Inchiesta Report (Rai3) su criticità seconda ondata pandemia Covid in Veneto: CoVeSaP condanna attacco di Azienda Zero al prof. Crisanti

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CoVeSaP difesa sanità pubblica
CoVeSaP (Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica)

La trasmissione Report di lunedì 26 aprile su Rai3 ha mostrato le gravi criticità della seconda ondata della pandemia in Veneto per numero di contagi, ricoveri e, soprattutto, decessi da Covid-19, in forte contrasto con quanto accaduto nel corso della prima ondata. Nei mesi di novembre e dicembre, il pervicace mantenimento della Zona Gialla malgrado la situazione pandemica fuori controllo, ha creato le condizioni di quella che CoVeSaP ha definito lAnomalia veneta”. A nulla sono serviti i numerosi allarmi e gli esposti alla magistratura di CoVeSaP e di altri autorevoli soggetti che chiedevano misure più restrittive urgenti.

Le testimonianze di scienziati, operatori sanitari e cittadini costituiscono levidenza per capire le cause della tragedia: la permanenza in Zona Gialla prima di tutto, basata sulla dichiarazione, da parte della Regione, di un numero gonfiato di posti letto di terapia intensiva disponibili, ma anche il tracciamento inefficace o inesistente e luso improprio dei tamponi rapidi (antigenici di prima e seconda generazione) nelle RSA, nei pronto soccorso e nel personale sanitario. Questi, secondo CoVeSaP, sono i fattori che hanno contribuito maggiormente allesplosione di contagi, ricoveri e decessi (stimati in almeno 2.000 oltre gli attesi, sulla base dellincidenza media nazionale dei decessi per settimana riportata sul sito della Protezione Civile per il periodo dal 1° dicembre 2020 al 1° marzo 2021).

Zaia e Crisanti
Zaia e Crisanti

Di fronte a questo contesto CoVeSaP condanna le accuse e la denuncia per diffamazione rivolte da Azienda Zero al prof. Crisanti che per primo, a fine ottobre, quando lesplosione dei contagi non era ancora iniziata, aveva comunicato tempestivamente allAzienda Ospedale-Università e alla Regione i risultati preliminari delle analisi comparative tra tamponi rapidi e molecolari, che documentavano la scarsa affidabilità (70%) dei rapidi, e i rischi derivanti da un loro uso generalizzato. Lo studio, retrospettivo osservazionale ed indipendente, è stato effettuato in collaborazione con altri ricercatori dellAzienda Ospedale-Università di Padova, approvato dal Comitato Etico e inviato per pubblicazione ad unimportante rivista internazionale.

Il Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica esprime la sua piena solidarietà, personale e istituzionale, al prof. A. Crisanti, riconoscendogli il ruolo fondamentale svolto fin dal primo momento e continuativamente nella lotta alla pandemia. Non solo con la dimostrazione dellimportanza dei soggetti non sintomatici e con altre osservazioni originali pubblicate su prestigiose riviste internazionali, ma anche con la segnalazione dei rischi di un uso improprio dei tamponi rapidi. Einaccettabile che chi lavora al servizio della scienza possa essere oggetto di minacce e denunce a causa dei risultati dei propri studi. CoVeSaP incoraggia dunque il prof. Crisanti a resistere alle intimidazioni, continuando a svolgere il suo ruolo di scienziato indipendente e rigoroso. E con lui incoraggiamo a resistere e sosteniamo anche tutti i ricercatori e i sanitari impegnati nella lotta alla pandemia e nella difesa e crescita della sanità pubblica.

Per CoVeSaP:

Comitato per la difesa dellospedale di Adria e dei servizi socio-sanitari (RO); Comitato Alto Polesano dei cittadini per S. Luca di Trecenta (RO); Comitato per la difesa della Sanità Pubblica Alta Marca (TV); Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino (VI); Movimento per la difesa della Sanità Pubblica Veneziana (VE); Associazione tutela salute del cittadino e salvaguardia Ospedali di Pieve di Cadore ed Agordo (BL); Comitato per la difesa dellospedale Fracastoro di S. Bonifacio (VR); Associazione APRI; Comitato SOS Ospedale SantAntonio (PD); Comitato Alta Padovana Camposampiero (PD); Comitato Popolare Lasciateci respirare” (Bassa Padovana).

Maurizio Manno Orianna Zaltron Massimo Marco Rossi Paolo Fumagalli

Angelina Peruch

Ezio Pivetta

Romualdo Zoccali

Sofia Trevisan

Antonella Pedrini

Laura Puppato

Alberto Villacara

Patrizia Messina Antonella Munaro

Guido Pullia

Maria Antonietta Ponchia

Angelo Giacomazzi Maria Pina Rizzo Salvatore Lihard Giorgio Dalle Molle

Sonia Dal Cin Giuliano Fabris Francesco Miazzi Paolo Schievano Gina Ometto Bianca Piva Eleonora Chies Maurizio Li Volsi Enrico Naccari Luisa Bocchi Alberto Marcellan

Marina Mancin Pietro Veronese Luisella Aprà Carlo Cunegato

Paola Peruch Titina Turudda Sandro Facchinelli Patrizia Longo Patrizia Salvalaggio Adriano Novoletto Attilio Pirillo Andrea Valentin Pietro Tosarello Mario Santuliana Anna Firolli

Giulia Andrian Paolo Bevilacqua Matilde Tomasi Francesco Scapin Paolo Costa Giuseppe Ciscato Guido Trento

Giorgio De Zen

Davide Casarotto Marco Vantin Giovanni Battistella Vasco Biccego

Maria Giovanna Baron Caterina Peruch

Flavio Cristofori Giacomo Stiffan Maurizio Doppio Giuseppe Barrichello Laura Benini Edoardo Berton Adriano Botteon