Il “gioco” dell’opposizione a Vicenza

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E’ vero, quanto è bello fare l’opposizione, è meglio che governare. E’ quanto si sono detti certamente diversi consiglieri, Ciro Asproso capofila e capo di fatto dell’opposizione, e Raffaele Colombara, che ha fatto parte della maggioranza dell’ex sindaco ma non ha avuto alcun ruolo effettivo di comando, perché dominava appunto solo Achille Variati, oggi si dilettano quasi quotidianamente a sottolineare questo o quel problema della città, quasi che l’attuale amministrazione avesse potuto porre rimedio in qualche mese a ben 10 anni, diconsi dieci, di latente amministrazione in moltissimi settori della vita cittadina, facendo, nelle circoscrizioni convocate per udire, solo promesse e impegnandosi al modo elettorale antico.  

Forse coloro che oggi scrivono come opposizione farebbero anche cosa meritoria, ossia autocritica, nel rilevare quanto non è stato fatto in precedenza e, invece di lamentarsi dell’oggi, nello stigmatizzare almeno sui giornali, il passato modo di amministrare per, magari, aspettare un po’ prima di gettare le colpe sull’attuale Giunta Comunale. Sembra più un gioco che una capace proposta proveniente da chi non ha la responsabilità di governo. Purtroppo invale la vecchia abitudine: l’opposizione deve solo dire male di chi governa, senza mai tener conto di quanto non era stato fatto prima e anche denunciato. Se si vuole uscire dal passato, ossia da un modo di fare politica che tale non era, bisogna ricordare che una democrazia moderna richiede il plures ad bonum , ossia i molti per il bene civico. Il tempo della sola critica mi pare consunto, anche se piace e diletta, ma quando Achille Variati diceva che bisognava fare un esperimento politico a Vicenza, come al solito predicava bene, ma….. Forse si potrebbe tentare oggi, si guadagnerebbe in credibilità e soprattutto in vantaggio per la comunità.

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Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.