Giornalista Marco Milioni aggredito e minacciato fuori da Madlén: solidarietà di ViPiu e tristezza per comportamento di politici e avvocati

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Milioni aggredito fuori dal Madlén arrivano i carabinieri
Milioni aggredito fuori dal Madlén arrivano i carabinieri

Il giornalista di VicenzaToday Marco Milioni, che ha spesso collaborato anche con questa testata, e autore di inchieste importanti su Pfas e rifiuti illegali, di certo non si aspettava un’aggressione per delle foto fatte dall’esterno, dalla strada, a un locale. Si tratta del Madlén di Trissino, lounge-bar in zona industriale. L’episodio avvenuto domenica pomeriggio, nell’ultimo giorno di zona gialla, quindi di bar aperti, è stato documentato da Milioni stesso in un video. Un ragazzo, probabilmente dipendente del locale, gli si avvicina, cerca di mettere le mani sulla camera, cade il telefono al giornalista, il ragazzo lo prende e chiede di cancellare tutte le foto fatte per averlo indietro. Da qui un’escalation di insulti, bestemmie, minacce, da parte di avventori del locale e del suo titolare. Il tutto sotto gli occhi dei clienti della gelateria vicina. Ma c’è di più, ci spiega il collega Milioni, da noi raggiunto al telefono, perché tra quelle persone c’erano anche un ex vicesindaco e un avvocato.

Marco Milioni
Marco Milioni

Il nervosismo per le chiusure anti-Covid non pare sufficiente per giustificare questo atteggiamento. Dal video sembra che si temesse venisse immortalata qualche scena probabilmente non in linea con le norme di sicurezza (assembramenti, uso mascherine, etc.).

Ho notato moltissimo imbarazzo per una persona giudicata indiscreta – ci spiega Milioni – ho segnalato la cosa ai carabinieri; si tratta di un comportamento non normale, i carabinieri hanno sentito alcune persone oltre che i protagonisti. Ci saranno indagati per reati d’ufficio, valuterò se adire vie legali anche in sede civile – afferma ancora Milioni che ha già avvertito l’Ordine -. Tra l’altro la signorina del video è l’ex vicesindaco di Trissino Valentina Diddoro, la quale afferma che bisogna avere l’autorizzazione per scattare foto, questo è falso, è una  stronz***  giuridica, si discute su cosa si pubblica, ma non sul fatto di fare le foto. Tra l’altro ero all’esterno, in strada. Troppe persone hanno un pensiero privato anche dei luoghi pubblici. Il diverbio per di più è avvenuto davanti a un avvocato, Marco Rancan, ex candidato con Fratelli d’Italia, che mi stava addosso e mi chiedeva il tesserino senza averne titolo, e per fortuna che è un uomo di legge. Come nel caso dell’ex vicesindaco, manca completamente una cultura civica“.

In conclusione non possiamo che ribadire la nostra solidarietà e vicinanza al collega, tanto più che il nostro direttore Giovanni Coviello, portato spesso in tribunale da politici e imprenditori, conosce fin troppo bene il rischio bavaglio all’informazione legato all’arroganza del potere.