Gli stemmi del Comune di Vicenza nelle Proprietà Municipali

1924

Lo stemma della città di Vicenza è l’insieme degli ornamenti e scudo della nostra insegna civica. In araldica lo scudo è l’elemento indispensabile per definire lo stemma. Si tratta di un elemento grafico che consente, in prima approssimazione, di richiamare alla mente, con immediatezza e precisione il territorio rappresentato. Lo stemma cittadino, esisteva nelle sue caratteristiche essenziali, da tempi remoti, fu riportato in pietra, dipinto, inserito nei documenti cartacei, sugli edifici di proprietà comunale e adottato come sigillo per l’Amministrazione. Lo stemma cittadino è legato storicamente alla bandiera cioè il “gonfalone” medioevale in cui era riprodotto costantemente con croce d’argento in campo rosso. Lo stemma riprodotto è ancora raffigurato o meglio riprodotto in molte sculture, negli edifici pubblici come la Torre Bissara, al Teatro Olimpico, a Palazzo Trissino proprietà comunale dal 1906. Vicenza, con il gonfalone a croce bianca in campo rosso, partecipò il 29 maggio 1176 alla battaglia di Legnano contro Federico I° detto il Barbarossa.

Dopo l’anno Mille infatti la Croce appare su molte bandiere e stemmi dei Comuni, non solocome richiamo alle Crociate e al Cristianesimo, ma come anche come scelta politica di indipendenza Comunale. Vicenza, partecipò alla Lega Lombarda, Lega Veronese, con la Croce che divenne, il simbolo di molte città, contro l’Impero il cui simbolo fondamentale era l’aquila sola o bicipite. Purtroppo il simbolo crociato, fu utilizzato anche nelle battaglie “comunali” tra città confinanti vedi Padova, Verona, sino a quando durò l’autonomia comunale. Il cambiamento dei colori è rappresentativo della rivalità tra comuni. La Croce quindi, rimase nei secoli successivi, a rappresentare l’identità Comunale, anche se il territorio ebbe molti domini esterni, conclusi solo nel 1866 dopo l’unità d’Italia e nel 1918 con l’acquisizione di Trento e Trieste. Sino al ‘400 lo scudo, in cui è raffigurato lo stemma, è di tipo guerriero “sannita*”. Dal cinquecento in poi lo scudo assume una forma ovale e dopo il 1404 con la Repubblica Serenissima, si aggiunge sopra la croce , il Leone Marciano alato di Venezia. La forma si ripete nel 600 e 700, con l’ovale rigonfio a cartoccio, spesso sorretto da due putti. Allo scudo si sovrappone la corona del patriziato veneto (corona d’oro a cinque punte a forma di foglia).

*Sanniti. Popolazione Italica anticamente stanziata in Campania di stirpe sabina. Dopo numerose guerre fu sottomessa a Roma nel 270 a.C. 

Luciano Parolin

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