Oftalmologia in era Covid, Veneto: sì a tavolo regionale con comunità scientifica e pazienti

La proposta è stata avanzata dal gruppo di lavoro nato dall’iniziativa di Senior Italia FederAnziani per offrire alle Regioni proposte concrete per affrontare l’emergenza. Nel gruppo AICCER, AIMO, GIVRE, SOT, SOU e SUMAI Assoprof

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Oftalmologia
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Un tavolo permanente in Veneto con i vertici delle società scientifiche di oftalmologia per affrontare le difficoltà causate dal Covid che hanno costretto a tralasciare le cure ordinarie, con vari disagi per i pazienti. A chiederlo è l’Advisory Board di oftalmologia costituito da Senior Italia FederAnziani che ha messo a confronto le società scientifiche di ambito oftalmologico (AICCER, AIMO, GIVRE, SOT, SOU), il Sindacato unitario dei medici ambulatoriali italiani (SUMAI Assoprof), i pazienti e il Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto, Luciano Flor.

Come nelle altre regioni italiane anche in Veneto il Covid ha causato difficoltà per i pazienti nell’accesso alle cure ordinarie e agli interventi, provocate dal blocco di tutte le attività considerate non indifferibili durante il lockdown e dalla difficile ripartenza nei mesi successivi, durante i quali il sistema sanitario regionale si è trovato a dover smaltire un numero elevato di prestazioni arretrate. Tali criticità hanno riguardato anche la presa in carico delle patologie oftalmologiche. Da qui l’incontro tra il Board della federazione della terza età e la Regione, e la conseguente richiesta di attivazione di un tavolo che metta permanentemente a confronto i tecnici per proporre soluzioni migliorative per il sistema.

«Alla riunione hanno partecipato gli esponenti di numerose società scientifiche e rappresentanti del territorio. Sono emerse le difficoltà in cui versano i pazienti a causa della pandemia per usufruire delle prestazioni oculistiche, come interventi di cataratta, interventi per la maculopatia, ecc. Assieme al Dr. Flor, Segretario Regionale della Sanità del Veneto, vengono analizzate le possibili soluzioni, che vanno dal decentramento di molte attività che normalmente si svolgono nelle strutture ospedaliere, coinvolgendo di più gli specialisti del territorio, inserendo in modo più incisivo altre figure professionali come gli ortottisti che potrebbero coprire alcuni step diagnostici intermedi (OCT), modificando i protocolli clinici di molte patologie, attivando percorsi chirurgici su ambulatori con sala chirurgica, al posto delle sale operatorie convenzionali. Ci si è reciprocamente impegnati a promuovere un tavolo coordinato dalla Regione Veneto per la formale redazione di un progetto organico capace di affrontare queste problematiche», ha dichiarato Stefano Piermarocchi, referente SOT.

«Abbiamo bisogno di un luogo di confronto permanente tra società scientifiche e regione in cui possano essere avanzate nuove proposte partendo proprio dall’esperienza di chi lavora sul campo e dove si possano gettare le basi di un rapporto nuovo tra territorio e ospedale, recuperando e migliorando la qualità delle prestazioni, aumentandole quantitativamente e trovando soluzioni che facciano risparmiare al contempo la Regione» ha dichiarato il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina.

“In merito al tema di un tavolo permanente e della rete regionale in ambito oftalmologia, la mia risposta è assolutamente sì, perché ritengo che sia importante parlare con i diretti interessati e avere informazioni da chi è sul campo. L’incontro di oggi rappresenta una sensibilizzazione che arriva al momento giusto. Nei giorni scorsi ho scritto alle Asl per realizzare entro la prossima settimana un piano di recupero dell’attività rimasta arretrata a causa dell’emergenza Covid. Onestamente non avevo questa dimensione che mi è stata descritta nell’incontro di oggi, importante per la tipologia e la quantità dei malati da recuperare, che hanno il diritto ad avere una risposta in tempi ragionevoli. Ci stiamo attrezzando per partire con il recupero delle attività e abbiamo in programma un piano unico regionale che tenga conto dei malati in attesa. Ho preso nota di quanto detto oggi e mi propongo di convocare un incontro la prossima settimana per poter discutere un piano più articolato, in base ai numeri che emergeranno, ai tempi di attesa, ma anche in base al tipo di patologie, con l’idea di un piano straordinario per recuperare l’attività arretrata a partire dalla fine di maggio. Trovo molto positivo l’atteggiamento di realismo e serietà emerso nell’incontro di oggi, nel descrivere problemi, che in parte già conosco, ma sui quali mi è stata data anche una visione in parte a me non nota, e sono convinto che il tavolo permanente consenta di condividere con i professionisti le informazioni e le priorità, permettendoci di capire e condividere cosa fare concretamente”, dichiara il Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto, Luciano Flor.

All’incontro con la Regione Veneto hanno partecipato Roberto Messina, Presidente Nazionale Senior Italia FederAnziani, Nazzareno Giubilei, referente SUMAI Assoprof, Giuseppe Lo Giudice, referente AIMO, Giorgio Marchini, referente SOT, Simonetta Morselli, referente AICCER, Stefano Piermarocchi, referente SOT, Emilio Rapizzi, referente SOT, Giuseppe Scarpa, referente SOT, Daniele Tognetto, Presidente SOT e Presidente GIVRE, Pietro Procopio, Direttore Centro Studi SUMAI Assoprof.

 

 

La tavola rotonda è stata resa possibile grazie al contributo non condizionato di:

Alcon

Allergan

SIFI