Arman spara un’altra balla che (in)Torta: “siamo i primi per costituzioni di parte civile”. Ma l’incerto primato è inutile e pagato da soci già spolpati da BPVi e Veneto Banca

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VicenzaPiu.com ha iniziato, dal 13 agosto 2010, e poi continuato, spesso, in difficile solitaria la sua battaglia contro le truffe bancarie, in primis quelle venete, subendo cause intimidatorie da parte dei potenti. Ora, ne sta conducendo un’altra, altrettanto se non più pericolosa per le minacce quotidiane che riceviamo su FB e via mail, contro chi specula sui soci già “sodomizzati” dai banchieri e, quindi, abusati dai politici di turno inclusi quelli attuali. Dal 17 settembre stiamo fornendo un servizio in più: dei warning (allarmi) su bugie e mezze verità che vi vengono raccontate. Dopo Luigi Ugone, a cui è toccato l’onore del debutto come ballista, gli fa da degno successore Andrea Arman, la bibbia terrena di don Enrico Torta.

 

Per affermare il primato tra le associazioni, che, è il limite e l’origine di tutte le interpretazioni di comodo e delle balle del Coordinamento Banche di don Enrico Torta e di Noi che credevamo nella BPVi, è la cosa che a loro più interessa, in una nota ai suoi “seguaci il discusso avvocato trevigiano, oltre a tante altre falsità tecniche, fa scrivere: “Per dirimere la questione (del primato e della conseguente presunta rappresentatività, ndr) abbiamo fatto una ricognizione attraverso gli unici dati certi ed incontrovertibili: le costituzioni di Parte Civile nei processi penali a carico dei dirigenti delle banche. I numeri sono stati spietati: noi associazioni di risparmiatori siamo di riferimento per oltre il 70% dei risparmiatori, le associazioni consumatori e collegati favorevoli alla legge Baretta- Puppato – Santini sono di riferimento per meno del 15 %, avvocati “indipendenti o di famiglia” rappresentano i rimanenti risparmiatori. Non tutti a Roma si vogliono capacitare, ma questa è la realtà e pare sia stata colta da chi dovrà decidere“.

Se, come dimostreremo a breve pubblicando alcuni numeri ufficiali dei tribunali e le conseguenti proporzioni reali, è a dir poco contestabile  il dato esibito come vangelo pagano per (in)Torta(re) i propri associati (e i politici che abboccano), quell’incerto primato è un autogol clamoroso sia perché

– le altre associazioni, quella che hanno ottenuto e sostengono la legge 205 (confermata nel contratto di governo tra M5S e Lega, altra balla quella di chi nega questa realtà) non hanno percorso e suggerito ai loro associati la strada delle costituzioni per cui la stragrande maggioranza di chi si è affidato a loro e ad avvocati più che seri coscienziosi non le hanno fatte

– costituirsi, infatti, parte civile è inutile e costoso per i soci già spolpati da BPVi e Veneto Banca (ma lucroso per le associazioni e gli avvocati che propongono le costituzioni) semplicemente perché chi si costituisce parte civile

a) potrà chiedere i danni solo a condanna pronunciata (fra quanti anni?), dopo un ulteriore processo civile singolo (quanti soldi?)

b) se pure arrivasse a  farlo quantizzare chi mai glielo pagherà tra i responsabili singoli del crac (che non hanno beni neanche lontanamente commisurabili a quelli che servirebbero per pagare gli importi complessivi) e le due banche in liquidazione coatta amministrativa visto che queste dovranno destinare almeno i primi 5.2 miliardi di euro alla Stato che ne ha diritto in pre deduzione per la famigerata legge 99, quella che ha assegnato per un euro la polpa buona delle due banche venete a Intesa Sanpaolo e visto che quei miliardi li dovranno incassare, in minima parte, da cessioni di asset, dai danni anche a loro liquidabili dai suddetti responsabili fisici dei crac e, soprattutto, dagli Npl che verranno monetizzati in non meno di dieci anni e per importi ignoti, ma molto minori di quelli teorici di 18 miliardi nominali.

Tutto chiaro sulla balla e sulla cinica bufala delle costituzioni di parte civile come parametro di valutazione delle associazioni che hanno bloccato e rallentato, per la gioia del sistema, la 205?

Vedete e ascoltate lo stralcio qui pubblicato del video integrale di venerdì 21 settembre col confronto tra VicenzaPiù con il socio BPVi Luca Canale, con l’avv. Fulvio Cavallari per Adusbef e con Patrizio Miatello per Ezzelino III da Onara.

P.S. Abbiamo invitato sempre e invitiamo anche ora le due associazioni prime della classe a partecipare ai futuri confronti su VicenzaPiu.tv. Già lo facemmo per la presentazione alla stampa il 20 agosto scorso della bozza di decreto attuativo della 205 e ricevemmo solo minacce.

Ma noi speriamo ancora che tutte le associazioni sappiano superare i loro personalismi per cui insistiamo sulla strada della critica delle  balle ma anche su quella della ricerca del dialogo.

Perché “Conte, M5S e Lega attuino il punto 23 contratto di governo, senza Tria…molla” visto che, altrimenti, i risparmiatori, divisi, “rischiano di rimanere a bocca asciutta“.