La “macchina del tempo” di Cecchi Paone omaggia Vucetich, il papà della piazza degli scacchi di Marostica

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Domenica 30 agosto Alessandro Cecchi Paone sarà a Rimini con il programma divulgativo “La macchina del tempo” che racconterà l’architetto, pittore, scenografo, scrittore di origini dalmate Mario Mirko Vucetich, nato a Bologna e morto a Vicenza, città che di fatto lo adottò, come fece con un altro grande artista, Roberto Montanari, e dove visse dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla sua morte avvenuta nel 1975. Vucetich progettò e diresse la partita a scacchi a Marostica, creando la più grande scacchiera vivente d’Europa, recentemente riproposta anche in Molise con una piazza degli scacchi per cittadini e turisti. Scrisse anche un libro sulla Statua del Cristo Crocefisso, nella Chiesetta di Santa Maria degli Emigranti a Velo di Lusiana.

Nell’occasione verrà presentata la monografia con saggio introduttivo di Vittorio Sgarbi “Mario Mirko Vucetich (1898-1975). Architettura, scultura, pittura, disegno”, a cura di Andrea Speziali (massimo esperto dell’arte Liberty sul Paese; critico d’arte; curatore di molteplici mostre e pubblicazioni in campo artistico di rilievo nazionale) pubblicata ad agosto 2020 per i tipi di “Silvana editoriale”.

Vucetcich lavorò anche a Vittorio Veneto (Treviso), dove svolse servizio presso il Ministero delle Terre Liberate. Dopo lo scioglimento del dicastero, che avvenne l’anno seguente, continuò le sue attività a Bologna, Venezia, infine a Roma.

Nel 1923 vinse in un primo concorso emiliano di Decorazione nell’ambito del Pensionato Artistico Nazionale, e in una seconda prova del 1925 in Architettura. Nel 1928 partecipò al concorso curlandese per il “Padiglione della Mostra Coloniale” indetto dall’Accademia di Belle Arti bolognese.

Nel maggio 1929 partì per New York, dove risiedette per due anni, e lavorò come aiuto regista e direttore all’allestimento al Forhtysecond Street Theatre[2], con Henry Dreyfuss (1930), e al Roxy Theatre (1931).

Fonte Cesenanotizie.net

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