Frasi naziste a Torrebelvicino: note di condanna da PCI, PD, PRC, Vinova

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Le ignobili frasi apparse a Torrebelvicino non sono “idiozie” come le definisce il presidente della provincia e sindaco di Vicenza Francesco Rucco. Non sono nemmeno parte di un “episodio” da sottovalutare.

In questi giorni altri “episodi” del genere sono emersi nel nostro paese. Dalle scritte sulle porte di antifascisti, scritte che ricordano la “notte dei cristalli”, alle frasi di un consigliere leghista che insultano la memoria del presidente partigiano Sandro Pertini, è un susseguirsi di azioni inquietanti da parte, si badi bene, non di nostalgici ma di esseri che intendono ricacciare la storia verso il periodo più oscuro e brutale che ha oppresso l’umanità. Riprendendo il titolo di un libro di Elio Vittorini (Uomini e no), questi personaggi spregevoli si schierano dalla parte del “no”.

Quello di Torrebelvicino e gli altri fatti recenti o meno, sono la conseguenza di una “politica della pacificazione” che viene da lontano. Ricordiamoci lo sdoganamento dei “ragazzi” di Salò iniziato da Violante qualche decennio fa. Sono il risultato dell’equiparazione tra carnefici e vittime del nazifascismo. Vengono giustificate dall’incredibile e antistorica mozione del parlamento europeo, approvata dalla destra italiana e da la gran parte dei deputati del PD, che vuole nazismo e comunismo uguali senza tenere conto (tra l’altro) che è principalmente grazie all’Armata Rossa e al sacrificio del popolo sovietico (oltre venti milioni di morti) se il nazifascismo è stato sconfitto. Derivano da quella benevolenza che tanti politicanti di destra hanno dato alle formazioni nazifasciste del nostro paese. Ma sono anche indice di un degrado morale (direi una decomposizione) della nostra civiltà. C’è poca differenza tra le ignobili scritte di Torrebelvino e le citofonate di Salvini o il rifiuto di accogliere chi fugge da guerre e fame che la nostra “civiltà” ha provocato in giro per il mondo.

Questo odio verso il diverso, i comunisti, i “negri”, l’esaltazione dell’olocausto e del porrajmos, è qualcosa che non si può sottovalutare né derubricare a fatterelli isolati provocati da idioti ignoranti.

Si abbia coscienza che se gli autori di queste nefandezze sono “idioti” sono “utili” a chi vuole che trionfi l’indifferenza e che la supposta ignoranza alla quale in tanti si riferiscono è ben accetta (anzi, voluta) da chi vuole che il popolo diventi un amorfo insieme di individui sudditi, spettatori e consumatori di quello che il potere capitalista vuole imporre.

Bisogna vigilare e agire (la Costituzione lo impone) perché questi immondi rigurgiti vengano definitivamente banditi dalla società. Non sono ideali o forme di pensiero, sono nient’altro che crimini che lo Stato deve reprimere con la necessaria severità.

Che non si possa mai più dire “avevamo gli occhi per vedere e non abbiamo visto”.

Si abbia coscienza che dichiarasi equidistanti tra nazifascismo e antifascismo o girare la testa dall’altra parte, ha il solo significato (e risultato) di assolvere nazisti e fascisti. Continuare a invocare la pacificazione è qualcosa di sbagliato e impossibile. La questione è semplice, chi auspica la riapertura dei forni, chi professa l’odio verso chi viene considerato diverso, chi fa del razzismo (conclamato o meno) una specie di religione non appartiene all’umanità. Con questi non si può scendere a patti.

Giorgio Langella (PCI – federazione del Veneto)


È apparso sulla bacheca della sede PD di Torrebelvicino (VI) un cartello dal contenuto ignobile.

Apparso nel “Giorno della Memoria”, questo gesto vile è solo l’ultimo atto di una serie di episodi di violenza che dilagano nel nostro paese.

“I messaggi di odio, di violenza verbale e di caccia al nemico sdoganati da forze politiche di destra purtroppo portano anche a questo, alla vergogna di questo cartello. Ogni giorno vediamo in Italia episodi del genere sminuiti da chi fomenta questo odio ma ormai sono migliaia i “singoli episodi” che messi insieme ci danno un quadro preoccupante” le parole di Chiara Luisetto, Segretaria provinciale del Partito Democratico, che prosegue “È il momento che chi ha funzioni pubbliche, chi fa politica riconosca le proprie responsabilità e cominci a capire che le parole hanno un peso e lasciano il segno, anche nell’alimentare quelle frange estremiste che nel nostro Paese, davanti alla nostra storia, dovrebbero vedersi vietare qualsiasi esternazione pubblica. Un atto vile in un giorno importante ci impone una denuncia unanime e collettiva. Come PD provinciale, con il circolo locale di Torrebelvicino, non possiamo tacere”.

“Questa mattina alle 7.30 alcuni passanti ci hanno avvisato che sulla bacheca del PD, in via 25 luglio, a Torrebelvicino era affisso un volantino anonimo che ricordando il 27 gennaio come giorno della memoria invitava ad aprire i “Forni crematori” per Ebrei Rom Sinti froci neri e comunisti.” le parole di Flavio Cristofori, consigliere comunale PD di Torrebelvicino, che continua “Siamo esterrefatti dal vedere che ancora oggi esistono persone così, persone che dobbiamo definire “ignoranti” ma che pensiamo siano il segno di una degenerazione pilotata da chi cerca consensi politici.
Abbiamo subito denunciato l’accaduto alle Forze dell’Ordine. Non ce la siamo sentita di fare passare la cosa sottotono, sarebbe stato poco educativo per tutti ma in particolare per i ragazzi che, passando a quell’ora per andare a scuola, avevano già letto il volantino. L’ indifferenza non ci appartiene”.

A tutte le iscritte e gli iscritti del circolo di Torrebelvicino il nostro abbraccio e il nostro supporto.

PD Provinciale Vicenza


Quando è cominciato tutto questo? Quando questi infami e vigliacchi assassini hanno ripreso forza e spavalderia? Quando molti, che avrebbero dovuto ricordare e far ricordare sempre il sacrificio estremo della vita di molti uomini e donne per la riconquista della liberta, della giustizia, della democrazia, fuori dalla barbarie e dall’orrore dei campi di concentramento nazi-fascisti, hanno invece cominciato a mettere sullo stesso piano i morti assassinati, torturati, vilipesi, violentati, stuprati e gli aguzzini, assassini, violentatori, stupratori; quando con analisi antistoriche sono state fatte cadere le barriere che dividevano il male assoluto dei crimini nazi-fascisti dalle indicibili sofferenze che Ebrei, Sinti, Rom, Neri, Omosessuali, Disabili, Comunisti, Socialisti o semplicemente Amanti della Pace hanno patito nel lager nazisti e che da questi lager sono usciti cadaveri o non sono proprio usciti, bruciati in quei forni che esseri indegni di far parte del genere umano hanno rievocato e rivendicato.

E poi si sono lasciate prosperare nuove formazioni violente di estrema destra che senza paura alcuna di essere punite radicano la loro ideologia nel periodo più buio della modernità: saluti romani, bandire naziste, busti di Hitler e Mussolini messi in bella mostra senza che nessuno abbia alzato un dito.

E poi il via libera alla partecipazione elettorale concessa a queste forze eversive, portatrici di odio razziale: E gli atteggiamenti e le parole e l’esempio di molti leader di partito che grondano odio e disprezzo verso i migranti, verso donne e uomini che cercano nel nostro paese rifugio da guerre e fame e carestie, atteggiamenti, esempi, parole che i media amplificano quotidianamente facendole sembrare normali ed accettabili.

E poi gli spari in piazza contro persone inermi ed ogni volta una parola di scusa per “ragazzate” commesse senza pensarci; e poi i pestaggi di uomini e donne omosessuali, o solo diversi; e poi il braccio teso in molte manifestazioni violente; e poi le ingiurie negli stadi ai giocatori neri.

E nessuno alza un dito.

Ed ora queste parole, a Torrebelvicino, che entrano nel cuore e nella testa di ogni sincero democratico e questa sensazione che i vigliacchi fascisti, usciti dalle fogne dove la storia li aveva cacciati, resteranno a lungo impuniti.

Oggi in TV è stato trasmesso un servizio su mucchi di immondizie e sui topi che liberamente scorrazzano lungo i marciapiedi ma che si nascondono non appena si avvicina il suono di un passo; ecco, questi vigliacchi figuri che si nascondono nell’ombra della notte per imbrattare i nostri paesi con le loro ideologie di morte e che scompaiono nell’immondizia di propagande immorali e criminali mi ricordano proprio quei sorci, quei “pantegani” maleodoranti, abituati a vivere nella merda delle fogne, e portatori di malattie e morte.

Il nostro compito è di fermarli.

Roberto Fogagnoli segretario provinciale, Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza – Circolo di Schio


Proprio ieri sera, in occasione del Giorno della Memoria, l’Associazione Culturale e Politica Vinova si è chiesta se e come la memoria del passato debba rimanere viva in vista di una precisa attenzione a tutte quelle situazioni che oggi sono analoghe e nuove. Si è chiesta cioè se la ripetizione rituale del “non dimenticare” agisca davvero sul nostro modo di vivere e di agire politicamente.
A quanto leggiamo dalle agenzie di stampa sul deprecabile e ignobile cartello affisso da ignoti presso la sede del PD di Torrebelvicino, questa domanda è divenuta oggi imprescindibile attualità nella costruzione di un vivere civile e democratico a Vicenza.
Per questo, manifestando una commossa solidarietà a tutto il PD della provincia e di Torrebelevicino in particolare, chiediamo che tutte le forze politiche, di qualsiasi schieramento, prendano le distanze in maniera ferma e risoluta da atti volgari e antistorici di questo genere.
Ritorniamo con questo breve comunicato a ribadire al Presidente della Provincia, sindaco della città di Vicenza, Francesco Rucco, la fondamentale necessità politica di dare la cittadanza onoraria a Liliana Segre, quale simbolo vivente della nostra volontà di cittadini vicentini di non costruire mai più politiche fondate sull’odio e su fascinazioni razziste e xenofobe.

Associazione culturale e politica Vinova

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