Virtual reality e gioco d’azzardo, la grande scommessa per il futuro del settore

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Gioco d'azzardo e realta? virtuale
Gioco d'azzardo e realta? virtuale

Entro il 2021 il settore del gioco d’azzardo praticato tramite realtà virtuale avrà un valore complessivo di circa mezzo miliardo di dollari. Questa previsione di ampio respiro è sostenuta dalla studio “Mobile & Online Gambling: Casisos, Lotteries, Betting & VR 2016-2011” realizzato dalla Juniper Research, azienda del Regno Unito che si occupa di esplorare l’economia digitale alla ricerca dei settori con più ampie prospettive di crescita. Siccome il mercato al momento ha un valore complessivo di circa 60 milioni di dollari si tratterebbe di una crescita nel triennio pari all’800%.

I motivi per credere nel grande exploit della virtual reality

Una crescita di questo livello è davvero pronosticabile? Esistono diversi fattori che portano a pensare che anche il futuro del gioco d’azzardo passi inevitabilmente per l’innovazione tecnologica e le nuove frontiere della fruizione, andiamo a vedere alcuni di questi elementi.

Il gambling con visore VR è già una realtà

Non si può prescindere dal premettere che il VR sia una tecnologia già molto conosciuta e diffusa, nella sua usabilità però non si tratta ancora di un device irrinunciabile nell’economia familiare, piuttosto un passatempo popolare. Al momento i costi ne consentirebbero una larga diffusione, anche perché questi variano a seconda del tipo di tecnologia offerta.

Un visore per la virtual reality può essere un oggetto di tecnologia complessa e di conseguenza costosa, in grado di ricreare una perfetta esperienza immersiva ma non alla portata di tutte le tasche.  Ci sono poi delle strumentazioni come ad esempio il Samsung Gear VR che sostanzialmente utilizza il cellulare stesso come mezzo per la realtà aumentata. Addirittura lo stesso principio di funzionamento hanno anche dei set molto economici che in pratica consistono in semplice cartone da assemblare e che diventano validi strumenti per il proprio smartphone e per l’utilizzo delle relative applicazioni per la virtual reality.

Insomma, latita ancora quella che si definisce “killer app”, ovvero l’applicazione che renda la realtà virtuale davvero una tecnologia irrinunciabile e insostituibile. Sicuramente l’accesso a casinò virtuali programmabili con ogni genere di giochi, integrabili con sempre più opzioni e funzioni, sempre più vicini ad una realtà potenziale, questo campo di applicazione potrebbe rappresentare un nuovo e vantaggioso business per il futuro sul quale investire tempo, risorse, e manodopera di sviluppatori e tecnici. Non è un caso che già oggi ogni grosso player delle settore si sia dotato di applicazioni per giocare al casinò in modalità VR su smartphone.

Il gioco d’azzardo ha bisogno della novità

Le stime formulate dallo studio citato in principio sono riferite al gioco d’azzardo in tutto il suo complesso, basato su dati riferiti soprattutto al mercato europeo e a quello americano. Ma usando la lente specifica del mercato di settore italiano possiamo rintracciare peculiarità simili all’andamento generale, come innanzitutto l’accoglienza favorevole della novità. Ogni volta che qualcosa di nuovo viene inserito nel flusso di gioco dei giocatori abituali si va creando subito un’esaltazione iniziale che fa veleggiare i numeri di quella precisa novità. La sfida è sempre quella di riaffermarsi nel tempo resistendo al flusso continuo novità.

In questo senso si inserisce la modalità VR, un modo totalmente nuovo e unico di vivere l’esperienza di gioco del casinò, una formula immersiva che porta il giocatore ad avere il suo spazio sul tavolo come sempre, ma con in più un contesto e la possibilità di peculiarizzare le proprie reazioni e interazioni con gli altri e con il croupier.

Guardiamo per esempio al gioco live: roulette live, baccarat live, hold’em live, si tratta sempre di giochi che già esistono e sono straconosciuti, ma la modalità di gioco cambia totalmente. C’è un croupier in carne ed ossa che si comporta come fosse in un casinò reale, il gioco procede in diretta con tanto di puntate e rilanci, si comunica con il banco e con gli altri giocatori attraverso la chat. Sostanzialmente è come giocare ad un vero tavolo tramite collegamento video.

La VR è qualcosa di simile ma di ancora più potente considerato che il nostro visore può farci sedere ad un tavolo di gioco, certo, ma anche portarci a una corsa ippica, ai bordi di un campo da calcio e in qualsiasi altro contesto si possa ricreare un esperienza che unisca il gioco d’azzardo al gaming classico e nell’accezione più ludica.

Il futuro è del gambling

Il gambling è la definizione di gioco d’azzardo online in lingua anglosassone, il futuro è decisamente in questo settore. Usando sempre il punto di riferimento italiano, vediamo che in generale i numeri messi a referto da slot-machine (newslot, comma 7, awp…) e videolottery rappresentano circa la metà della raccolta annuale. Già nel 2018 però è stata registrata una piccola flessione figlia della graduale riduzione di numero per i vecchi apparecchi e un esodo verso il gioco digitale. Il dominio della rete fisica comincia a scricchiolare.

Il gambling cresce senza pausa a ritmi esponenziali, rispetto al 2015 ha quasi duplicato il suo valore e oggi rappresenta il futuro del gioco, anche in Italia dove il governo lo ha privato del fondamentale strumento del marketing (tramite il decreto dignità che vieta la pubblicità per il gioco d’azzardo). Le prospettive che si sono aperte spaziano in vari campi e non hanno confini, tra queste c’è sicuramente il rafforzamento e l’affinamento della modalità VR che oggi è quanto di più simile ci sia rispetto all’andare in un casinò, ma senza andarci davvero. E questa è solo la riproduzione di ciò che avviene in realtà, ma la realtà può essere anche aumentate ed ecco che anche le prospettive per la struttura dei giochi stessi diventano pressoché illimitate.