La crisi pandemica e i filosofi. “Agorà. La Filosofia in Piazza”. La Rinascita alla luce di una visione filosofica dell’essere umano

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Idee per una rinascita sostenibile
Idee per una rinascita sostenibile

Non c’è dubbio che i maggior impatto della pandemia da Covid-19 sia stato vissuto all’interno delle città. Il deserto delle città durante i mesi di marzo e aprile dell’anno scorso ci ha dimostrato quanto le città siano esposte sull’orlo della crisi fra poca resilienza, dispersione urbana e carenza di spazi pubblici in grado di adattarsi alle diverse condizioni.

Nel suo contributo dal titolo Un manuale per promuovere le strategie urbane in Europa, pubblicato in Urban@it, Centro studi per le politiche urbane, Carlotta Fioretti ha scritto:

«La crisi del coronavirus ha reso ancor più evidenti alcune delle fragilità che caratterizzano le aree urbane. In questi mesi, nel dibattito pubblico, si è parlato molto ad esempio del problema dell’inquinamento atmosferico e del traffico automobilistico, dell’acuirsi della vulnerabilità di alcuni gruppi specifici della popolazione urbana quali migranti e senza fissa dimora, del divario digitale, della distorsione e inacessibilità del mercato dell’affitto, del rischio insito nello sprawl, della carenza di spazio pubblico sicuro e inclusivo. Non sono temi nuovi, ma la pandemia ha agito come una lente di ingrandimento, che ha spinto l’opinione pubblica e i decisori politici a riflettere sull’urgenza di una risposta. Alcune città hanno iniziato a muoversi ponendo in campo nuove strategie per agire in maniera integrata su queste questioni che spesso sono interconnesse tra loro. Piani e programmi strategici sono infatti strumenti utili per concepire delle visioni collettive per le nostre città, ponendo in essere misure di risposta all’emergenza nel breve periodo, ma anche percorsi di medio e lungo periodo che portino ad uno sviluppo integrato e sostenibile in grado di rendere le aree urbane più resistenti e resilienti nei confronti di possibili crisi».

La pandemia, dunque, ha operato come una vera e propria lente di in gradimento sulle nostre città, portando i decisori politici e le istituzioni dinanzi al grande dilemma delle città.

Per questo motivo, è stato creato un Manuale per promuovere le strategie urbane in Europa, una sorta di canovaccio per attuare percorsi strategici e inclusivi all’interno delle città europee verso uno sviluppo sostenibile.

Ovviamente, parlare di sviluppo sostenibile come anche di transizione ecologica non può prevedere solo piani e strategie di sviluppo. Infatti, ciò che manca ad un vero e proprio sviluppo sostenibile è la filosofia.

Sappiamo bene come la proposta di inserire la filosofia nello sviluppo sostenibile delle città possa sembrare qualcosa di poco pragmatico, nei confronti dei piani operativi e dei capitali da investire. Eppure, se guardiamo la storia, ci accorgiamo di come la vera rinascita dopo le grandi crisi epocali non sia stata generata tanto dai piani di intervento, quanto da una nuova cultura cesellata dalla filosofia.

È questo il caso del Rinascimento post-peste del 1300; è questo il caso dell’Illuminismo nei vacillamenti della monarchia statale; è questo il caso persino della Rivoluzione Russa del 1917, la quale ha avuto bisogno di un dibattito filosofico prima ancora che politico, per mettersi in movimento.

Oggi più che mai, dunque, occorre non solo agire ma, prima di tutto, pensare e ripensare radicalmente al nostro modo di vivere, e in questo la filosofia ha sempre aiutato l’essere umano.

Le radici stesse della filosofia sono rintracciabili nel vivere bene, nella ricerca del modo migliore di vivere. La sostenibilità stessa, d’altronde, è prima di tutto una idea su cui riflettere e in grado di aprirci spiragli nuovi, orizzonti ancora inesplorati, culture in grado di farci rinascere non come consumatori ma come esseri umani, prima di tutto.

Qui troverai tutti i contributi a Agorà, la Filosofia in Piazza

a cura di Michele Lucivero

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