M5S, il traghettamento perfetto dalla sinistra alla destra

128
Salvini e Di Maio
Salvini bacia Di Maio

Solo pochi anni e più ancora pochi mesi fa i più ascoltati commentatori nazionali, coloro che tutto sanno e di tutto discettano, purché con adeguato gettone di presenza, il successo del Movimento 5 Stelle, prima identificato in Grillo e nel vecchio Casaleggio, poi  in mano al giovin Di Maio e all’erede del padre della piattaforma Rousseau, era associato alla fuga dal Pd di milioni di elettori, schifati dalle divisioni di quel partito e dalle sue deviazioni renzusconiane.

Ma oggi che i pentastellati perdono non solo i cocci ma anche parte delle fondamenta (oltre ai richiami all’onestà, alla trasparenza e all’uguaglianza tra cittadini e cittadini politici) nelle ultime elezioni regionali fate due calcoli.

Vi accorgerete almeno voi (chissà se ne prenderanno atto i commentatori di professione, attenti alla pancia dei lettori e degli ascoltatori come i politici lo sono a quella degli elettori?) che, ferma Forza Italia, se il centrosinistra piddino ha recuperato qualche punto percentuale rispetto al flop delle politiche, tutto o quasi pro Movimento 5 Stelle, i milioni di voti che da lì erano arrivati a Di Maio & c., ora sono trasmigrati verso Salvini, che pure lo baciò, e Meloni.

Non c’è che dire: se un’operazione del genere fosse avvenuta per ripulire denaro sporco tutti ne saremmo stati, almeno a parole, inorriditi.

Ma se di far traghettare verso destra i voti di chi votava a sinistra, senza più sapere cosa fosse la sinistra e cosa sia la destra, se ne occupa un movimento politico, nessuno prova a farne un’analisi… politica .

Noi avanziamo l’ipotesi, senza incassare gettoni ma sperando in commenti, che dal 1992 in poi abbia portato a questo, il riciclaggio di convinzioni sempre meno… convinte, l’imbarbarimento della discussione politica, diventata mano a mano più affarista di come la trovarono i pm di Milano.

Loro fecero, in perfetta ma forse troppo autoreferenziale buona fede, un gran polverone senza avere l’acqua per far ricadere a terra la polvere ed evitare che questa, invece, si diffondesse ad accecare tutti, come poi è avvenuto.

Ora quella polvere sta cadendo a terra e, siccome non cade per assenza di vento, dovremo capire quale acqua, e gettata da chi, la sta facendo diventare fango in cui destra e sinistra si confondono, senza forma e sostanza propria.