro gruppo continueremo la nostra opposizione non già in consiglio ma sulla piazza e nei tribunali”.

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