La Biblioteca Bertoliana per il Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico

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In occasione del 73° Ciclo di Spettacoli Classici dell’Olimpico, promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica, realizzato con il sostegno della Regione del Veneto, di Confindustria Vicenza e di Gruppo AIM, la Biblioteca Bertoliana si fa … classica e promuove una serie di iniziative in cui la conservazione della memoria, missione fondante dell’Istituzione cittadina, la magia del libro e il tema del viaggio interiore prenderanno forma negli incontri di “Toccarli con mano“, in una originale mostra sulla straordinaria figura della regina Ester “I volti sconosciuti di Ester. Testimonianze millenarie nei testi della Biblioteca Bertoliana, dalla Bibbia in ebraico del XVI secolo al testo di Racine tradotto da Giacomo Zanella”, e in incontri trasversali di presentazione di libri.

“La Bertoliana ha accolto con entusiasmo la collaborazione con i Classici – sottolinea la presidente della Biblioteca Chiara Visentin -: è una naturale predisposizione del suo ricco patrimonio con il mondo del teatro. Gli importanti fondi posseduti e conservati su medesime tematiche, la convinzione che ogni libro sia un microcosmo similare ad una rappresentazione scenica, non potevano che fare da straordinario collante per una serie di iniziative dove si incontrano e si intrecciano i destini, le storie e le esistenze di personaggi, attori, scrittori e libri unici e rarissimi. Che questa rassegna sia la prima di molteplici che si succederanno”.

Martedì 29 settembre la biblioteca apre il sipario con l’iniziativa “Toccarli con mano”, un inedito appuntamento tra gli attori interpreti del Ciclo dei Classici e le edizioni originali di libri, conservati in Bertoliana, che hanno segnato il loro percorso di vita e di teatro. Sarà un incontro e anche un viaggio, perchè ognuno dei libri scelti dai protagonisti dei Classici rappresenta un viaggio di incontro con se’ stessi e con l’altro, di scoperta e di arricchimento. A inaugurare l’iniziativa martedì 29 settembre alle 19.30 (a conclusione della lectio olimpica “Elena e Penelope” prevista sempre in Bertoliana alle 18) sarà lo scrittore e critico letterario Giorgio Montefoschi, che “incontra” il Ramayana, uno dei poemi epici più antichi scritti in sanscrito, nell’edizione bertolianea del 1843. Il 10 ottobre, alle 22.45 (al termine dello spettacolo all’Olimpico), lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco “dà luce” all’edizione di “Utopia” di Thomas More del 1519, a quella ottocentesca de “La Città del Sole” di Tommaso Campanella e all’edizione del Corano in arabo e latino del 1698. Il 23 ottobre, alle 22.45 (al termine dello spettacolo nel teatro palladiano “Una piccola Odissea”) sarà la volta di Andrea Pennacchi, che coraggiosamente “sfida” il testo dell’Odissea, nell’edizione a stampa del 1497 presente in Bertoliana.

I libri oggetto dei singoli appuntamenti sono dei pezzi “unici”. Per quanto riguarda il Ramayana, abbiamo a che fare con uno dei poemi epici più antichi dell’induismo, databile tra il VI e il III secolo a.C. L’edizione, come chiarisce il titolo, presenta il testo nell’originale sanscrito. E’ composta da 10 volumi: i primi 5 contengono il testo in sanscrito, i rimanenti, la traduzione in italiano. Il Ramayana è appartenuto a un certo Berenzi; all’interno del primo volume sono presenti una decina di foglietti manoscritti, forse proprio di mano di questo proprietario, dove sono annotate parole in sanscrito e la loro traduzione in italiano. L’edizione del Corano del 1698, ben conservata e stampata con cura, in realtà non contiene soltanto il testo del Corano in caratteri arabici, ma anche le “refutationes” in lingua latina relative ad ogni singola Sura. Proviene dalla Biblioteca del Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie di Padova. Per il testo dell’Utopia del 1519, invece, non è rilevabile nessuna nota di possesso, né alcuna provenienza. Si presenta rilegato assieme ad altri opuscoli di carattere filosofico. Si tratta di una bella edizione in corsivo, con ampi margini, tagli dorati e goffrati. L’edizione ottocentesca de La Città del Sole di Campanella è invece un classico esempio di brossura, presenta una bella cornice litografata e il ritratto di Campanella. Anche questa è rilegata con un altro testo, quello dell’Utopia. Quanto, infine, all’Odissea, stando alla nota del bibliotecario Andrea Capparozzo, che scrive nel 1865, si tratta di una “buona edizione”. Contiene alcune note manoscritte e presenta ampi margini. Come sia giunta in Bertoliana non sappiamo, ma è probabile che il suo attuale stato, legatura in cartone con rinforzi in cuoio e pergamena, sia da ascrivere all’antico possessore. Intervento maldestro effettuato tra la fine del Seicento e gli inizi del secolo XVIII.

La rassegna della Biblioteca Bertoliana prevede inoltre altre occasioni di incontro. Giovedì 1 ottobre il giornalista Antonio Di Lorenzo racconterà il legame speciale che lega William Shakespeare con Vicenza in “Le quinte vicentine di William Shakespeare: Giulietta, Romeo e Luigi da Porto, alle origini del mito tra Storia e curiosità”. A partire del 4 ottobre prende avvio l’iniziativa “Scrittori fuori scena“: saranno presentati libri editi nel 2020, i cui temi sono protagonisti della Stagione Olimpica. Domenica 4 ottobre alle 18 sarà presentato “Oikos, poeti per il futuro“, a cura di Stefano Strazzabosco (ed. Mimesis). Con il curatore, saranno presenti Gianfranco Bettin, Paolo Lanaro, Filippo Maria Pontani. Martedì 13 ottobre, sempre alle 18, sarà presentata da Marco Cavalli l’edizione commentata da Antonio Stefani dell’ “Astichello”di Giacomo Zanella (ed. Agorà Factory): una nuova occasione per celebrare i 200 anni dalla nascita del poeta. Venerdì 16 ottobre, infine, Valentina Traverso presenterà la saggista Marilù Oliva e il suo libro “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre” (ed. Solferino).

Il 14 ottobre alle 18 sarà dedicato un incontro a “Ester, regina rivoluzionaria. La straordinaria figura di Ester, il suo ruolo di donna nell’Ebraismo, nella drammaturgia teatrale da Racine a Zanella: un archetipo del femminile” con Rav Daniel Touitou, Rabbino di Venezia, Giancarlo Marinelli, direttore del Ciclo di Spettacoli Classici, Italo Francesco Baldo, studioso di Giacomo Zanella, Giovanna Cordova, regista; introduce e modera l’incontro il giornalista Antonio Stefani. Saranno poi Antonio Stefani e Giancarlo Marinelli a concludere il ciclo di appuntamenti della Biblioteca un “Aperitivo olimpico ovvero: se quelle statue potessero parlare…“, previsto per venerdì 23 ottobre alle 19.

Gli incontri si svolgeranno tutti a Palazzo Cordellina. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Info: consulenza.Bertoliana@comune.vicenza.it | 0444 578203

Per il programma completo degli spettacoli e degli eventi del Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico:

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