Il Palazzo del Governo o del Territorio: tra Piazza Matteotti e Ponte degli Angeli

255

Nella Contrada ora chiamata Levà degli Angeli, per la presenza di una chiesa demolita nel 1880 e dedicata a Santa aria degli Angeli perché decoravano la facciata, esisteva il castello di San Pietro a difesa della città per impedire incursioni nemiche provenienti da Padova, i Carraresi, Signori di Padova erano al tempo in Vicenza con un Patto di custodia dal 1266.
Dagli Statuti patavini del 1275 il castello risulta custodito da un capitano e quattro armigeri ed un arsenale militare. L’ultimo scontro con i padovani avvenne nel 1404 al Ponte Pusterla, proprio in quell’anno. Vicenza si diede alla Serenissima Repubblica per intercessione del conte Giampietro De’ Proti e suo nipote. Nel 1311 la signoria Carrarese fu sostituita dagli Scaligeri Signori di Verona 1380 circa , i quali spostarono ad ovest la difesa della città con Porta Santa Croce, La Rocchetta, Porta Castello, pertanto il complesso difensivo di San Pietro non era più necessario. La possente costruzione, perduta l’importanza, mutò la sua destinazione e sui muri furono aperte finestre e portali. Il Castello era circondato da mura con camminamenti in pietra per le guardie, il tutto completato da una torre ancora esistente, usata come carcere detta Coxina e da Ambrogio Fusinieri come osservatorio astronomico, durò sino al 1944.
Nel 1474 le carceri andarono a fuoco con qualche distruzione. Nel 1579 l’Accademia Olimpica acquistò tutto il complesso per costruire il Teatro Olimpico progettato da Andrea Palladio.
Durante il dominio Veneziano il Palazzo fu caserma per le milizie territoriali come Santa Barbara per deposito armi e munizioni con l’officina dell’armeria (i simboli sono ancora visibili sui muri).
Nel 1616, Il Palazzo divenne sede dell’Amministrazione Comunale con gli uffici territoriali: Podestà, capitano, scuole, uffici. La sede dell’Accademia Olimpica e l’Auditorium Canneti con Sala concerti, tutto ricostruito dopo i bombardamenti del 14 maggio 1944 che distrussero gran parte del patrimonio storico cittadino.
Si salvò il Teatro Olimpico, la Torre dell’Osservatorio venne rialzata durante il restauro.

– Pubblicità –