L’innovazione che supporta l’invecchiamento e apre nuovi mercati: progetto internazionale di ricerca al Cpv di Vicenza

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invecchiamento al CPV
invecchiamento al CPV

L’invecchiamento progressivo della popolazione rappresenta una delle principali sfide sociali, economiche e scientifiche che i Paesi occidentali – Italia inclusa – stanno affrontando, ma può rappresentare anche una grande opportunità per le aziende che investono in questo ambito, trattandosi di un mercato in crescita e per molti versi inesplorato.

A partire da questi presupposti, la Fondazione Centro Produttività Veneto ha coordinato il progetto internazionale di ricerca applicata “Agedesign”, nell’ambito del Programma europeo Interreg V-A Italia-Austria, in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, l’Azienda ULSS 1 Dolomiti, il Consorzio Arsenàl, la Salzburg Research Forschungsgesellschaft e la Paris-Lodron-Universität Salzburg.

I risultati della ricerca sono stati presentati oggi, nell’ambito di un incontro organizzato in Camera di Commercio di Vicenza. Concretamente, sono stati ideati, realizzati e testati tre diversi “design concept” di prodotti e servizi utili a prevenire e affrontare due problematiche tipiche della terza età: il monitoraggio dei parametri fisiologici (cardiaci e disidratazione) in un’ottica di prevenzione e la misurazione dell’equilibrio.

Per quanto riguarda il primo punto, è stata sviluppato un bracciale che potrà essere acquistato dal paziente insieme ad una “centralina intelligente domestica”: questi due dispositivi permettono la rilevazione della saturazione del sangue e della frequenza cardiaca, il monitoraggio della bioimpedenza cutanea attraverso un sensore bio-impedenziometro con due piastrine, nonché la misurazione della regolarità del battito o dell’aritmia grazie ad un sensore elettrocardiografo.

Risponde invece alla necessità di un migliore controllo dei movimenti una speciale tuta dotata di sensori, che consente di verificare la corretta esecuzione di esercizi per mantenere e migliorare l’equilibrio non più solo in laboratorio, ma anche – per esempio – in palestre specializzate.

Comune denominatore di entrambi i concept di prodotto, inoltre, è il fatto che nel corso del progetto è stato ricercato un design originale per favorire l’usabilità dei concept da parte degli anziani.

Al di là delle loro specifiche funzioni, questi prototipi assumono però un significato più ampio, come spiega Antonio Girardi, direttore del Centro Produttività Veneto: «L’obiettivo di fondo del progetto era da una parte valorizzare l’apporto delle nuove tecnologie per ampliare i margini di autonomia delle persone anziane, dall’altra promuovere l’invecchiamento attivo assicurando un approccio preventivo. Entrambi questi prototipi dimostrano che si tratta di obiettivi raggiungibili, con un’importante valenza etica e sociale ma anche con un notevole potenziale economico».

Sicuramente infatti, per effetto del progressivo invecchiamento della popolazione, vi è una crescente domanda di strumenti per la salute ed il benessere degli anziani. Questo mentre già oggi la tecnologia consente di realizzare soluzioni evolute, ma a costi accessibili, in grado di agevolare l’assistenza domiciliare ed il monitoraggio di attività fisiche dentro e fuori il perimetro di casa in maniera facile, integrati con l’abbigliamento, tali da diventare perfino degli oggetti ornamentali.

Il tutto con un’attenzione particolare alle potenzialità tecnologiche e produttive del Nord Est e delle regioni limitrofe dell’Austria: «Il progetto – conclude il dr. Girardi – è stato anche un’opportunità per avviare una nuova fase di ricerca transfrontaliera in un ambito con elevate possibilità di sviluppo futuro».

Per quanto riguarda invece i concept di prodotto sviluppati durante il progetto, alcuni investitori hanno dimostrato interesse per i risultati della ricerca facendo intravedere promettenti possibilità di investimenti futuri.