Piccoli Comuni, italiani all’estero non contati fra i votanti: Possamai (PD): “si evitano commissariamenti, rimane problema mancanza candidati”

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Giacomo Possamai, capogruppo Pd in regione Veneto
Giacomo Possamai, capogruppo Pd in regione Veneto

“Questo Pdl statale mette una pezza evitando di mandare in commissariamento i piccoli Comuni, ma non risolve il vero problema: trovare candidati sindaci e consiglieri in queste realtà. È necessario che la Regione acceleri sul progetto di ridisegno territoriale degli enti locali, agevolando i processi di fusioni o aggregazioni di funzioni; al tempo stesso, a livello nazionale, è indispensabile valorizzare il ruolo degli amministratori, sia sul piano delle retribuzioni che delle responsabilità. Ci sono sindaci di Comuni con 500 abitanti che per certi versi hanno le stesse difficoltà di quelli con migliaia di residenti, ma si trovano con quattro o cinque dipendenti. Così è impossibile lavorare”. Questo il commento di Giacomo Possamai, capogruppo del Partito Democratico, in merito al Pdl statale riguardante le modifiche al computo dei votanti nei Comuni sotto i 15mila abitanti, in presenza di una sola lista. Modifiche che prevedono, ai fini del quorum, di non considerare gli elettori iscritti all’Aire a meno che non abbiano effettivamente votato o dichiarato di voler esercitare il proprio diritto, così da scongiurare il commissariamento se non si raggiunge il 50%+1 dei votanti. “Tutti siamo convinti che bisogna tenere un legame stretto con i cittadini italiani trasferiti all’estero, ma chi non vive più qua da anni, a differenza di quanto accade con le Politiche, difficilmente ha interesse a votare alle amministrative. Nonostante ciò in alcuni Comuni il peso degli emigrati è talmente rilevante da poter decidere, loro malgrado, il risultato elettorale. Questo provvedimento è il tentativo di metter fine a una stortura”.