Lotta alla tossicodipendenza, prosegue il progetto delle unità di strada

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Duro contrasto agli spacciatori, ma anche mano tesa ai tossicodipendenti che chiedono aiuto per uscire dal tunnel. E’ su questo doppio binario che l’amministrazione comunale di Vicenza sta affrontando il problema della droga in città.

Questa mattina, per dare continuità al progetto di monitoraggio, contatto e aggancio dei tossicodipendenti, su proposta del vicesindaco e assessore ai servizi sociali Matteo Tosetto la giunta comunale ha prelevato 21.375 euro dal fondo di riserva.

La somma servirà a proseguire con l’iniziativa “Campo Marzo. Azioni ed interventi per il contrasto alla grave marginalità e alle tossicodipendenze” che, finanziata per 14 mesi con 100 mila euro dalla fondazione Cariverona, si sarebbe altrimenti dovuta concludere a fine ottobre.

“Agganciare questi giovani in difficoltà direttamente per strada, ottenere la loro fiducia, accompagnarli in un percorso di recupero in stretto coordinamento con servizi sociali, sanitari, polizia locale e forze dell’ordine, è risultato estremamente efficace – commenta il vicesindaco Matteo Tosetto – , ma richiede costanza e continuità. Per questo motivo, esaurito il finanziamento di Cariverona, abbiamo deciso di sostenere autonomamente per tre mesi il progetto e, nel frattempo, definire la sua evoluzione insieme alla direzione dei servizi sociali dell’AUlss 8 Berica e il Serd, in modo che anche la parte sanitaria abbia un ruolo sia nella pianificazione degli interventi, sia nel loro sostegno economico”.

Le tre equipe dei sei operatori di strada che fanno parte del progetto proseguiranno quindi anche nei prossimi mesi l’attività di intercettazione e aggancio sia dei giovani consumatori occasionali, da indirizzare precocemente ai servizi specialistici, sia di quelli cronici che faticano ad aderire a percorsi terapeutici tradizionali.

Non solo l’area di Campo Marzo, ma anche quella del Mercato Nuovo, i Portici di Monte Berico e più in generale tutte le zone dello spaccio continueranno ad essere i luoghi dove contattare chi fa uso di sostanze stupefacenti.

Con l’acuirsi dell’emergenza sanitaria, peraltro, torna ad essere fondamentale l’attività svolta dagli operatori sul fronte anti contagio.

“Proprio grazie a questo progetto – ricorda il vicesindaco – durante il lockdown siamo riusciti a informare tempestivamente i tossicodipendenti sui comportamenti da tenere, ad indirizzarli allo sportello attivato da Ser.D. dedicato alle astinenze di molto aumentate in quel periodo, a monitorare lo stato di salute di queste persone con la misurazione della temperatura e della saturazione dell’ossigeno, anche in un’ottica più generale di protezione della salute di tutti cittadini”.