Il 18 aprile a Roma le 15 associazioni pro indennizzi a risparmiatori, deputati Zanettin e Brunetta: Forza Italia c’è!

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Miatello e le associazioni risparmiatori a Roma
Miatello e le associazioni risparmiatori a Roma

Patrizio Miatello, presidente di Ezzelino III da Onara, annuncia l’anticipo a giovedì 18 aprile alle 12 davanti a palazzo Chigi (alle 16 ci sarà un Consiglio dei ministri da… sensibilizzare) del raduno delle 15 associazioni che il 9 aprile hanno votato a favore della soluzione per gli indennizzi prospettata da Giuseppe Conte e osteggiata da solo due raggruppamenti, uno vicino a Luigi Di Maio, l’altro a Matteo Salvini, che pare proprio che non stiano “giocando” per il governo e, soprattutto, per i risparmiatori vittime delle banche.

Arriva, intanto, una nota congiunta dei deputati veneti di Forza Italia Renato Brunetta e Pierantonio Zanettin che solidarizzano con i manifestanti che pubblichiamo di seguito.

“Riceviamo da numerose associazioni di risparmiatori truffati un grido di dolore che facciamo nostro e in pieno condividiamo.

In una recente lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati e a tutti i Parlamentari della Repubblica, le predette associazioni accusano il Governo Conte di avere tradito, per l’ennesima volta, le loro richieste di rimborso per i danni subiti dal fallimento delle banche delle quali erano clienti.

Come si legge nella loro lettera, infatti, “tutto è rimasto immutato: centinaia di migliaia, infatti, sono ancora i risparmiatori traditi”. Le associazioni continuano, giustamente, a pretendere giustizia per i loro risparmi e chiedono una ferma, convinta ed indispensabile assunzione di responsabilità da parte del Governo giallo-verde.

Come da loro ricordato, infatti, “centinaia di migliaia sono ancora coloro che, depredati dei risparmi dalla banca di fiducia, non hanno ottenuto alcun sostegno da parte del Governo della Repubblica, cui la Costituzione impone di tutelare il risparmio in tutte le sue forme (Costituzione della Repubblica italiana, art. 47). Movimento 5 Stelle e Lega, che in campagna elettorale hanno più e più volte promesso pubblicamente ai risparmiatori traditi il risarcimento integrale dei danni, hanno clamorosamente disatteso le aspettative, dimostrandosi interlocutori del tutto inadeguati ed inaffidabili. A nulla sono valse le innumerevoli riunioni convocate presso il M.E.F. dai Sottosegretari On.li Massimo Bitonci e Alessio Villarosa”.

Da qui la pesante accusa contro l’Esecutivo. “In occasione dell’incontro tenutosi a Palazzo Chigi in data 8 aprile 2019, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Giovanni Tria, illustravano alle associazioni dei risparmiatori la proposta in materia di risparmio tradito su cui il Ministero delle Economie e delle Finanze aveva raggiunto un accordo con la Commissione Europea. Tale proposta, messa ai voti, veniva accolta da diciassette associazioni su diciannove, tutte tranne il Coordinamento Don Torta e Noi che Credevamo nella Banca Popolare di Vicenza, presieduta da Luigi Ugone. Al termine dell’incontro, il Presidente Conte comunicava che in occasione del Consiglio dei Ministri che si sarebbe riunito all’indomani, martedì 9 aprile 2019, sarebbe stata emanata la normativa in materia di risparmio tradito. Ciò, invece, non avveniva”.

In data 11 aprile 2019, le associazioni scrivono di aver appreso da fonti di stampa che l’emanazione di tale normativa era stata bloccata a causa del veto delle due associazioni dissenzienti. Secondo la maggioranza delle associazioni coinvolte, “il Governo non ha esitato a mettere in atto il gioco delle tre carte e ad utilizzare come pretesto il veto posto da due (due su diciannove) associazioni al fine di bloccare l’emanazione di una legge che più di trecentomila risparmiatori e relative famiglie attendono da anni. La maggior parte delle associazioni ritiene che quanto richiesto, seppur in modo confuso e pasticciato, dal Coordinamento Don Torta e da Noi che Credevamo nella Banca Popolare di Vicenza è assolutamente incompatibile con ogni legge e, ove realizzato, esporrebbe l’Italia ad un’inevitabile procedura d’infrazione europea e i risparmiatori al rischio di dover restituire gli indennizzi eventualmente percepiti”.

D’accordo con le motivazioni che le associazioni hanno portato, che intendono, come si evince dal testo della lettera, rispettare in pieno le norme comunitarie e italiane, nonché gli accordi raggiunti con la Commissione Europea, ci uniamo alle loro richieste di giustizia e annunciamo il nostro pieno sostegno alla manifestazione, da loro organizzata, che si terrà a Roma, in piazza Montecitorio, in data 19 aprile, (la data ora è anticipata al 18 come premesso, ndr) avente l’intento di difendere i loro diritti alla tutela del loro risparmio tradito”.