Insulti 5 Stelle, il sostegno di PD e LeU ai giornalisti veneti: “attacco gravissimo”

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?Piena solidarietà ai giornalisti, insultati in maniera vergognosa da Di Maio e Di Battista. La stampa, ancora una volta, finisce nel mirino del Movimento Cinque Stelle evidentemente poco abituati alle critiche e al confronto democratico?. In una nota il Gruppo consiliare del Partito Democratico esprime la propria vicinanza ?ai giornalisti che oggi si sono mobilitati in tutta Italia con dei flash mob nei capoluoghi di regione, organizzati da Federazione nazionale della stampa: in Veneto davanti alla sede del Tribunale di Venezia, in piazzale Roma.  

È un attacco gravissimo, come non si vedevano da tempo, che vede addirittura protagonista un ministro. La stampa libera è un baluardo per la democrazia ed è interesse di tutti difenderla, i giornalisti non possono essere attaccati in maniera così violenta solo perché svolgono il proprio lavoro e magari scrivono cose non gradite al potente di turno. Ancora oggi in Italia sono decine quelli sotto scorta. Se Di Maio pensa che qualcuno abbia commesso delle scorrettezze lo denunci pure nelle sedi opportune, senza sparare nel mucchio e criminalizzare un?intera categoria. Anche perché i giornalisti, a differenza dei parlamentari, sono responsabili delle opinioni espresse nell?esercizio delle loro funzioni?.

 

?Stamattina ho portato a nome di Liberi e Uguali la solidarietà al sindacato e all’ordine dei giornalisti del Veneto, per dire basta ad attacchi e volgari offese ai giornalisti. Gli insulti e le minacce espressi nei giorni scorsi da alcuni esponenti del governo e del Movimento 5 stelle non colpiscono soltanto una categoria, quella dei giornalisti, ma costituiscono un attacco alla libertà di stampa e dunque alla democrazia. Questo perché non esiste democrazia senza libertà di stampa ed è tipico dei regimi non democratici che la stampa debba compiacere o comunque rendere conto al potente di turno?. Lo scrive in una nota Piero Ruzzante, l’unico consigliere regionale del Veneto presente oggi al flashmob #giulemanidallinformazione in piazzale Roma a Venezia. ?Quando viene attaccato non un singolo episodio, ma “i giornalisti” in generale, è messo in discussione il diritto alla libertà di stampa e di critica previsto dalla Costituzione. Faccio notare ? aggiunge Ruzzante ? che quando l’attacco arriva da parte di alte cariche dello Stato ha una valenza particolare, che deve destare preoccupazione: il governo dispone di strumenti per limitare concretamente la libertà di stampa. Non serve pensare a chissà che, ci sono tanti piccoli provvedimenti che possono di fatto mettere in discussione il diritto costituzionale alla libera informazione?. ?Un esempio? Il taglio ai finanziamenti all’editoria oppure, per restare in Veneto, la proposta della Lega in Consiglio regionale di ridurre dal 50 al 15 per cento la quota minima degli spazi pubblicitari per la comunicazione istituzionale da acquistare sui giornali quotidiani e periodici, in deroga alla Legge nazionale che stabilisce il tetto minimo del 50 per cento?.