Lavoro, Rider nel Ccnl. Matteo Sarzana, Presidente di AssoDelivery e GM di Deliveroo Italy: “salvate 30 mila persone”

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Rider di Deliveroo in città, dal 3 novembre 2021 entra in vigore il nuovo contratto CCNL
Rider di Deliveroo in città, dal 3 novembre 2021 entra in vigore il nuovo contratto CCNL

Oggi, 3 novembre è il primo giorno in cui entra in vigore il CCNL Rider, che prevede nuovi diritti e tutele per i lavoratori del settore, dopo l’accordo tra AssoDelivery e il sindacato UGL, che a molti non è piaciuto, tanto che ci sono stati a fine ottobre diversi scioperi, perché si ritiene che le condizioni dei lavoratori non siano migliorate.

Matteo Sarzana, Presidente di AssoDelivery e GM di Deliveroo Italy commenta così l’accordo in una nota: “Grazie a questo CCNL abbiamo salvato l’industria e il lavoro: le imprese sono rimaste in Italia e 30 mila persone possono continuare a lavorare. Nel 2020 si arriverà ad oltre 1 miliardo di euro di fatturato aggiuntivo al settore della ristorazione, nonostante il Covid. Oggi decine di migliaia di lavoratori hanno firmato contratti individuali che applicano il nuovo CCNL Rider. Questo è il solo contratto collettivo esistente nel settore del food delivery, nel quale AssoDelivery rappresenta oltre il 90% delle imprese”.

Secondo Sarzana inoltre “il CCNL Rider è un enorme passo in avanti tanto per il settore del food delivery quanto per i rider che collaborano con le piattaforme. Introduce compensi minimi, indennità integrative, incentivi, sistemi premiali, dotazioni di sicurezza, assicurazioni, formazione, diritti sindacali e molte altre tutele, nell’ambito del lavoro autonomo. Oggi i diritti stabiliti dal CCNL sono un minimo comune per tutte le piattaforme del settore. Prima alcune imprese avevano già riconosciuto alcuni di questi diritti. Ora sono obbligatori per tutte”.

“Inoltre – continua Sarzana – il contratto permette alle imprese di fornire tutele e diritti anche nell’ambito del lavoro autonomo. Questa è l’innovazione prevista dal CCNL Rider e dalla legge 128 del 2019. Le piattaforme durante il lockdown hanno fornito dotazioni di sicurezza, assicurazioni aggiuntive, hanno implementato la consegna senza contatto, realizzando in brevissimo tempo un servizio sicuro. Il food delivery oggi è un servizio essenziale anche perché ha dimostrato di essere un servizio sicuro per rider, ristoranti e consumatori. L’autonomia è parte di un modello innovativo diverso rispetto ad altri settori. I rider possono lavorare per più piattaforme senza vincoli di esclusività, molti sono studenti, talvolta hanno già un lavoro subordinato e il delivery – conclude – permette loro di poter ricevere anche una seconda entrata”.