“Paura di volare” per Alitalia e “Il vecchio e il mare” per il Mose, Claudio Mellana aggiunge: appalti a chi non ha parenti

226
Paura di volare e Alitalia, di Claudio Mellana
Paura di volare e Alitalia, di Claudio Mellana

Quando nel 1973 Erica Jong scrisse “Paura di volare”  erroneamente i critici ne fecero una vicenda autobiografica quando invece appare ora chiaro che si trattava di una lucida visione prospettica, direi premonitrice, del dramma dell’Alitalia. Non una paura del volo in sé ma delle conseguenze economiche, per le nostre tasche, che comporta la sopravvivenza  della compagnia di bandiera italiana.

E che dire di Ernest Hemingway che  con il racconto “Il vecchio e il mare” ci ammonì con quaranta anni di anticipo sull’inizio dei lavori del Mose che molti, tantissimi, sarebbero diventati vecchi prima di riuscire a vedere in funzione la diga.

Sia chiaro qui non si sta certo sposando la folle teoria di chi vorrebbe azzerare il codice degli appalti per consegnare tutto alla malavita e ai tangentisti. Per cominciare si potrebbe applicare il divieto di gold plating, cioè di aggiunta eccessiva di norme nazionali rispetto alle direttive europee, realizzare corsie preferenziali e di procedure eccezionali ma senza allontanarsi troppo dal codice.

Poi, come sempre e in ogni campo, la differenza più che le regole, la fanno gli individui e se si scelgono dei ladri da mettere nelle gare di appalto che cavolo ci possono fare le leggi?

Una piccola proposta però l’avrei, alla luce di quello che si legge in questi giorni: a presiedere gli appalti si dovrebbero mettere solo persone nubili o celibi, senza figli, sorelle, fratelli, zii, meglio ancora se  orfane, questo eliminerebbe anche  cognate e cognati, e pure i nipoti. Perché non sono solo le famiglie mafiose il nostro problema, ma anche quelle anagrafiche.

Articolo precedenteLe segnalazioni ai Sistemi di Informazioni Creditizie in Italia e il confronto con il modello americano del Credit score
Articolo successivoBeppe Sala è per stipendi diversi in base al costo della vita, Il Fatto: coro di no. VicenzaPiù: ma altrimenti non c’è discriminazione opposta?
Claudio Mellana
Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948) è un umorista italiano. Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo. La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera. Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL. Partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi, e ha esposto in mostre personali a Carpi e Torino. Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino. Nel 2013, sempre con Dino Aloi, realizza la mostra "Casimiro Teja. Sulla vetta dell'umorismo" e il relativo catalogo contiene la più dettagliata biografia del grande caricaturista torinese realizzata sino ad oggi. Espone frequentemente in mostre collettive. Nel 2019 pubblica con le Edizioni Neos il libro "Lo Sputasentenze" una raccolta di 583 aforismi e pensieri vari ed espone 50 vignette senza parole in una mostra personale allo Spazio Mouv' di Torino. Collabora attualmente con pubblicazioni su Internet come "Buduar", "Nuovasocietà", " ViPiu.it", "CiaLiguria", Iltorinese, Torinofan e "Tellusfolio". Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette