Piogge, Arpav: primi 15 giorni luglio 82% della media mensile. Massime precipitazioni nel Vicentino, effetto su fiumi e laghi

147
Arpav precipitazioni
Arpav precipitazioni

Nei primi quindici giorni di luglio secondo le rilevazioni Arpav sono mediamente caduti sul
Veneto 73 mm di precipitazione. La media storica (periodo 1994-2020) dell’intero mese di
luglio è di 89 mm (mediana 81 mm), pertanto a metà mese è caduto in Veneto circa
l’82% degli apporti mediamente attesi nel mese. Si sono registrati apporti superiori a 100
mm su parte del Bellunese (Feltrino e area dolomitica) e sulle Prealpi vicentine (dove si
sono superati anche i 250 mm). Quantitativi tra 50 e 100 mm sono stati osservati sulla
pianura centrale e centro-settentrionale, sul Veronese centrosettentrionale e su parte
del Veneziano. Infine apporti inferiori a 30 mm sono localizzati sul delta del Po, sul Veronese meridionale e padovano sudoccidentale, e sul trevigiano centrale e
orientale.

Le massime precipitazioni del periodo sono state misurate nel Vicentino dalle stazioni di Velo d’Astico (con 283 mm), Pedescala e Tonezza del Cimone (con 275 mm) e Castana (235 mm). Nel bellunese la stazione di S. Andrea (Gosaldo) ha rilevato 193 mm e Misurina (Auronzo di Cadore) 158 mm. Le minime precipitazioni sono state registrate dalle stazioni di Breda di Piave (TV) con 12 mm, Ponte di Piave (TV) con 15 mm e Balduina (Sant’Urbano PD) con 18 mm. A livello bacino idrografico (solo parte veneta), si osserva che a metà luglio sono già caduti apporti uguali al valore atteso a fine mese sul Brenta (+2%) mentre sugli altri bacini gli apporti finora rilevati rappresentano una percentuale che varia tra il 43% (Livenza) e l’87% (Adige). La seguente tabella riporta i quantitativi di pioggia (in mm) dei primi 15 giorni di luglio sul Veneto e sui principali bacini idrografici (solo parte veneta), confrontati con la media e la mediana (1994- 2020) delle precipitazioni dell’intero mese di luglio. Nei primi quindici giorni di luglio sul Veneto si sono verificate precipitazioni nei seguenti giorni:-1: rovesci sparsi localizzati prevalentemente sulla parte centrale della regione tra le province di Padova (Galzignano 28 mm, Faedo-Cinto Euganeo 22 mm, Codevigo 21 mm) e Vicenza (Montegalda e Rosà 14 mm) e sul basso Polesine (Rosolina 10 mm);-2: modeste precipitazioni su una fascia trasversale della regione che va dall’alto vicentino, dove si sono avuti i quantitativi maggiori (Asiago 13 mm), al medio e basso Polesine (Pettorazza Grimani 12 mm) passando per la parte centrale del padovano (Teolo 11 mm);-3: precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale sulla provincia di Belluno e sulla parte centro meridionale della regione comprendente le province di Verona e Rovigo più le zone meridionali delle province di Vicenza, Padova e Venezia. I quantitativi maggiori sono stati registrati dalle stazioni situate nell’alto Polesine (Trecenta 36 mm, Castelnovo Bariano 32 mm); -4: eventi temporaleschi di varia entità hanno interessato tutta la regione. Gli apporti idrici maggiori sono stati registrati su tutta la provincia di Belluno, sulla fascia prealpina, e nelle province di Padova e Venezia dove sono stati rilevati i quantitativi giornalieri più elevati e molto abbondanti (Bovolenta 78 mm, Teolo 66 mm Campodarsego e Mira 65 mm, Stra 64 mm); 7: precipitazioni da deboli a moderate sull’estremità settentrionale della provincia di Vicenza e sulla parte centrale e settentrionale della provincia di Belluno (Ponte Rio Cordon a Selva di Cadore 20 mm); -8: precipitazioni molto abbondanti sulle province di Belluno, Vicenza, Verona e sulla parte settentrionale della provincia di Treviso. I quantitativi registrati sono stati in diverse località
particolarmente significativi (Crespadoro – VI 88 mm, San Bortolo – VI 67 mm, Sant’Andrea di Gosaldo – BL 65 mm, Farra di Soligo – TV 57 mm, San Giovanni Ilarione – VR 48 mm); -11: precipitazioni di scarsa o modesta entità sulla fascia occidentale della regione, con i quantitativi più abbondanti registrati sul confine tra le province di Vicenza e Verona (Passo Santa Caterina – Valdagno 22 mm, San Giovanni Ilarione 17 mm);
-13: precipitazioni da deboli a moderate sul basso Polesine (Pradon-Porto Tolle 17 mm) sull’alto Veneziano (Jesolo 26 mm, Fossalta di Portogruaro 25 mm) e su quasi tutta la provincia di
Verona.

Sulla fascia comprendente quasi per intero le province di Vicenza e Belluno gli apporti
di pioggia caduti sono stati molto più abbondati (localmente estremamente abbondanti) in
particolare sulle Prealpi Vicentine (Tonezza del Cimone 206 mm, Pedescala – Valdastico 204 mm, Brustolè – Velo d’Astico 196 mm); -14: ancora rovesci su gran parte della provincia di Belluno e sulla fascia prealpina, con gli eventi più significativi rilevati sulla zona del Cadore (Perarolo di Cadore 36 mm); -15: piogge di modesta entità (1-14 mm) su quasi tutta la provincia di Belluno, maggiormente concentrate sulla parte nord occidentale della provincia. Tra i diversi eventi di rovescio verificatisi nella prima metà di luglio si segnalano le seguenti precipitazioni di elevata intensità (mm registrati nei diversi intervalli temporali):
Lago di Garda Il livello del lago, stabile dall’inizio del mese di luglio, si mantiene nettamente superiore al valore medio ed alla data del 15 luglio si attesta intorno al 75° percentile. Serbatoi Anche nella prima metà di luglio sostanziale stabilità del volume complessivamente invasato nei principali serbatoi del Piave, su valori al giorno 15 di quasi 154 Mm3 (-3.3 Mm3 dalla fine di giugno), pari al 92% del volume massimo invasabile, valore che si pone tra la mediana ed il 75° percentile della serie storica e nella media del periodo (+9%, ossia +12.4 Mm3), abbastanza in linea con gli ultimi anni, poco superiore al 2012 (+12.6 Mm3) ma molto maggiore dei critici anni 2006 (+65 Mm3) e 2003 (minimo storico del periodo, +90 Mm3). In particolare l’invaso di Pieve di Cadore è ancora quasi pieno (99% di riempimento), mentre il Mis (in leggero calo negli ultimi giorni) e
Santa Croce sono rispettivamente al 92% e 88% di riempimento. Tutti i tre principali serbatoi del Piave sono comunque nella media del periodo. Volume altalenante ed in leggero calo sul serbatoio del Corlo (Brenta), su valori al 15 luglio di 36.8 Mm3 (-1.2 Mm3
da fine giugno), pari ancora al 96% del volume attualmente invasabile, vicinissimo al 25° percentile della serie storica e perfettamente nella media del periodo (0%), in linea con gli anni recenti ma superiore al 2012 e 2006 (+3 Mm3 e +7 Mm3), il doppio rispetto al minimo storico del 2003 (quasi +19 Mm3).

Portate Per le stazioni sul Boite a Cancia e Posina a Stancari i livelli idrometrici in alcuni giorni di luglio sono risultati al di fuori del range di validità delle scale di portata in vigore. Pertanto i dati dei giorni interessati sono stati speditivamente ricostruiti\stimati al solo scopo di completare il periodo e consentire le valutazioni storico-statistiche sulla risorsa idrica. Nella prima metà di luglio sulle sezioni montane del Piave a regime naturale deflussi nettamente movimentati dalle precipitazioni occorse, con due modesti picchi nei giorni 9 e 14. Per effetto di quest’ultimo i dati strumentali, integrati con le più recenti misure di portata, evidenziano portate al giorno 15 luglio parecchio sostenute (ovunque tra il 75° ed il 95° percentile, anche oltre il 95° percentile sull’alto Piave a Ponte della Lasta e sul Boite a Podestagno) e decisamente maggiori della media del periodo: circa 1/3 in più sul Cordevole, una volta e mezza sul Boite a Cancia, almeno il doppio sull’alto Piave (e
anche sul Boite a Podestagno). Il contributo unitario varia tra 42 e 64 l/s*km2
rispettivamente sul Cordevole a Saviner e Piave a Ponte della Lasta (fino ai 78 l/s*km2
di Podestagno). Relativamente abbondante anche la portata media della prima metà di luglio, decisamente influenzata dall’evento del 13-14, che rispetto alla serie storica delle portate medie mensili si pone tra il 75° ed il 95° percentile, ovunque superiore al valore medio mensile storico con scarti tra +14% (Cordevole a Saviner) e +37% (Piave a Ponte della Lasta), fino a +79% sul Boite a Podestagno. Il contributo unitario medio della quindicina varia tra i 32 e i 44 l/s*km2 (Cordevole a Saviner e Boite a Cancia)
fino ai 64 l/s*km2 del Boite a Podestagno. Deflussi più “normali” sul bacino prealpino del t. Sonna a Feltre, con valori comunque oltre il 75° percentile sia come portata del giorno 15 luglio (+15% sulla media storica del periodo) sia come portata media della prima metà di luglio (+7% sulla media mensile storica), con un contributo unitario di 25 l/s*km2 al 15 luglio e 22 l/s*km2 come valore medio della quindicina.

Sull’alto Bacchiglione, dopo il marcato calo iniziato già con l’ultima settimana di maggio, il repentino evento del 13-14 luglio ha fortemente condizionato la situazione idrologica della prima metà di luglio, con deflussi ora assai sostenuti soprattutto sull’Astico. I dati strumentali, integrati con le più recenti misure di portata, evidenziano portate del giorno 15 luglio al massimo storico per il periodo sull’Astico a Pedescala ed oltre il 75° percentile sul Posina a Stancari, decisamente maggiori della media storica del periodo (circa sei volte a Pedescala, il doppio a Stancari), con un contributo unitario rispettivamente di 112 e 38 l/s*km2 (per problemi in alveo non sono disponibili i dati della stazione sul Posina in loc. Bazzoni). Anche la portata media della quindicina appare cospicua (tra il 75° ed il 95°percentile della serie storica mensile sull’Astico, prossima al 75° percentile sul Posina), circa due volte e mezza la portata media mensile storica sull’Astico e 1/3 in più sul Posina, con un contributo unitario medio della quindicina di 45 e 21 l/s*km2
. Il volume defluito dall’inizio dell’anno idrologico (01 ottobre), per le stazioni con la
necessaria continuità nei dati giornalieri di portata, si mantiene superiore al volume medio storico dello stesso periodo: +25%\+41% sul Boite (Cancia e Podestagno), +33% sul Cordevole e Fiorentina, +52%\+40% sull’alto Piave (Ponte della Lasta e Padola), +41% sul Sonna e +45% su Astico e Posina.

Alla data del 15 luglio le portate dei maggiori fiumi veneti, in netto calo nell’ultimo giorno a causa del lento esaurirsi dell’onda di piena (tranne sul Po), sono tornate prossime alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua ad eccezione sempre del Po che è ancora in situazione di magra. Considerando le stazioni con le serie storiche di maggiore durata, la portata media dei primi 15 giorni di luglio risulta prossima al 75° percentile sul Brenta, tra il 50° ed il 75° su Adige e Bacchiglione e tra il 5° ed il 25° percentile sul Po. Rispetto alla media storica mensile i deflussi della quindicina appena trascorsa risultano superiori sul Brenta a Barziza (+23%) e sul Bacchiglione a Montegalda (+20%), mentre sono nella media sull’Adige a Boara Pisani (+1%) ed inferiori sul Po a Pontelagoscuro (-37%).