Domenica 13 ottobre, a Villafranca Padovana, sede della prima sezione di Italia in Comune in Veneto, si è tenuto il primo congresso regionale alla presenza del coordinatore nazionale di Italia in Comune Alessio Pascucci. Ha partecipato all’assemblea il coordinatore regionale uscente, nonché attuale membro del direttivo nazionale di Italia in Comune, il sindaco di Granze (PD) Damiano Fusaro. I lavori congressuali si sono conclusi con l’elezione del presidente Adis Zatta (assessore alla Gestione del territorio del Comune di Feltre) e della coordinatrice Patrizia Bartelle (consigliera regionale). Vincenzo Pietrantonio, medico rianimatore e presidente ISDE di padova, è stato nominato in qualità di referente scientifico per l’organizzazione regionale del partito.
Un franco e partecipato dibattito assembleare ha portato alla definizione delle nuove linee programmatiche, approvate all’unanimità dalla platea congressuale. La lotta incessante per la tutela della salute pubblica contro una sfrontata e trasversale strategia di privatizzazione dei servizi sanitari e sociali, il contrasto all’inarrestabile consumo di suolo, lo sviluppo di un piano regionale per i rifiuti, urbani e speciali, la difesa della potabilità delle acque dei nostri fiumi, solo alcuni dei nostri obiettivi primari. Unire gli sforzi per costruire assieme a chi tiene vivo l’impegno civico e solidale una più ampia alleanza basata sulla carta dei valori di Italia in Comune. E ancora: difendere la Costituzione repubblicana, il primo e il più grande Bene Comune, e promuoverne la piena e concreta attuazione.
“Ci attende un lavoro difficile e impegnativo, sia sul terreno della organizzazione del nostro partito, sia nella prospettiva di un appuntamento molto importante e molto ravvicinato quale è la prossima tornata elettorale per le regionali. I due aspetti si tengono l’uno con l’altro: se sapremo organizzarci e rafforzarci saremo più credibili nel dialogo con le altre forze politiche e più convincenti con i cittadini, se sapremo costruire dei contenuti forti diventando attrattivi anche per altri cittadini che desiderano chiudere finalmente la lunga pagina del leghismo veneto e sono interessati a un impegno personale nell’attività politica”.
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