ISA, Bonomo: “le richieste di Confartigianato Imprese Veneto danno i primi frutti”

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In tema di ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità Fiscale) le richieste di Confartigianato Imprese Veneto danno i primi frutti. Un emendamento al Decreto Milleproroghe obbligherà Guardia di Finanza e Agenzia Entrate a valutare le imprese ed il loro “voto” in un biennio prima di formale le liste dei soggetti da controllare.

“Ha finalmente visto la luce -annuncia soddisfatto Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto– l’emendamento al cosiddetto decreto “Milleproroghe” con cui il Governo ha dato corpo alle nostre ripetute richieste di intervento in tema “ISA” grazie anche alla sensibilità dimostrata dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, il bellunese D’Incà, verso le argomentazioni tecniche mosse da Confartigianato. Nel nostro ultimo incontro avevamo infatti chiesto un’azione normativa che dimostrasse vera collaborazione tra istituzioni e imprese, affinché gli Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale non risultassero come l’ennesima pillola amara per milioni di soggetti”.

Il nuovo strumento statistico nato, appunto, sulle ceneri degli studi di settore e la cui prima applicazione si è avuta la scorsa estate, per l’anno d’imposta 2018, ha presentato da subito una serie di problematiche e criticità pratiche, segnalate all’Amministrazione Finanziaria in varie occasioni. Inoltre, pur riconoscendo l’importanza di una concreta lotta all’evasione e apprezzando la ratio di creare un elemento “guida” per la gestione d’impresa, in un contesto in cui si impongono sempre nuove e più pressanti norme di diritto tributario che irrobustiscono la burocrazia, pretendere di giudicare anche le performance aziendali tramite un voto in pagella da cui far scaturire sistematiche verifiche e controlli è apparso veramente eccessivo. Da queste motivazioni è scaturita la decisione di Confartigianato, unitamente ad altre associazioni di categoria, di protestare esprimendo un “non voto” in seno alla “Commissione nazionale degli Esperti” tenutasi lo scorso dicembre, in ordine alla effettiva capacità degli ISA di rappresentare in modo idoneo la realtà economica di riferimento.

“Alle promesse di correzione e messa a punto delle formule di calcolo del punteggio degli indicatori, –conclude Bonomo– già per il 2019, espresse dagli enti competenti, si aggiunge, dunque, anche la probabile modifica al decreto, secondo la quale nel formare le liste dei soggetti da sottoporre a controllo per l’anno 2018, derivanti da uno scarso voto ottenuto con gli ISA, la Guardia di Finanza e l’Agenzia Entrate dovranno tener conto e valutare anche il voto raggiunto per il 2019 dallo stesso soggetto. Si auspica, pertanto, che da questo connubio si possa ripartire per affrontare un nuovo percorso, con meno insidie per le imprese e un valido strumento di ausilio alle decisioni strategiche che queste dovranno intraprendere, unica funzione ammessa e per la quale gli ISA sono stati concepiti”.