Le note della Musica, pillola musicale a Palazzo Chiericati con il maestro Mario Lanaro

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Palazzo Chiericati, Mario Lanaro e coro Amicanto di Malo

Prosegue la messa in onda della serie Le note della Musica, iniziativa di divulgazione musicale prodotta da Videomedia in collaborazione con Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico a cui l’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza e la Biblioteca Bertoliana hanno aperto le porte dei loro edifici più prestigiosi (Palazzo Chiericati, Chiesa di Santa Corona, Palazzo Cordellina).

Questo fine settimana sono in programma sui canali di TvA e Telechiara altre due “pillole” musicali che affrontano rispettivamente i temi della coralità e della musica al servizio della voce umana.

Nella puntata registrata al salone d’onore del Museo civico di Palazzo Chiericati Mario Lanaro, già docente di esercitazioni corali ai Conservatori di Trento e Verona, approfondisce il canto d’insieme. Il compositore e direttore vicentino spiega che cantare o canticchiare è un’attività che ci viene spontanea sia quando siamo da soli, sia in gruppo: basti pensare a quando intoniamo l’inno nazionale, ai canti che accompagnano la Santa Messa, oppure quando tutto lo stadio canta a squarciagola l’inno della squadra del cuore.

“Cantare in un coro è più impegnativo – spiega Lanaro – perché serve un percorso didattico e una particolare predisposizione: la capacità di saper ascoltare gli altri per trovare la fusione della mia voce con quella di chi mi sta vicino e poi dell’intero gruppo. Nell’immaginario collettivo – prosegue Lanaro – quando si parla di coralità vengono subito in mente i cori di montagna o quelli che accompagnano le funzioni liturgiche. In realtà le formazioni possibili sono molte altre: pensiamo ai grandi cori sinfonici e a quelli impiegati nelle opere liriche, ai gruppi a cappella e a quelli che nella musica leggera supportano i cantanti, ai cori che affrontano repertori specifici (ad esempio il gospel o il musical), alle formazioni giovanili”.

In una regione come la nostra che vanta un altissimo numero di gruppi corali stabili – sono 276 e di ottimo livello solo quelli iscritti all’ASAC Veneto – le restrizioni legate all’emergenza sanitaria hanno inciso pesantemente sull’attività di studio, che ha potuto in qualche modo proseguire a distanza grazie all’utilizzo della tecnologia.

Nella puntata in onda venerdì 26 febbraio alle 23.05 circa su TvA – in replica sabato 27 alle 13.55 su Telechiara – Lanaro avrà al suo fianco un ottetto di voci del coro Amicanto di Malo guidato da Stefania Lanaro che interpreterà alcuni frammenti tratti da vari generi musicali.

Domenica 28 alle 12.10 su TvA tocca al quintetto di ottoni della OTO con la partecipazione del loro tutor Davide Sanson (puntata registrata a Lonigo). L’argomento della puntata – la seconda dedicata ai fiati – è il rapporto fra musica e linguaggio verbale del canto. Si parlerà in particolar modo di “aria”, forma che nella letteratura musicale possiamo ritrovare sia da sola, sia all’interno di una più ampia composizione vocale o di un’opera. Gli esempi interpretati dai fiati della OTO sono due trascrizioni per quintetto di ottoni tratte da altrettante arie famose: “Schafe können sicher weiden” di Johann Sebastian Bach (dalla Cantata “La Caccia” del 1713) e la Cavatina “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia di Rossini. Replica su Telechiara lunedì alle 17.35.

Le puntate della serie “Le note della Musica” sono disponibili gratuitamente anche on demand sul sito www.tvavicenza.it