Vacanze alternative, con “Va’ sentiero” alla scoperta del Veneto e del “Sentiero Italia”

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Da alcuni anni molte persone hanno abbracciato il trekking come attività sportiva, ma anche il viaggio a piedi come alternativa al solito turismo. Quest’anno l’emergenza Coronavirus ci porta tutti a ripensare i nostri spostamenti e forse il nostro concetto stesso di turismo. I ragazzi di Va’ Sentiero pubblicano tutta la documentazione raccolta sul nuovo sito vasentiero.org: una guida digitale gratuita del Veneto lungo il Sentiero Italia, per un totale di 6 tappe, 106 km e 4.599 metri di dislivello. Uno strumento pratico per promuovere il turismo consapevole e sostenibile nelle terre alte della regione, che assume un significato simbolico nel post-lockdown.

La guida è il frutto dell’esperienza diretta e dell’intenso lavoro dei ragazzi dell’associazione Va’ Sentiero, impegnati da circa un anno nel percorrere a piedi l’intero Sentiero Italia, il filo rosso tra le terre alte italiane che (con i suoi 7.000 km) vanta il titolo di trekking più lungo del mondo e collega Alpi e Appennini, attraversando 20 regioni italiane e oltre 350 piccoli borghi montani.

In particolare, i ragazzi di Va’ Sentiero hanno attraversato il passaggio veneto del Sentiero Italia – tra il Cadore e la Ladinia – lo scorso maggio, durante una spedizione che non è una semplice impresa sportiva, da guinness; quella di Va’ Sentiero, infatti, è un’iniziativa sociale basata sull’idea di condivisione, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e sociale delle terre alte italiane, spesso dimenticato – dai paesaggi alla cucina, dai volti ai dialetti, il tutto all’insegna del turismo sostenibile.

Per dare a tutti la possibilità di scoprire passo dopo passo le bellezze del Veneto, sul nuovo sito  è disponibile la descrizione di ben 6 tappe della regione, tra le Cime di Lavaredo, il Sorapiss, il Cristallo, le Tofane, la Marmolada; una guida completa e dalla navigazione intuitiva che per ogni itinerario mette a disposizione:mappa interattiva consultabile liberamente;
traccia GPS, dati tecnici e profilo altimetrico;descrizione del percorso; percorribilità (a piedi, in bici o a cavallo); highlights e punti di interesse da non perdere; piatti tipici locali; consigli e contatti delle strutture ricettive; raggiungibilità con mezzi privati e mezzi pubblici; fotografie e video.
Guarda il video dedicato al Veneto
Una condivisione senza precedenti, nata dal basso e accessibile gratuitamente da parte di chiunque: uno strumento unico nel suo genere che in questo momento di post-lockdown assume un valore simbolico ancora più grande, dando a tutti la possibilità di lasciarsi ispirare e progettare in ogni dettaglio le proprie escursioni, ora che più che mai è fondamentale valorizzare il nostro territorio.
Il sito è stato realizzato dai ragazzi della web agency milanese 150up che si sono innamorati del progetto e hanno deciso di realizzare gratuitamente il nuovo sito www.vasentiero.org per sostenerne la causa. Alla realizzazione del sito ha contribuito anche la piattaforma cartografica digitale Outdooractive, che ha fornito le mappe professionali interattive. «Il nuovo sito www.vasentiero.org» spiegano i fondatori di Va’ Sentiero Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono, «rappresenta la restituzione di quanto abbiamo vissuto lungo il Sentiero Italia, delle bellezze di cui abbiamo avuto la fortuna di essere testimoni. Il nostro contributo, nato al 100 % dal basso, è il frutto di 3 anni di lavoro gratuito e volontario, di 7 mesi di cammino e di raccolta dati e di 5 mesi di incessante lavoro per la riorganizzazione del materiale. Vuole essere uno strumento per tutti, a supporto di un turismo lento e consapevole, che valorizzi e aiuti concretamente le Aree Interne del nostro Paese».

Al momento sono recensite le prime 179 tappe (dal Friuli-Venezia Giulia alle Marche) per un totale di circa 3.500 km: per le tappe del Centro-Sud e delle grandi Isole bisognerà attendere la conclusione della spedizione di Va’ Sentiero, prevista per il 2021. La spedizione riprenderà presto il suo cammino, dalle Marche alla Sardegna. Per contribuire a sostenere i costi della spedizione, è possibile donare alla campagna di crowdfunding a questo LINK.
Sul sito web www.vasentiero.org è possibile consultare tutto il materiale tecnico e culturale documentato durante la prima tranche del cammino di Va’ Sentiero, in Veneto ma anche in Friuli-Venezia Giulia (21 tappe e 372 km), Trentino (15 tappe e 269 km), Lombardia (35 tappe e 638 km), Piemonte (42 tappe e 734 km), Valle d’Aosta (13 tappe e 230 km), Liguria (13 tappe e 257 km), Toscana & Emilia-Romagna (6 tappe e 106 km), Umbria & Marche (22 tappe e 215 km): vedi tutte le tappe

A portare avanti il progetto Va’ Sentiero, i sette membri del team: il fondatore Yuri Basilicò, 33 anni, guida e coordinatore del progetto (Pregnana, MI); la cofondatrice Sara Furlanetto, 26 anni, fotografa e responsabile della comunicazione (Castelfranco Veneto, TV); il cofondatore Giacomo Riccobono, 28 anni, responsabile logistica e degli eventi (Milano); Andrea Buonpane, 30 anni, videomaker della spedizione (Robecco, MI); Francesco Sabatini, 30 anni, cambusiere e ricercatore culturale (Acquasanta Terme, AP); Martina Stanga, 25 anni, new entry del gruppo, social media manager (Cremona). A completare il team, Giovanni Tieppo, camionista in pensione (Vittorio Veneto, TV) alla guida di Santos, il furgone che funge da supporto logistico e ufficio on the road.

Definito in un articolo del 12 gennaio 2015 della CNN “il più grande tra i grandi cammini”, il Sentiero Italia è l’alta via che percorre tutte le catene montuose del Paese, toccando tutte le 20 regioni italiane (dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna) e oltre 350 borghi montani, per un totale di 6.880 km: una finestra sulle terre alte italiane, lunga 8 volte il Cammino di Santiago.
Realizzato negli anni Novanta grazie all’Ass. Sentiero Italia e al Club Alpino Italiano, nel corso degli anni il sentiero è stato dimenticato.
Ma nel gennaio 2018, il Club Alpino Italiano annuncia il progetto di restauro del Sentiero Italia, grazie al prezioso lavoro dei volontari, che avviano il ripristino del tracciato e della segnaletica, e di un’importante campagna di comunicazione e promozione.