Giovanni Schiavon dopo audizione in Commissione Banche: “lavora bene, nasca trattativa risarcitoria con UE per soci azzerati di BPVi e Veneto Banca”

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Giovanni Schiavon (foto di archivio de Il Corriere del Veneto)
Giovanni Schiavon (foto di archivio de Il Corriere del Veneto)

Dopo l'audizione del 13 aprile 2021 presso la Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul Sistema Bancario e Finanziario di Giovanni Schiavon, già magistrato, varie volte consulente di varie commissioni parlamentari, ex presidente dei Tribunali di Belluno eì di Treviso ed ex vice presidente per quattro mesi di Veneto Banca, (cfr. "Popolari venete e Veneto Banca, magistrato Schiavon in Commissione Banche: 'C’è stato accordo tra procure su imputato unico Consoli'. Spunta anche il «presidente Coviello»" e "Il 'j’accuse' al sistema di Giovanni Schiavon per Veneto Banca e Popolari: memoria per Commissione d’inchiesta su Sistema bancario e finanziario") lo abbiamo contattato nella sua bella abitazione a Montebelluna per raccogliere le sue impressioni "tecniche" sull'operato della commissione presieduta da Carla Ruocco (M5S) e di cui fa parte come unico vicentino l'on. avv. Pierantonio Zanattin (Forza Italia) da tempo impegnato sul fronte degli indennizzi del FIR soprattutto ai risparmiatori azzerati dal crac delle due ex Popolari Venete e sulla ricerca delle cause che hanno condotto ai due eventi drammatici per i soci e per il territorio.

Presidente Schiavon, qual è la sua impressione sull’audizione da parte della Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario?

È stata un’ottima esperienza, che ho particolarmente apprezzato perché mi ha dato l’occasione di esporre le mie idee davanti ad una Commissione molto attenta e decisa ad approfondire tematiche complesse e molto importanti per tantissimi risparmiatori (soprattutto veneti), che, nella tragica vicenda del default di quasi tutte le banche popolari, hanno perduto tutti i loro risparmi. E colgo l’occasione per ribadire che tali erano gli azionisti di Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza, i quali, coerentemente con la tradizionale struttura di questi Istituti, caratterizzati dal “voto capitario” (che valeva a scoraggiare eventuali interventi speculativi), hanno sempre avuto un connotato di stabilità e una particolare funzione aggregativa sul territorio e, quindi, hanno sempre attratto il prudente risparmio delle fasce più fragili della popolazione.

Mi pare di capire che i cosiddetti risparmiatori traditi possano avere molte attese per l’esito dei lavori di questa Commissione di inchiesta.

Sicuramente si. Anche se l’esito dei suoi lavori non potrà avere alcun diretto effetto risarcitorio a favore dei tanti risparmiatori, esso almeno avrebbe una fondamentale importanza sul piano morale della ricerca della verità in una vicenda che è stata definita come il più grave evento finanziario italiano del dopoguerra. I risparmiatori devono avere molta fiducia in questa Commissione, che, a differenza di quella precedente, sull’identica tematica, sta scavando a fondo e si sta particolarmente impegnando per far emergere la verità.

Qual è il suo parere sulla strada preferibile per ottenere un risultato risarcitorio a favore degli ex soci?

Io credo che, soprattutto a seguito della recente decisione della Corte di Giustizia Europea, che ha evidenziato il grave errore di diritto (forse neppure tanto colposo) della Commissione Europea Antitrust, che ha negato il sostegno a banca TERCAS, convenga a tutti (anche e soprattutto ai risparmiatori) ricercare un’equa soluzione transattiva con l’Europa. In questa prospettiva il parere della Commissione di inchiesta avrebbe una importanza fondamentale. Io ho, infatti, molta fiducia in essa perché i cui componenti hanno dimostrato di svolgere il loro delicato compito con particolare impegno, nella ricerca di una verità che, finora, ha stentato ad emergere, anche a causa di una diffusa opacità, proveniente pure dal mondo istituzionale.

Commento e domanda? Se esiste un giudice a Montebelluna se ne troverà un altro a Bruxelles?

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Grazie, Giovanni Coviello

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