Ospedale di Verona, Carlo Cunegato (Il Veneto che Vogliamo): una storia di privatizzazioni e di declino del pubblico

464

Quella accaduta alla terapia intensiva neonatale di Verona, scrive nella nota che pubblichiamo Carlo Cunegato (candidato alle regionali per Il Veneto che Vogliamo con Arturo Lorenzoni presidente) è una catastrofe: 4 bambini morti. danni permanenti per 5 bambini almeno 90 bambini interessati. Una disgrazia che fino ad ora è stata imputata al Citobacter, che, si dice, fosse nell’acqua del rubinetto della terapia intensiva, ma non sembra l’unica causa. Il magistrato Diletta Schiaffino ha disposto accertamenti sulle attrezzature, sugli ambienti, sugli impianti e su eventuali negligenze nell’igiene e si ipotizzano biberon non sterilizzati e terapie non corrette. Potrebbe quindi essere l’esito di una non curanza nella sterilizzazione del biberon, delle tettarelle, dei ciucci?

“Da circa 10 anni, dall’era Galan, in regione si è disinvestito nell’ammodernamento delle centrali di sterilizzazione” dichiara Carlo Cunegato, candidato consigliere per la lista il Veneto che vogliamo “in alcuni casi le centrali stesse non sono state nemmeno costruite. Basti pensare che proprio a Verona, il polo tecnologico dell’ospedale Borgo Trento, si trova di fatto senza una centrale di sterilizzazione, e a tale scopo viene adibito un vecchio padiglione per svolgere la pulizia e la sterilizzazione del materiale. Tale struttura recuperata non soddisfa minimamente lo stato dell’arte: locali angusti, nessun adempimento per quanto riguarda la gestione del microclima e dei ricambi minimo d’aria, apparecchiature obsolete e nessuna divisione fra ambienti puliti e sporchi. Ma come è possibile che sia stato certificato un trattamento di sterilizzazione all’interno di questa struttura? Perché non si è più investito in maniera adeguata su questo fondamentale settore?”.

Il problema delle centrali di sterilizzazione non interessa solo Verona, continua infatti Cunegato “Il problema della sterilizzazione riguarda tutto il Veneto. Sempre di più si appaltano i servizi ad aziende private. Molte di queste fanno sia la manutenzione che la verifica. Sono controllori e insieme controllati. Sempre la stessa storia: esternalizzazioni e privatizzazioni. Negli ultimi 15 anni la regione sta operando per dare in mano a privati la gestione di questo servizio cosi fondamentale per gli ospedali e i suoi utenti: circa 10 anni fa è nato un polo di sterilizzazione in regione, privato ed esterno agli ospedali, chiamato PSIS. Diversi ospedali nei dintorni di PSIS si trovano oggi nella condizione in cui si trova Borgo Trento, e sembra chiaro il disegno che vorrebbe convogliare tutta l’attività di sterilizzazione all’interno di PSIS. Quello che ci chiediamo è: questo costante impoverimento in favore di questa privatizzazione avviene sulla testa degli utenti?”

Conclude il candidato con una domanda al governatore “Zaia si dice addolorato e chiede giustizia per le famiglie. Perché, pur essendo note le condizioni della centrale di sterilizzazione di Verona, non ha fatto niente?”

L’articolo Ospedale di Verona, Carlo Cunegato (Il Veneto che Vogliamo): una storia di privatizzazioni e di declino del pubblico proviene da Parlaveneto.